Scontri

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La risposta fu no.

Nella settimana seguente Brando non tornò al club. Ormai mi ero rassegnata al fatto che non l'avrei più rivisto, stando a quello che mi aveva detto sarebbe dovuto essere già a Londra ormai.
Nessun nuovo socio ufficiale era stato annunciato, quindi il capitolo era chiuso. Fine. L'unico ospite che avesse suscitato il mio interesse in sei anni, era anche l'unico che aveva scelto di non aderire al club. Perfetto.

Oggi è giovedì, è la serata total nude. Tutte noi ragazze facciamo un numero insieme, alla fine del quale restiamo a seno scoperto. È l'unica occasione in cui mi mostro così svestita, di solito non mi spoglio mai del tutto. Resto sempre con abiti succinti o intimo vintage, mentre le altre ragazze a volte girano con il seno in bella mostra. Non fa per me. Per fortuna abbiamo libertà di scelta in merito a cosa indossare, a patto che una buona parte di pelle sia esposta, ovviamente.
Non mi piace molto questa serata, ma devo scoprirmi solo il tempo necessario per il numero, quindi accetto il compromesso.

Tutte e trenta le ragazze del club sono sul palco comprese io e Susy. Ci muoviamo in perfetta sincronia, agitandoci sulle note di "Diamonds are a girl's best friends". Il pubblico apprezza calorosamente, pregustando già la scena finale del numero.
In qualità di senior, io e la mia amica, chiuderemo il numero spogliandoci per ultime. Le altre ragazze sono già svestite e proseguono la loro parte di coreografia posizionandosi a bordo palco. Io e Susy invece saliamo su due piedistalli alle loro spalle, preparandoci al gran finale.
Insceniamo una sorta di sfida-spogliarello: io apro il primo gancio del corpetto, lei spalanca il suo per poi richiuderlo subito. La guardo fintamente inorridita e proseguo lentamente con l'apertura dei miei gancini, lei si gira con la schiena verso il pubblico e si muove sinuosamente giocando con il corpetto ormai aperto. Finisco il mio lavoro coi ganci, mi giro come lei e faccio dondolare i mio abito di scena con il braccio teso nella sua direzione. Sull'ultima nota ci giriamo insieme, liberando le mani da ciò che trattenevano per assumere la posa finale.
La sala è piena, lo è sempre il giovedì, applaude e fischia estasiata dalla visione di sessanta aureole, che hanno decisamente poco a che fare con la santità. Copro le mie con le mani, fingendomi sorpresa davanti a tutti quegli occhi, guardo verso Susy che invece china il busto in avanti e agita le spalle. Scoppio a ridere divertita dalla sua esuberanza, è un po' matta, ma le voglio bene davvero. La considero la mia migliore amica, quasi una sorella. Distolgo lo sguardo dal suo spettacolino irriverente e guardo verso il pubblico che risponde alle movenze di Susy fischiando più forte. In tutta quell'agitazione, lo vedo. Brando è qui. Seduto al suo tavolino in disparte, che guarda verso il palco senza scomporsi come stanno facendo tutti gli altri ospiti. Mi si gela il sangue nelle vene, per la prima volta in sei anni mi sento a disagio qui sul palco praticamente nuda. Mi risuonano in testa le sue parole, non apprezza le ragazze troppo svestite e un sorriso amaro anima le mie labbra. Ha scelto decisamente la serata sbagliata per tornare.

Corro in camerino, che condivido son Susy, e ci prepariamo insieme per uscire di nuovo e scendere in platea.
"Hey bambola, hai visto che è tornato il tuo amico?" Allora non l'ho notato solo io.
"Il mio amico?" Fingo indifferenza.
"Puoi ingannare le altre scolarette, ma io ti conosco troppo bene. Quel tizio ti ha colpita, sei stata sulle nuvole tutta la settimana dopo che se n'è andato e poco fa quando l'hai visto ti sei raggelata. Ti ho beccata Ella, non fingere con me." Non posso nascondermi all'evidenza, le sorrido benevolmente facendo un'espressione colpevole.
"Mi ha incuriosito, tutto qui. Non pensavo sarebbe tornato, mi era parso di capire che non gradisse questo tipo di intrattenimento"
"Esiste davvero un uomo che non gradisca una bella ragazza mezza nuda che sia anche in grado di tenere una conversazione di buon livello?" Il tono di Susy e sarcastico e incredulo.
Mi stringo nelle spalle e mi infilo una vestaglia corta sopra al baby doll di seta blu notte con i bordi in pizzo. Mi sto coprendo per lui, lo so. Spero che chieda di me, spero che mi porti al piano di sopra. Il mio cuore batte all'impazzata per la piacevole prospettiva, mentre metto un po' di rossetto effetto nude la mano trema un po'. Sono nervosa.
"Hey, calmati. Non ti ho mai vista così, sicura di star bene?" Susy mi abbraccia dolcemente e ci guardiamo attraverso lo specchio.
"Sto bene Sus, davvero. È solo che..." Non trovo le parole, ci pensa Susy per me.
"È solo che ti sei presa una bella cotta!" Mentre lo dice mi strizza nel suo abbraccio e mi scuote più entusiasta del dovuto.
"No! Lo sai che non possiamo. Non è quello. Però lui mi incuriosisce e non riesco a gestirlo facilmente come faccio con tutti gli altri, non so mai cosa dirà, non so se gli piaccio. Le sue reazioni non somigliano neanche lontanamente a quelle che hanno di solito i soci. Non so come comportarmi con lui."
"Beh, ha voluto parlare solo con te l'altra volta ed è tornato, no?" Non ha tutti i torti, ma il sorriso che riesco a restituirle è comunque forzato. "Non ti preoccupare la tua cotta sarà il nostro piccolo segreto. In fondo anche io mi innamoro di un ospite diverso ogni settimana!" Mi strizza l'occhio e si fionda fuori dalla porta.
Posso sempre contare su Susy, so che non mi tradirà. Ne abbiamo passare tante insieme in questi sei anni e non so come farei senza di lei.

ELLA - terza persona femminile singolareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora