Passò qualche giorno, finalmente il gruppo si riunì perché gli amici arrivarono tutti insieme al campus.
Le ragazze prenotarono immediatamente Viola per un pomeriggio soltanto loro tre. Mattia protestò, ma Emma lo liquidò con un gesto della mano: "Dobbiamo parlare di cose nostre."
Aurora chiese a Viola come fosse andato l'esame e Viola inventò di averlo superato quasi a pieni voti. Le due si congratularono con lei e Emma aprì delle bottiglie di birra rossa per festeggiare. La mora per poco non si sotterrò per il senso di colpa e la vergogna di dover mentire alle sue più care amiche.
Chiuse nella stanza di Viola e Aurora le tre presero a chiacchierare del più e del meno.
Aurora parlò a lungo del suo viaggio, Emma ebbe poco da raccontare, Viola ancora meno visto che l'unica cosa di cui avrebbe voluto parlare avrebbe dovuto tenerla per se.
Emma parlò solo di Jacopo, dicendo che era insopportabile, infantile, cretino.
Viola rise, Aurora partì in quarta rimproverandola di non aver dato retta ai suoi amici.
"Hai pure rischiato di rovinare il rapporto con Mattia per questo. Renditi conto!" la sgridò diventando paonazza in volto.
"Gli ho chiesto scusa, infatti."
"Cosa?!" chiesero all'unisono le altre due, Emma ridacchiò alla loro reazione.
"Ho sbagliato e ho chiesto scusa, fine."
Le due si guardarono sconcertate, non era assolutamente tipico di Emma. Di solito risolveva in un altro modo, mai si sarebbero aspettate che si scusasse, tanto meno con Mattia che avrebbe avuto il potere di prenderla in giro fino alla fine dei tempi.
"E se ora ti sfotte?" domandò Aurora con un ghigno malizioso sulle labbra.
Emma alzò le spalle con un mezzo sorriso.
"Comunque è stato difficile, ma alla fine me lo sono scollato di dosso" commentò poi e le amiche pretesero di sapere tutto, nei minimi dettagli.
Emma raccontò tutta la loro conversazione, raccontò le risposte e le giustificazioni di lui e le tre ne risero insieme.
"Ad un certo punto" intervenne Aurora "ho davvero temuto che tu facessi sul serio."
"Ma ti pare!" rispose Emma disgustata.
"Beh, sembrava davvero così. Sei sparita per stare dietro a quello li, ce lo hai anche presentato. Lo guardavi con gli occhi a cuore" commentò Viola prendendo in giro l'amica.
"Non sono sparita per stare con lui!" rispose l'altra piccata.
"Si, certo."
"Dovevo...studiare" ribatté Emma senza sembrare convinta, poi si riprese "e comunque ho chiesto scusa e ci ho chiuso, quindi vuol dire che non volevo niente di serio da quel tizio!"
"Infatti mi chiedo ancora perché tu abbia cominciato ad uscirci..." parlò Aurora con un sorrisetto strano.
"Boh" rispose Emma alzando le spalle "tra poco è il tuo compleanno, che vuoi fare?" continuò rivolgendosi a Viola cambiando completamente discorso.
"Non ci ho ancora pensato in realtà. Sentirò Mattia, sicuramente proporrà qualche locale per andare a bere" alzò le spalle lei.
Le ragazze ridacchiarono bonariamente dell'amico, poi Emma chiese ad Aurora di farle vedere qualche foto del viaggio e le tre ripresero a parlare delle vacanze.
Il giorno del compleanno di Viola arrivò. Sua madre la chiamò per farle gli auguri, poi le passò il padre che le disse qualche parole carina e concluse velocemente la loro chiacchierata delegando alla madre il resto della conversazione.

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Good Positions
JugendliteraturCOMPLETA 🔴***Questa storia contiene linguaggio volgare e scene esplicite ***🔞 Viola è una ragazza che da sempre conduce uno stile di vita agiato insieme ai suoi amici con i quali è pronta a vivere una nuova avventura: il trasferimento e l'ammissio...