[Urban Fantasy/Paranormal Romance]
Lee Junho è un giovane psicologo con una dedizione spasmodica al lavoro; pieno di contraddizioni e di predica bene e razzola malissimo; vive di notte e lavora di giorno. Il suo studio è la sua casa, un piccolo app...
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In questo momento la mia mente può dirsi divisa a metà: una parte è qui, a Seul, che prende mezzi pubblici per tornare dai miei genitori, nella casa dove sono nato; l'altra invece è ferma a Koreatown, nell'altra casa, quella dove si trovano il mio migliore amico e la ragazza che amo, i quali a quanto pare si trovano in una situazione di forte pericolo, dato che un cazzo di mostro o demonio sta cercando di portare via la creatura della soglia che sta tentando di riscrivere il suo destino con me.
Miss Margaret Smith mi ha telefonato non appena sono atterrato in Corea del Sud per informarmi dell'imminente sciagura che si abbatterà su Andromeda e quindi su tutti noi. Non temo infatti solo per lei, temo anche per la mia famiglia a questo punto, perché Margaret stessa mi ha confermato, una volta venuta a saperlo, che il vecchio sull'aereo non era un'allucinazione o un sogno lucido, ma un nemico reale e agguerrito. E se mi ha raggiunto con una tale facilità, significa che quest'oscura entità può spostarsi dove, come e quando vuole. E se può farlo, allora niente può impedirgli di agire in qualsiasi momento e fare del male o impadronirsi dell'anima di Andromeda.
Sempre Margaret mi ha assicurato che sarebbe stata una vera e propria custode e avrebbe sorvegliato Andromeda e Wooyoung per tutta la durata del mio soggiorno in Corea. Non mi ha voluto spiegare il come, ma rimane granitico il fatto che io mi fidi più di lei che di me stesso, quindi so che loro due saranno al sicuro. Ciò che invece mi mette parecchia ansia, anzi, profonda angoscia è quello che potrebbe succedere qui, dove non ho poteri magici, creature della soglia e lettrici di anime a difendere me e i miei genitori.
Come dovrei cavarmela se dovessi rivedere l'anima nera? Riuscirei a fermarla? Margaret mi ha avvisato che potrebbe anche assumere una forma diversa da quella con cui si è presentata la prima volta, perciò mi chiedo se sarò in grado di riconoscerla semmai dovessi imbattermi di nuovo in lei.
Seguirò l'unico consiglio che Margaret ha potuto darmi: «Non sfidarla, ragazzo. Non hai i mezzi per poterla fermare, né tantomeno per poterla sconfiggere, puoi solo tentare di rallentare la sua azione, cerca il dialogo, cerca di capire quali sono le sue intenzioni, tergiversa e sii credibile!» Mi ha detto «So benissimo che nutri verso quell'immonda rabbia, disprezzo e vorresti distruggerla invece che parlarci, ma lei si nutrirà della rabbia che provi e la rivolterà contro di te, ricordalo! È il tuo comportamento che la renderà più o meno aggressiva.» E dopo questo ha aggiunto «Il Male, perché di questo stiamo parlando, Junho, il Male assoluto, l'antitesi del bene è in grado di assumere mille facce, persino dietro alle più innocenti può nascondersi. È infido, falso, sadico, reprime l'empatia, non crede nell'intima bontà dell'uomo... non scendere mai al suo livello, mi hai capito?»
Gli ho risposto che avrei fatto del mio meglio, che le avrei dato ascolto, che avrei cercato di rimanere calmo, di reprimere la rabbia e qualsiasi altro sentimento negativo ma...
«Margaret... che faccio se vuole farmi secco?!»
L'ho sentita fare un respiro profondo prima di rispondermi: «Tu... resta vivo, Junho. Puoi farcela, ragazzo! Sei un onironauta, sai dirigere la tua anima attraverso i sogni, ricordi? Usa il tuo potere!»
