18. Red Spirit

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"Deeeeeer gli alieni."

Derek si sveglia di colpo spaventato dal pianto del bambino. Ha solo tredici anni, Stiles sette ed è in affido in quella casa da due mesi. Gli piace stare lì anche se la sua famiglia gli manca ogni singolo giorno. I signori Stilinski sono delle brave persone e Stiles... beh non lo fa sentire solo. "Hai fatto un brutto sogno?" gli domanda strofinandosi gli occhi.

Stiles scuote la testa. "Ho visto le luci rosse in cielo."

"Sei sicuro di non averle sognate?"

"Perché nessuno mi crede?" chiede Stiles ricominciando a piangere.

Derek sente la sincerità nelle parole di Stiles e gli dispiace per lui. Si sposta facendogli spazio nel letto. "Ti credo, piccolo. Vieni qui."

Stiles si arrampica sul materasso per poi infilarsi sotto le lenzuola. "Mi proteggi tu dai mostri?"

"Certo, cucciolo. Buonanotte."

***

Dieci anni dopo

(Ore 03.32) Li ho trovati, Der. SS

(Ore 03.33) Foto allegata

33) Foto allegata

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(Ore 03.35) Erano come quelli che vedevi da piccolo? DH

(Ore 03.37) Non mi sembra ma ho ricordi piuttosto confusi. Cosa fai sveglio? SS

(Ore 03.38) Non riesco a dormire. DH

La chiamata arriva subito dopo. "Come si chiama?" gli domanda Stiles senza nemmeno salutarlo.

"Chi?"

"La ragazza che non ti fa dormire la notte."

Derek sbuffa una risata. "Non c'è nessuna ragazza. Sto studiando per gli ultimi esami e sono talmente stanco da non riuscire a dormire. Non vedo l'ora di tornare a casa" ammette.

"Mi manchi, Der. E mi manca anche dormire con te" confessa Stiles a sua volta. "Però dovresti provare a riposare. Cosa ne dici se ti racconto qualcosa mentre ti addormenti?"

Derek si sistema nel letto e appoggia il cellulare sul cuscino. "Raccontami di questi red spirits che hai finalmente trovato" dice.

E Stiles comincia a parlare.

***

Un anno dopo

"Quindi non ero pazzo. Quelle luci le vedevo davvero."

Non c'è rabbia nella voce di Stiles ma Derek si sente comunque un pò in colpa. Si tira adosso il suo corpo nudo e gli lascia un bacio tra i capelli. "No, non lo eri. Mi dispiace."

Stiles lo abbraccia. "Ma non erano nemmeno i red spirits."

"No, direi proprio di no."

"Quando lo hai scoperto?"

Derek ci pensa un attimo. "Ho cominciato ad avere alcuni sospetti poco dopo essere arrivato a New York. Avevo incontrato zio Peter poche volte ma sapeva già troppe cose su di te."

"Ma se era vivo perché non è mai venuto a riprenderti?"

Derek non si aspettava quella domanda. Si sarebbe aspettato che Stiles gli chiedesse perché Peter andava di notte ad osservare il piccolo Stiles spaventandolo con i suoi occhi rossi da Alpha o che gli domandasse il motivo per cui gli ha tenuta nascosta questa cosa per tutti questi anni. Invece Stiles lo aveva stupito come è sempre riuscito a fare da quando si sono incontrati la prima volta. "Credo sia perché sapeva che sarei stato meglio con voi che con lui."

"Perché avevi bisogno di me?"

Derek sorride accarezzandogli la guancia arrossata. Stiles è sempre stato fin troppo intelligente e Derek lo ama alla follia. "Penso avesse già intuito il legame che ci legava."

"Tu ci hai messo decisamente di più."

"Eri solo un ragazzino confuso, Stiles. Avevi bisogno di tempo."

"Ma ora sono qui."

"Ora sei qui e non ti lascerò andare da nessuna parte" risponde prima di baciarlo.

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