29. Notte polare

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Quando un'amica di sua madre aveva detto a Derek che per controllare il suo lupo e la trasformazione completa avrebbe dovuto vivere in condizioni estreme, Derek aveva pensato alla giungla, al deserto, al massimo alle tempeste in mare aperto, ma non a quello. Quella è una condizione estrema, sì, ma non per il fisico o, almeno, non solo. Derek si sente distrutto psicologicamente, comincia quasi a pensare che a breve perderà la ragione e sono passati solo due mesi sui sei che deve trascorrere in quel posto. 

Tutto lì è buio e non perché il tempo sia molto brutto e le nuvole coprono sempre il cielo, no: lì è letteralmente sempre notte, per sei mesi l'anno non esiste la luce del sole. Derek ha anche provato a capire perché mai quella condizione dovrebbe insegnargli come trasformarsi, controllare la trasformazione e capire in quali situazione avviene, ma davvero non capisce. 

Si è trasferito lì senza conoscere nessuno e per uno come lui è già stata una prova quella: un posto freddo, sconosciuto, un paese di centocinquanta persone che si conoscono da sempre e lui l'unico estraneo su cui tutti hanno concentrato le loro attenzioni. Ovviamente. 

Due mesi, però, sono comunque passati e qualche chiacchiera Derek ha cominciato a scambiarla. Il suo vicino, Josh, non è nato in quei luoghi, ma si è trasferito per amore di Judie, sua moglie che invece ha sempre vissuto lì. Così come ormai chiacchiera con la proprietaria dell'unico negozio di alimentari e con i pescatori che partono per lunghe spedizioni di pesca tra i ghiacci. 

Solo che è comunque difficile e il buio non aiuta. Non che Derek sia amante del sole, ma il fatto che la notte polare sia spesso causa di depressione e atti estremi non è sicuramente una leggenda metropolitana. La solitudine si amplifica, le mancanze diventano asfissianti e la notte riporta a galla troppi incubi e fantasmi del passato. 

E Derek è convinto di stare impazzendo a causa di tutto ciò, soprattutto quella mattina. Per quanto sia buio non si direbbe, ma sono le dieci e mezza, ha appena bevuto il suo solito caffè e si è vestito per andare a fare delle commissioni. Ha il regalo di Cora da spedirle, un fiocco di neve cristallizzato, e deve fare la spesa. Non è nemmeno particolarmente di cattivo umore, ma qualcosa cambia all'improvviso ed è quello il motivo per cui crede di stare per impazzire. 

Un odore, un odore molto familiare, gli arriva alle narici insieme ad una folata di vento che giunge da est. Derek si volta verso quella direzione e vorrebbe ridere in maniera isterica. Non era nel deserto che si hanno frequenti visioni? 

Scuote la testa come per riprendere la lucidità, ma intanto è il suo lupo ad agitarsi: Derek lo sente scalpitare, sente che sta per perdere il controllo e non sa cosa fare. Non può trasformarsi nel centro della strada in pieno giorno in un lupo nero che non ha controllo di sé. 

Più il lupo si agita, più l'odore si avvicina e Derek non ce la fa più. si siede sulla neve, cercando di ritrovare lucidità grazie al freddo pungente, ma non serve a nulla. Le mani tremano, gli artigli trapassano la spessa stoffa dei guanti e il petto comincia a vibrargli di un ringhio sordo. 

"Dovresti calmarti, sai? Non sono venuto in questo posto dimenticato da tutti per farmi sbranare. Papà non te lo perdonerebbe mai." 

Derek riesce a fatica ad aprire gli occhi e si ritrova quelli di Stiles cosi vicini che sembrano illuminare quella eterna notte. Rimane immobile a guardarlo, mentre sente gli artigli ritrarsi, la neve fredda che gli sta bagnando le ginocchia e il suo odore che gli sta però scaldando il petto. Il lupo sembra calmarsi di colpo, appena i loro sguardi si incrociano. 

"Cosa ci fai qui?" riesce a chiedergli. 

"La prima volta ti sei trasformato perché mentre morivi ti ho chiesto di resistere. Ora ti sei trasformato èerché dopo due mesi il tuo lupo ha sentito di nuovo il mio profumo e voleva portarti verso me, dato che ti eri inchiodato al centro della strada. L'amica di tua madre mi ha detto che ti sei aperto con lei e che dovevo venire a ripescarti quassù o non saresti più tornato. Perché solo con il tuo compagno puoi controllare il tuo lupo." 

Derek ascolta tutta quella spiegazione e per quanto possa sembrargli assurda, gli sembra allo stesso tempo fin troppo giusta. Non sa cosa dire, non sa cosa fare, ma per fortuna ci pensa ancora Stiles. 

"Mi fai fare un tour di qualche giorno e poi torniamo a casa con il caldo e il sole?" chiede. 

Derek annuisce, poi non resiste più. Se lo tira contro e lo abbraccia. 

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