«Tieni, bevi questa, ti farà stare meglio, fidati» mentre porgo il bicchiere con l'aspirina al mio amico, continuo ad elaborare una teoria credibile sul perché sia svenuto di colpo non appena ha visto Andromeda.Non mi ha ancora chiesto nulla a riguardo, ma so che lo farà e dovrò essere il più calmo e naturale possibile, quando gli racconterò di come è avvenuta la cosa e dovrò sostenere la versione che vede lui ancora sotto gli effetti di un pesante hungover.
Del tutto superfluo specificare che non gli dirò che la causa del suo mancamento è stato il tocco della ragazza che ha incrociato sulla soglia di casa mia e che lei gli ha assorbito giusto un tantino di energie, sufficiente per farlo addormentare. Se gli riferissi qualcosa di simile probabilmente le sue reazioni sarebbero due: prima mi riderebbe in faccia e penserebbe che lo sto prendendo in giro, poi sbiancherebbe e sverrebbe di nuovo per lo shock rendendosi conto che sono serio.
«Ugh... sono uno straccio! Mi sento un derelitto! Come è possibile che sia svenuto di nuovo? La testa mi pulsa e non mi reggo in piedi, mi gira tutto come se avessi ancora i postumi della sbornia!» Mormora tenendosi la testa fra le mani dopo aver ingoiato l'aspirina.
«È perché questi sono gli effetti della sbornia! Hai bevuto troppo ieri sera, neanche te lo ricordi, vero? Sai com'è, sfortunatamente scolarsi una bottiglia di scotch non risulta fra le raccomandazioni dei medici per uno stile di vita sano e corretto. Fidati, lo so anche per esperienza personale.»
«Hm... non ne dubito. Ma non ricordavo di essermi calato una bottiglia intera! Insomma... ce la siamo divisa. Come mai tu sembri in perfetta forma, a differenza di me?!»
Sospiro: «Ti ricordo che io non sono esattamente il classico esempio di bevitore attento e oculato. Sai bene che la mia assunzione di alcol pressoché quotidiana mi ha reso in grado di sopportarlo meglio. Non paragonarmi a te!»
«Non paragonarmi a te!» Ripete lui scimmiottando la mia voce «Ti odio» conclude poi facendomi una smorfia.
Io gli regalo pacche poderose sulla schiena e senza prendermela, ricambio subito il complimento: «Sì, anch'io ti voglio bene, amico mio.»
Wooyoung tossisce per via della foga con la quale lo colpisco. In realtà non ci sono andato giù così pesante, ma la sua debolezza generale lo porta a non riuscire neppure ad incassare le mie manate consolatorie: «Cazzo, hyung! Fa' piano! Sto già facendo testamento, non vedi come sono ridotto?! Abbi pietà!»
Già... so cosa stai provando – è ciò che penso e che vorrei dirgli, ma risulterebbe strano e porterebbe ad ulteriori domande scomode.
«Tranquillo, ti rimetterai in fretta! Perché non mangi qualcosa?»
«Cos'è tutta questa improvvisa generosità immotivata nei miei confronti?» Chiede lui aggrottando le sopracciglia e strabuzzando gli occhi incredulo.
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La Ragazza delle Falene (Junho)
Paranormal[Urban Fantasy/Paranormal Romance] Lee Junho è un giovane psicologo con una dedizione spasmodica al lavoro; pieno di contraddizioni e di predica bene e razzola malissimo; vive di notte e lavora di giorno. Il suo studio è la sua casa, un piccolo app...