«Andromeda, torna da me! Forza, tesoro! Svegliati!» Non faccio che ripeterglielo da diversi minuti ormai, unitamente a piccoli schiaffi sulle guance o pizzicotti sulle braccia e sulle mani. Sto provando in tutti i modi a ridestarla e sebbene sia molto in ansia, sento che per fortuna respira, perciò riesco a tenere lontana la disperazione. Per ora.
Non so da cosa dipenda il suo mancamento, ma nella mia mente c'è una voce che suggerisce ciò che speravo non accadesse così presto; la sua trasformazione in umana si sta avvicinando sempre di più alla fase completa e ciò significa solo una cosa: deperimento accelerato.
Come se non bastasse, ben presto, anche alcuni passanti si accorgono dell'accaduto e come è inevitabile che sia, si approcciano chiedendo cosa succeda e se abbiamo bisogno di aiuto. Il fatto che altre persone entrino in contatto con Andromeda potrebbe essere controproducente, non so quanto sia sicuro chiamare i soccorsi e lasciare che magari la portino all'ospedale per accertamenti e analisi... proprio perché non ho idea di cosa possano trovare nel suo sangue... se di sangue umano si tratta. Per quanto ne so, potrebbero estrarle linfa vitale di origine sconosciuta.
Tutto questo scatenerebbe una serie di avvenimenti che rischiano di minare l'incolumità di molti, in primis di Andromeda.
Non posso permettere che accada.
«Che cos'ha, la ragazza sta male? Aspetta, chiamiamo subito un'ambulanza!» Dice la donna di una coppia di mezz'età che si ferma ad offrirci aiuto.
«No!» Esclamo precipitosamente. Poi mi ricompongo «Ehm, cioè, volevo dire, grazie infinite per le vostre premure, sul serio! Ma... è meno grave di ciò che sembra, credetemi! Si tratta solo di... narcolessia. Ne soffre da sempre, purtroppo» spiego cercando di essere il più naturale possibile.
«Oh, capisco... beh, ma non vuoi comunque provare a chiamare un dottore?» Insiste l'uomo.
«Ah, c-credo non ce ne sarà bisogno, si risveglierà tra non molto e poi... io sono dottore, in effetti, quindi è in buone mani» non è una bugia, in fondo... ho una laurea che mi rende "dottore", anche se non esattamente quello che serve ad Andromeda in questo caso.
Ad ogni modo, entrambi se la bevono e le loro espressioni si rilassano come se fosse sufficiente quello che ho dichiarato: «Ah, menomale allora! Povera ragazza, eravamo così preoccupati! Sicuro che non vuoi che restiamo con te fino a quando si sveglia? Possiamo portarvi qualcosa? Dell'acqua, una coperta? Fa freddo, qua fuori!» Propone la donna con fare materno.
Non posso mandarli via senza accettare il minimo aiuto... desterebbe dei sospetti... come se volessi nascondere qualcosa, il che è vero ma non devo permettere loro di capirlo.
Sfoggio il sorriso più "socievole" che possiedo e acconsento: «Oh, grazie infinite! Un coperta e dell'acqua sarebbero perfette! È davvero gentile da parte vostra!»
«Dongyul caro, andresti a prendere qualche bottiglietta d'acqua al mini market qui vicino, per favore? Dovremmo avere anche una coperta in macchina, vado a recuperarla...» Dice lei.
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La Ragazza delle Falene (Junho)
Paranormal[Urban Fantasy/Paranormal Romance] Lee Junho è un giovane psicologo con una dedizione spasmodica al lavoro; pieno di contraddizioni e di predica bene e razzola malissimo; vive di notte e lavora di giorno. Il suo studio è la sua casa, un piccolo app...