«T-Tu qui?! C-C-Come...?» Balbetto col cuore che mi esplode nel petto.Sono ancora atterrito e a terra. Nel senso intrinseco dei termini. La mia vicina di casa si è presentata alla mia porta con fare minaccioso e oltre a questo, le sue apparenze non fanno che accrescere una certa inquietudine in me. La ragazza infatti è madida di pioggia, i lunghi capelli neri sono sciolti e le ricadono lungo il viso e il corpo incollandosi a pelle e vestiti, facendola somigliare alla Samara del film The Ring. Probabilmente anche il fatto che indossi una lunga t-shirt bianca su pantaloncini corti e sia scalza non aiuta ad allontanare il paragone dalla mia mente.
Mi fissa con occhi sgranati e pieni d'ira, cerchiati di nero, un misto fra trucco colato e occhiaie. Rimane immobile sulla soglia e quasi sembra non respirare.«C-Che cosa vuoi?!» Chiedo tremante mentre mi muovo goffamente all'indietro sul freddo pavimento.
Sto quasi per implorarla di non farmi del male o... succhiarmi l'anima, poi per fortuna Samara– ehm, cioè, la ragazza si decide a parlare e a muoversi. Incrocia le braccia al petto e dice: «Che cosa voglio?! E hai anche il coraggio di chiedermelo?! Dovrei farti io questa domanda! Sei tu quello che mi spia dalla finestra!»
Tento di replicare ma è pressoché inutile, data la mia fifa e la sua irruenza: «I-Io non ti stavo–»
«È inutile che lo neghi! Ti ho visto! E più di una volta! Te ne stai lì, dietro le tende ad osservarmi come un viscido pervertito e non appena io ti colgo sul fatto, ti nascondi come un vile bastardo! Pensi che io sia una stupida sprovveduta?!»
Scuoto il capo, per rispondere a cosa esattamente non lo so, comunque tento di farle capire che si sta sbagliando su tutta la linea: «No, no, ti prego, aspetta, è tutto un equivoco, io–»
La tizia sbatte violentemente il palmo contro lo stipite della porta, provocandomi un altro mezzo infarto nel giro di pochi minuti: «Vedi di piantarla, chiaro?! Altrimenti chiamo la polizia, giuro su Dio!»
Mi sento mancare da tanto sono terrorizzato: «Tu sei completamente pazza! Io non ti stavo spiando! Lasciami spiegare–»
«Ah, io sarei pazza?! Qui l'unico svitato sei tu! Non c'è proprio un bel niente da spiegare! Lo so benissimo che stai sveglio fino a tardi nella speranza di vedermi nuda e chissà quali schifezze fai dietro quelle tende sudice! Mi fai ribrezzo!» Dice disgustata, scrutandomi dall'alto in basso... anche perché non sono ancora riuscito a rialzarmi da terra, ma dettagli.
Rivolgo le mani in alto, in segno di resa: «Okay, senti, se hai finito di insultarmi, vorrei potermi spiegare e chiarire questo malinteso–»
La ragazza starnutisce di colpo.
Rimaniamo entrambi interdetti e dopo qualche secondo di silenzio, mi sento solo di dirle: «Salute...?»
«Grazie...» replica lei tirando su col naso «Visto?! Ora per colpa tua mi beccherò una polmonite! Maledetto! Oltre ad avermi spaventata a morte, mi hai fatta anche ammalare, bastardo!»
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La Ragazza delle Falene (Junho)
Paranormal[Urban Fantasy/Paranormal Romance] Lee Junho è un giovane psicologo con una dedizione spasmodica al lavoro; pieno di contraddizioni e di predica bene e razzola malissimo; vive di notte e lavora di giorno. Il suo studio è la sua casa, un piccolo app...