Stay with me

19-Don't touch my things anymore

ZANE POV

Come cazzo avevo fatto a cadere in trappola e poi soprattutto da loro.

Non mollano.

Ora sono chiuso nel mio ufficio a casa a cercare di collegare tutte le prove che ho trovato su di Aria, mentre l'altro giorno dormiva ho riaperto il suo comodino e all'interno non ci ho trovato più niente se non il suo caricatore e un cerchietto di Prada, aveva nascosto i documenti e le foto che avevo trovato.

Non persi le speranze e quando lei era fuori continuai a cercare ovunque, fin quando non trovai qualcosa proprio nel suo grande baule di Vuitton nell'armadio, quello dove metteva tutte le coperte o i cambi di stagione, non avrei mai pensato che potesse mettere qualcosa lì, quando provai ad aprirlo era naturalmente chiuso così ritornai nella zona dove teneva tutte le sue borse e le controllai una per una, niente.

Provai pure nei cassetti dove teneva tutti i suoi gioielli costosi e tra un paio di orecchini di diamanti trovai ciò che stavo cercando, la chiave.

Aria due ore prima era andata a fare shopping, non potevo essere sorpreso da nessuno; infilai la chiave nella piccola serratura che poi scattò e lo aprì, al suo interno era completamente vuoto se non per alcuni fogli sparsi qua e la, li afferrai e poi richiusi il baule, mi diressi nel mio ufficio e quando arrivai mi chiusi la porta alle spalle.

Nei fogli erano raffigurate alcune scene di alcuni incendi, di un seminterrato, di una macchina bruciata e infine di alcune pozze di sangue sul pavimento, mentre nei documenti, dopo averli letti capii che si riferivano ad Anne Thorpe, la madre di Aria.

Avevo sentito qualcosa sul suo conto ma non ne ero sicuro.

Quando ero piccolo i miei genitori mi avevano raccontato la storia di questa bambina dagli occhi grandi e dai capelli lunghi a cui gli era stata portata via la madre e poi volata via insieme alle ceneri del fuoco, era la madre di Aria, non avevo mai collegato questa storia con lei, non sapevo neanche che non avesse una madre fino ad ora.

Lessi pure i miei di fascicoli sul passato di Aria e tutti i pezzi del puzzle sembrarono combaciare.

Quando era ancora una bambina ad Aria e a suo padre gli venne portata via sua moglie, Anne Thorpe, per anni non riuscirono ad avere tracce su di lei o su chi la avesse presa fin quando dopo ormai tre anni l'associazione della mafia fece riunire tutti i pezzi forti dell'America, compreso mio padre e James Thorpe, in un unico gruppo; la cosa funzionò pure però secondo quello che c'è scritto qui ci sono diverse deviazioni, nello specifico due, la prima dice che i Kave avessero deciso di incontrarsi vicino ad un cantiere ormai abbandonato per poi dare fuoco alla macchina per vendetta contro di loro, la seconda invece racconta di un'imboscata da parte del gruppo dove erano riuniti i nostri genitori nel luogo dove si riunivano i cinesi, o almeno credevano; quando arrivarono più di quaranta nemici gli assalirono ed essendo in minoranza pensarono di aver perso invece riuscirono ad eliminarli tranne uno, il loro capo, durante la lotta un forte rumore fece voltare tutti e di lì videro una macchina saltare in aria, avevano perso.

Entrambe le strade portavano sempre allo stesso punto, la macchina, come quella raffigurata in una della foto adesso agiate sul legno della mia scrivania; tra le due strade, quella più sensata o credibile per me sarebbe senza dubbio la seconda, ci sono molte più informazioni, che l'alta non ha e le prove combaciano con le informazioni.

Lasciai il caso da parte e mi recai in salone per rilassare la mente, stavano accadendo troppe cose contemporaneamente, uscì fuori nel grande atrio al fresco con vista su New York e accesi una sigaretta.

La mia famiglia aveva creato tutto questo, ero fiero di me stesso e di loro che ormai non ci sono più, i miei genitori, i miei nonni e infine mio fratello minore Nate, la mia ancora, la mia roccia, colui che ho cresciuto per tutta la mia vita; è per lui che mi voglio vendicare dei Kave, sono stati loro ad ucciderlo, bastardi.