Regali

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Niente. Nessun nuovo messaggio. Mi sento come un'adolescente in preda agli ormoni che attende notizie dalla sua cotta puerile. Ho fissato il display del mio regalo ad intervalli regolari per quasi tutta la notte, prima di crollare dal sonno, ma nessun segno di vita ha animato quell'aggeggio.

Al mio risveglio controllo immediatamente se ci sono novità. Di nuovo nulla.
Delusa decido di coccolarmi un po', chiamo Giulia e le propongo di vederci al solito bar per colazione e poi andare insieme a fare un trattamento completo dall'estetista.
Mi siedo al tavolo nel nostro bar preferito e aspetto la mia amica, che come sempre arriva in ritardo e attira tutti gli occhi su di sè appena varca la soglia. È una bellezza non convenzionale, una di quelle che richiede almeno un paio di occhiate prima di innamorarsene davvero. Ha lunghi capelli castano scuro raccolti in una coda alta leggermente disordinata, gli occhi neri e profondi sono nascosti sotto due lenti specchiate colorate. Un fisico tonico che ama mettere in mostra sotto abiti colorati e stravaganti, nonostante i quali mantiene un aspetto raffinato. Solo lei riesce ad unire esuberanza e classe.
"Ciao bambola" Mi bacia una guancia facendo uno schiocco sonoro prima di atterrare sulla sedia accanto alla mia. "Spero che tu abbia un ottimo motivo per tirarmi giù dal letto a quest'ora della notte"
"Sono le undici del mattino e volevo offrire la colazione alla mia migliore amica" Le sorrido vagamente sarcastica, so che non ho speranze di imbrogliarla.
"Considerato che sono andata a letto alle tre per me è ancora notte, inoltre sono praticamente la tua unica amica, quindi devo per forza essere anche la migliore. Forza, non tenermi sulle spine. Raccontami tutto, cosa ti ha scritto il tuo bello?" Mi fissa speranzosa e in attesa. La guardo stringendomi nelle spalle imbarazzata e arricciando le labbra su un lato. "Ecco qual'è il problema! Non si è fatto sentire." Scuoto la testa lentamente per confermare le supposizioni di Giulia. "Quindi lui non ti scrive da un paio di minuti di troppo e tu vai in panico totale?" Annuisco con uno sguardo interrogativo scatenando le risa della mia amica.
"Olivia, è tutto nella norma. Stai tranquilla. Adesso pagami cornetto e cappuccino così siamo pari!"
"Ok." Faccio un sorriso forzato, cercando di sembrare ottimista. Fallisco.
"Se non ti levi quel broncio ti faccio il solletico qui davanti a tutti e te lo tolgo io con la forza!" Alza minacciose le dita muovendole verso di me, riportandomi subito il buonumore.

Arriviamo al centro benessere e decido di regalare a me e alla mia amica un trattamento completo: manicure, pedicure, maschera viso e massaggio relax. Se lo merita, in fondo aveva vinto la scommessa.

Dopo un paio d'ore siamo tirate a lucido e pronte per lasciare il centro.
"Dovrei scommettere più spesso contro di te se le vincite sono così rilassanti!" Giulia mi prende sottobraccio e mi bacia la guancia "Grazie bambola"
"Non prenderci troppo gusto, basta scommesse. Tu sei avvantaggiata, io sono una vera frana con queste cose"
Posso tranquillamente considerarmi una novellina nella tempesta delle relazioni di coppia, sono ancora aggrappata all'albero maestro mentre tento di non cadere dalla nave. Giulia invece ha dei trascorsi amorosi più comuni, ha fatto le sue esperienze e sa destreggiarsi decisamente meglio. Lei è al timone della sua barca e lo manovra senza troppa difficoltà. Per questo ho deciso di eleggerla mia guru, non lo ammetterei mai esplicitamente, Gongolerebbe troppo e non potrei sopportarla. Però almeno un faro devo averlo in questa avventura.
"Cosa vuoi fare adesso? È presto per andare al club" Le chiedo.
"Facciamo un giro, non ho voglia di rinchiudermi in casa o in camerino" Perfetto, proprio quello che speravo.
"Giulia, avrei pensato una cosa. Se hai voglia di farmi compagnia e darmi un consiglio" Potrei pentirmi amaramente, ma lei è l'unica bussola che ho e io ho estremamente bisogno di un consiglio sincero.
"Certo che voglio! Ti ascolto." Prendo un bel respiro, per darmi il coraggio di andare avanti.
"Prima promettimi una cosa: non riderai, non ti prenderai gioco di me e sarai discreta" Disegna una croce sul cuore e alza due dita al cielo con aria solenne prima di dar voce alla sua promessa.
"Parola di lupetto" Riuscirà mai a prendere qualcosa sul serio? Probabilmente no.
"Ho pensato che potrei fare un regalo a Brando. La casella postale potrebbe essere a doppio senso, avrei così la mia occasione per dare oltre che ricevere. Mi sento a disagio con tutte queste costose attenzioni da parte sua, vorrei ricambiare in qualche modo. Probabilmente non riuscirò ad eguagliare la sua generosità, ma è il pensiero che conta giusto? Credi che sia una cosa sensata?" La spio senza guardarla direttamente mentre camminiamo verso il centro, sono in imbarazzo e non riuscirei sostenere il suo sguardo indagatore. Lei non assume nessun atteggiamento canzonatorio.
"Credo che sarebbe un gesto molto carino. Avevi in mente qualcosa in particolare?" Wow, non mi aspettavo tanta delicatezza. Ero pronta ad accusare il colpo delle sue battute.
"In realtà sì. Qui entri in gioco tu: devi dirmi se è una bella idea oppure se sono totalmente fuori strada. Non ho mai fatto un regalo ad un ragazzo che mi piaceva, non so come ci si comporta in questi casi" La spio di nuovo e vedo che sorride dolcemente, sono felice che stia gestendo questa conversazione con tanto garbo. Probabilmente ha intuito quanta fatica mi costi dire queste cose ad alta voce e chiedere un aiuto.
"Partendo dal presupposto che non c'è un regalo giusto o sbagliato in partenza, se hai scelto qualcosa pensando a lui, sicuramente sarà speciale solo per il fatto che ha un significato per voi due" Da quando è così romantica?
"Ok. Volevo regalargli un bracciale che raffigurasse in qualche modo una serratura"
"Una serratura?" Mi scruta allibita. Ho sbagliato tutto, lo sapevo che sono una frana.
"È una brutta scelta?" Fa un'espressione pensierosa prima di rispondere.
"Non saprei. È insolita, spiegami meglio"
"Ci siamo conosciuti al club, dove per entrare serve una chiave. Il primo regalo che mi ha fatto poi è stata un'altra chiave. Qual è il complementare di una chiave?" La guardo speranzosa che la mia spiegazione abbia avuto successo.
"Una serratura! Beh, vista in questi termini credo che sia abbastanza speciale per voi"
"Dici davvero?" Può funzionare? "Non penserà che sia una cosa stupida?"
"Credo che potresti regalargli anche un post-it con una faccina sorridente disegnata e lui sarebbe contento comunque" Mi guarda sarcastica, con le sopracciglia alzate. Scuoto la testa rassegnata, il momento serietà di Giulia era durato fin troppo, la sua indole dispettosa è sempre pronta ad emergere.

ELLA - terza persona femminile singolareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora