31. Luna piena

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"Non uscire di notte con la luna piena."

"Non avvicinarti al bosco."

"Attento al lupo cattivo."

Stiles è cresciuto sentendosi ripetere queste frasi quasi ogni mese. E, stranamente, ha sempre rispettato quelle specie di regole che venivano insegnate ad ogni bambino di Beacon Hills. Almeno fino a questo 31 ottobre: Stiles ha 18 anni, è uscito di nascosto da casa e dovrebbe essere alla sua prima festa in maschera. Dovrebbe perché, invece, è rimasto nel capannone poco meno di un'ora. Giusto il tempo di perdere Scott assieme ad un riccio e sentirsi totalmente fuori luogo. Non ha idea se è colpa sua, dell'idea che ha avuto per il costume che gli era sembrata geniale fino a quando Jackson aveva cominciato a prenderlo in giro o di qualsiasi cosa gli abbiano rifilato da bere ma sa che sente troppo caldo, gli viene da piangere e vuole solo tornare a casa. Vaga per qualche minuto alla disperata ricerca di Scott ma dopo aver incontrato l'ennesimo giocatore della squadra di Lacrosse che tenta di alzargli la gonna di Cappuccetto Rosso decide di tornare a casa a piedi senza nemmeno avvisare l'amico. Fuori fa davvero freddo, è scesa un'inquietante nebbiolina e a Stiles tornano in mente tutti gli avvertimenti che gli sono stati fatti. "Fanculo sono solo storie senza senso inventate per spaventare i bambini" borbotta stringendosi nel mantello rosso.

Cammina comunque veloce pregando di arrivare sulla via principale il prima possibile. Ringrazia la luna piena che gli permette di vedere dove mette i piedi senza usare la torcia del telefono, un pò meno le sue idee del cazzo. Soprattutto appena sente un ringhio sinistro venire dalle sue spalle. Stiles sente il sangue gelarsi nelle vene mentre accelera il passo. Sa che dovrebbe chiamare suo padre ma è quasi certo che ammazzerebbe anche lui oltre al lupo. Che poi i lupi a Beacon Hills non ci sono mai stati, Stiles ne è più che certo: ha fatto una ricerca accurata in quinta elementare per dimostrare a tutti che non c'erano pericoli. Per questo decide di voltarsi e, forse, era meglio se non lo avesse fatto. Nella penombra scorge uma sagoma enorme: è chiaramente un animale ma non riesce a capire quale. Ma la cosa che lo terrorizza e affascina allo stesso tempo sono gli occhi rossi che brillano al buio. Stiles vorrebbe urlare, forse dovrebbe, esattamente come dovrebbe correre il più velocemente possibile ma non ci riesce. I piedo sembrano aver messo radici nel terreno e il corpo sembra attratto da quella creatura che gli si sta avvicinando lentamente senza mai distogliere gli occhi da lui. Nonostante i movimenti cauti Stiles percepisce tutta la possenza di quell'essere: è sicuro che se solo lo volesse potrebbe mangiarlo in un sol boccone ma ha l'impressione che non sia quello che l'animale vuole.

Sembra lo stia studiando, gli sta dando il tempo di scappare come se volesse giocare con lui. E probabilmente quello è anche peggio di ogni scenario Stiles potesse aver immaginato. Non ha alternative, lo sa. Così decide di stare al gioco e cominciare a correre mettendo nelle gambe tutta la forza che ha. Non è mai stato un gran corridore, a dirla tutta nemmeno uno sportivo. Dopo solo pochi metri sente già i muscoli urlare e l'aria bruciargli in gola. Ha rallentato, ne è consapevole, eppure l'animale dietro di lui non lo ha ancora raggiunto consolidando l'idea che voglia sfinirlo per poi ucciderlo lentamente. Stiles comincia anche a vedere appannato se per le lacrime o il sudore non lo sa e nemmeno gli interessa. Sa solo che la via principale non è da quella parte ma non aveva alternative. Inciampa in una radice cadendo rovinosamente a terra. Sente una fitta nel fianco e un ringhio provenire proprio sopra di lui. Alza la testa e solo in quel momento lo vede per davvero: a sovrastarlo è un enorme lupo marrone con sembianze mezze umane. È diverso da tutto ciò che Stiles ha sempre immaginato e ne è terrorizzato. Lo vede ghignare mentre si abbassa con il muso ad annusarlo proprio vicino al collo. Stiles è immobile, incapace anche solo di respirare. Chiude gli occhi sperando che tutto quello finisca alla svelta quando un secondo ringhio fende l'aria e Stiles percepisce uno spostamento sopra di lui. Gli ci vogliono una manciata di secondi prima che abbia il coraggio di aprire gli occhi e vedere un secondo lupo lottare contro il primo: è nero, leggermente più piccolo e con gli occhi blu. Nonostante l'evidente differenza tra i due si batte senza risparmiarsi. Stiles non riesce a distinguere la battaglia tra i due ma i ringhi, i guaiti e il cozzare tra i loro corpi sono sufficienti a mettergli i brividi. Ne approfitta per sgattaiolare via tentando di mettersi in salvo. Cerca di alzarsi in piedi ma una fitta alla caviglia lo fa cadere di nuovo costringendolo carponi. Si allontana il più velocemente possibile per rannicchiarso dietro un albero non appena sente solo silenzio dietro di lui. Trattiene il fiato sperando che chiunque dei due si stia avvicinando a lui non lo noti. Invece non va proprio così: sente il fiato sopra di sé e alza gli occhi terrorizzati: un bagliore rosso lo colpisce ma ci mette poco ad accorgersi che non si tratta del primo lupo. Nemmeno riesce a pensare se sia un bene o un male, se morirà ugualmente che Stiles perde i sensi.

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