Fin da bambino Stiles è sempre stato curioso, troppo curioso secondo i suoi genitori. "Finirai per metterti nei guai" gli ripetevano in continuazione.
Ma a Stiles non interessava, lui voleva trovare una risposta ad ogni sua domanda perciò non si fermava davanti a niente.
Quella sera era affacciato alla finestra di camera sua: doveva studiare per una verifica del giorno seguente ma proprio non vi riusciva. Era come se sentisse una sorta di scarica elettrica attraversargli il corpo e non riusciva a concentrarsi. Ad un tratto un fascio di luce blu si sprigiona nel cielo. Stiles spalanca la bocca per poi correre giù. "Papà, papà, lo hai visto pure tu?"
Noah abbassa il volume della tv. "Cosa dovrei aver visto?"
"Era una luce blu."
Noah si alza dal divano e si affaccia alla finestra senza vedere nulla. "Stiles non c'è niente."
"Ma io l'ho vista, papà. Era un fascio di luce blu come quello che si vedono nei film dei supereroi."
"Ti ho già detto mille volte che non ti fa bene vedere tutti quei film. Ora va a letto che è tardi."
Stiles odia quando suo padre non lo prende sul serio: ha già dodici anni, sa cucinare la pasta, sa usare il forno e va a scuola da solo. Insomma non è più un bambino, sa quello che vede. Per questo sgattaiola fuori di casa nonostante sia piena notte: deve assolutamente capire cos'ha visto. Prende la bici ma aspetta di arrivare in fondo alla via prima di salirci e pedalare veloce nella direzione in cui ha visto la luce. Arriva fino all'ingresso del bosco e si ferma per decidere cosa fare: continuare in bici è escluso ma non sa se la torcia che ha nello zaino è abbastanza carica per continuare l'esplorazione. La curiosità ha ovviamente la meglio e Stiles si inoltra nel bosco. Procede sempre dritto sperando di riuscire poi a tornare indietro. Arriva in una sorta di radura quando qualcosa si muove spaventandolo e facendogli cadere la torcia. Sente un ringhio poi una donna si para tra lui e quello che al buio a Stiles sembra un animale. "Stiles vattene da qua."
Stiles ci mette davvero poco a riconoscerla. "Talia?"
"Da qualche parte c'è Peter, fatti accompagnare a casa da lui. Subito!"
Stiles è confuso ma il bagliore blu che proviene dalle spalle di Talia attira la sua attenzione. Stiles riesce a mettere a fuoco la figura di Derek che, però, sembra deformato e i suoi occhi brillano di blu. "Der - lo chiama - cosa ti è successo?"
"Stiles non è il momento."
Ma Stiles ignora la donna sorpassandola per avvicinarsi all'amico. Che poi proprio amici non sono ma Derek lo ha sempre difeso dai bulli quindi, oltre a Scott, è la persona più simile ad un amico che ha. Allunga una mano verso di lui. "Va bene, va tutto bene."
"Vattene! Sono un mostro."
A Stiles viene quasi da ridere. "Tu? Un mostro? Quell'idiota di Jonathan che ha buttato giù un nido di uccellini due settimane fa uccidendoli tutti è un mostro. Il vandalo che ha distrutto la lapide della mia mamma è un mostro. Non tu. Tu sei sempre stato gentile con me."
I lineamenti di Derek cambiano di nuovo assomigliando di più al ragazzo che Stiles conosce. "Paige è morta. L'ho uccisa io."
Stiles conosce Paige, la sua storia, la sua malattia. Si avvicina a Derek e lo abbraccia. "Mi dispiace. Non so cosa sia successo ma sono certo che qualunque cosa tu abbia fatto lo hai fatto per lei."
Derek ricambia la stretta e singhiozza sulla sua spalla. "Stava così male e voleva... mi ha chiesto..."
"Hai fatto la cosa giusta. Ma questo resterà un nostro segreto, okay?"
Stiles ha solo dodici anni ma non è stupido: ha passato abbastanza tempo in ospedale per conoscere il dolore e ciò che sono disposte a fare certe persone per farlo smettere anche andando contro la legge. Ma resta pur sempre il figlio dello sceriffo e sa altrettanto bene cosa accadrebbe se si venisse a sapere in giro. Restano abbracciati così fino a quando Derek non si calma. "Grazie."
Stiles sorride. "Con tutte le volte che mi hai aiutato era il minimo che potessi fare per te."
"Credo che ora dovremmo portarti a casa" interviene Talia.
"Posso accompagnarlo io, mamma?"
"Sicuro di stare bene?"
"Sì."
"Bene. Ti aspetto a casa" dice baciando la guancia al figlio. "Stiles quando vuoi passare ti devo una merenda."
Derek prende Stiles per mano e lo conduce fuori dal bosco stando attento che non inciampi. "Cosa sei?" gli domanda Stiles all'improvviso.
"Prometti di mantenere il segreto?"
"Parola di lupetto."
"Sono un lupo, Stiles. E stasera hai davvero rischiato molto."
"Perché?"
"Ho perso il controllo. Avrei potuto farti davvero male."
Stiles stringe un pò più forte la mano di Derek. "Nah, tu non mi faresti mai del male."
"Come lo sai?"
"Lo so e basta."
Arrivano sotto casa di Stiles, Derek lo carica in spalle e si arrampica agile fino alla camera del ragazzo. "La luce blu, eri tu?"
"Non lo so ma credo di sì. Ho ricordi un pò confusi su quello che è successo. Ricordo solo il tuo odore, quello mi ha calmato."
"Davvero?"
"È come se mi fossi sentito a casa."
Stiles non è certo di riuscire a capire cosa intende Derek ma gli sembra una cosa bella. "Da stanotte ti lascio la finestra aperta."
"Perché?"
"Così potrai entrare ogni volta che avrai bisogno di sentirti a casa."
Derek lo abbraccia sorprendendolo. "Sei una bella persona, Stiles."
"Siamo amici?"
Derek sorride. Si slaccia un bracciale di cuoio con incisa una triskele e lo allaccia a quello di Stiles. "Siamo più che amici. Puoi venire da me ogni volta che vorrai."
Stiles sente un calore che mai aveva sentito prima sprigionarsi nel petto. Crede di non essersi mai sentito più felice di così. Accarezza quasi con adorazione il bracciale. "Buonanotte, Derek."
"Buonanotte, ragazzino" lo saluta per poi saltare giù dalla finestra.
Stiles si mette a letto incapace di smettere di sorridere. Sa già che quella notte non dormirà, la sua testa a fantasticare sulle mille avventure che potranno vivere lui e Derek insieme per la vita.

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Writober 2023
FanfictionCiao a tutt*! Gli anni scorsi abbiamo partecipato al #Writober sui nostri profili (anche perché non ci rivolgevamo la parola), mentre quest'anno abbiamo deciso di farlo insieme. Ci alterneremo nei capitoli (così, forse, riusciremo a farcela, dato c...