34. 🦋 Segni e Sogni

45 9 117
                                    

Dopo il saluto straziante fra me e l'essenza di Andromeda, il pianto ha preso il sopravvento su di me e di riflesso su mio padre, che non ricordo di aver mai visto piangere così a dirotto in tutta la mia vita

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.



Dopo il saluto straziante fra me e l'essenza di Andromeda, il pianto ha preso il sopravvento su di me e di riflesso su mio padre, che non ricordo di aver mai visto piangere così a dirotto in tutta la mia vita.

I miei genitori sono sempre state persone pudiche, riservate, che non amano trovarsi al centro dell'attenzione, men che meno mostrare apertamente le loro emozioni. Se da una parte è vero che siamo una famiglia legata, è altrettanto vero che non siamo soliti dirci spesso "ti voglio bene". Non so il perché ma è sempre stato così; preferiamo dimostrarcelo magari attraverso piccoli gesti o sguardi, perfino premure, come per esempio lasciare promemoria scritti a penna sparsi qua e là per ricordarci a vicenda di prendere oggetti utili del quotidiano: ombrelli, un paio di guanti più pesanti, la crema solare, etc...
A volte l'amore può essere rappresentato da una coperta rimboccata facendo attenzione a non svegliare chi si è addormentato sul divano; altre volte lo troviamo in quel messaggio o telefonata fatti partire ogni giorno rigorosamente alla stessa ora per potersi salutare, sebbene a centinaia di migliaia di chilometri di distanza e con un grosso divario di fuso orario.
Si tratta di segni d'affetto sparsi in punti strategici e spesso neppure sotto forma di cose, ma di cure discrete e silenziose verso chi si ama.

Forse è per questo che non ho mai avuto l'abitudine (o il coraggio) di esprimere ad alta voce i miei sentimenti verso chi mi sta a cuore. È come se fossi un software a cui mancano degli input, ergo mi ritrovo a fare scena muta quando sono di fronte ad Andromeda, imbambolato a fissare la sua rara bellezza e la sua preziosa anima  e a pensare a quanto io appaia ridicolo nel pronunciare determinate frasi. È una cosa del tutto irrazionale, ma dire "ti amo" a voce alta è tutta un'altra cosa rispetto al dimostrarlo con altri linguaggi.
Questa mia caratteristica si è ripetuta anche nelle mie vite precedenti: non sono mai riuscito a dirle apertamente ciò che provo, non prima che fosse troppo tardi. Non devo permettere che accada nuovamente e sarà la prima cosa che le dirò non appena tornato a casa. Ancora prima del saluto.

Per me e papà è un momento di condivisione emozionale davvero intenso ed insolito. Entrambi siamo sicuramente disperati per le condizioni precarie di salute di mamma, ma non è la sola ragione che ci fa straripare gli occhi. Almeno non per me.
Stavolta non si tratta di non avere il coraggio di dirlo, il fatto è che non posso riferirgli che sono addolorato per l'imminente perdita che subirò, una volta tornato a Koreatown.

«Ragazzo mio» esordisce poi mio padre scostandosi e asciugandosi frettolosamente gli occhi «non facciamo così, la mamma non vorrebbe vederci piangere. È una donna forte, lo è sempre stata e lo sarà anche adesso. Supereremo quest'oscurità insieme, vedrai!»

Imito il suo gesto e mi asciugo il viso con la manica della felpa: «Hai ragione, papà! Mamma ha bisogno del nostro supporto, ora più che mai!»

Nella mia mente il pensiero continua dicendo quanto però sia dura rendersi conto della propria impotenza di fronte a cose così tremende come la malattia e la morte. Accettare la sofferenza e la fine come parti imprenscindibili della vita mi rimarrà sempre enormemente ostico. La ragione è duplice: è insopportabile in primo luogo perché ingiusto e secondariamente perché sfugge al mio controllo.
Posso anche andare contro la mia stessa salute e trascurare me stesso, ma tutto ciò che è all'esterno deve essere mantenuto sotto controllo, non sopporto che mi sfugga qualcosa di mano, in tutti i sensi, letterale e figurato.

La Ragazza delle Falene (Junho)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora