Andromeda ed io abbiamo parlato attraverso sguardi e carezze per tutta la notte, vibrato all'unisono ascoltando i nostri cuori, cercato di rimettere insieme i pezzi di una vita non ancora vissuta appieno e fatto contare le ore come giorni.Entrambi sembravamo immuni al sonno o alla stanchezza e sebbene la mia paura di fondo corrispondesse alla sua, mai una volta ci è capitato di menzionare il fatto che lei avesse il tempo contato su questa terra e che anzi, i granelli di sabbia nella clessidra stavano scorrendo veloci.
Volevamo concentrarci solo su di noi e su quel sentimento che, come per Amore e Psiche, non ci è concesso provare perché appartenenti a due mondi diversi. Come nel mito, anche noi siamo costretti a vivere la nostra storia solo nell'oscurità. A differenza però di Psiche la quale, una volta scoperta l'identità di Amore, tenta di diventare immortale superando una serie di prove pur di stare accanto a lui, Andromeda sta tentando di diventare mortale. A quanto pare ciò la porterà in maniera ineluttabile verso la morte, ma io non mi rassegno, non voglio! Non lo farò mai! Terrò accesa quella luce di seppur flebile speranza e combatterò per preservare la sua anima fino al mio ultimo respiro.Non ho mai creduto fino in fondo ad un aldilà o una vita eterna dopo la morte terrena, ma con Andromeda ho riveduto i miei parametri di giudizio e rinnegato le mie convinzioni, scoprendomi addirittura onironauta.
Ciò che invece non è cambiato in me e ho continuato a credere anche dopo essere stato messo di fronte all'evidenza, è che una cosiddetta giustizia divina non esista. Se esistesse, l'amore tra me e Andromeda non sarebbe visto come proibito. Se esistesse un tribunale giusto dell'altro mondo, le persone buone vivrebbero, il bene trionferebbe e il male soccomberebbe.
Chissà, la mia visione si potrebbe considerare semplicistica e limitata, utopistica per certi versi, ma in fin dei conti... questo è l'intelletto che mi è stato attribuito fin dalla nascita. La mia impostazione attuale e le mie conclusioni derivano dallo studio della realtà che ho portato avanti in questi pochi anni di vita. Questo mondo funziona alla rovescia: la gentilezza viene scambiata per debolezza e la prepotenza come punto di forza.
E se tutte le brutture e le sconcezze di questo mondo verranno punite o corrette da qualche entità suprema... se così fosse, allora perché a rimetterci sono sempre gli innocenti, i più deboli, i più buoni e perché ad essere punita è un'anima così pura come Andromeda?
Da quando ho cominciato a ragionare con la mia testa, mi sono posto domande, ma da dopo che ho incontrato lei sul mio cammino, i quesiti non hanno fatto altro che aumentare a dismisura e rischiano di seppellirci da tanto sono pesanti e difficili da risolvere.E mentre accarezzo i suoi lineamenti nelle prime pallidissime luci del mattino nebuloso di Koreatown, Andromeda cambia espressione e sposta lo sguardo, ora mesto e rassegnato, verso la finestra. Si è accorta che sta sorgendo un nuovo giorno e sospira piano nel silenzio del mio appartamento. I suoi occhi verdi si fanno più scuri e non riesco a capire bene se effettivamente le sue pupille si stanno dilatando perché vengono nascoste dalle sue palpebre abbassate e dalle lunghe ciglia scure.
«Andromeda...» tento di sollevare il suo viso per raggiungere il contatto visivo, ma lei lo rifugge chiudendo gli occhi «Andromeda, ti prego, guardami...»
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La Ragazza delle Falene (Junho)
Paranormal[Urban Fantasy/Paranormal Romance] Lee Junho è un giovane psicologo con una dedizione spasmodica al lavoro; pieno di contraddizioni e di predica bene e razzola malissimo; vive di notte e lavora di giorno. Il suo studio è la sua casa, un piccolo app...