Capitolo 16

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Cameron

Non ho avuto il coraggio di raccontarle tutto. Mi colse alla sprovvista. Il modo in cui mi guardava in attesa di una mia risposta, quei grandi occhi che vagavano in ogni parte del mio viso, eppure, non trovai il coraggio di espormi. Era vero, Will non era davvero mio fratello, ma eravamo cresciuti insieme per una gran parte della nostra vita. Per un momento pensai che fosse riuscita a indovinarne il vero motivo, ma così non è stato. Era vicina, ma non così tanto, era peggio di quanto lei immaginava, ma non era certo per colpa sua, anzi, mi ero ripromesso che un giorno io e lei ci saremmo rincontrati e l'avrei ringraziata per avermi tenuto ancorato a questo mondo. Un ragazzino di 12 anni che viveva per rivedere la propria migliore amica, perché in quel momento era la sua unica certezza.

Ma io e lei non eravamo tanto diversi, io non sapevo perché lei mi odiasse e lei non sapeva perché fossi sparito. Un giorno, ma non quella sera, sarei riuscito ad aprirmi con lei. Sperai soltanto di non aver fatto infiniti passi indietro.

Quando stavo per tornare alla festa, mi arrivò un messaggio da Will, accostai e lo lessi:

"Non portare il tuo culo qui, vai a casa"

Lì per lì non capii per quale motivo non potessi continuare la serata lì alla festa, ma non mi ci volle molto per rendermene conto. A parte l'aspetto orribile con cui lui ritornò a casa, mostrando un enorme livido sul fianco, il giorno dopo i social erano invasi di foto, video, storie e commenti riguardanti la festa, per non parlare della chat della scuola e di Twitter. Era proprio lì, che scorrendo i centinaia di post e commenti, mi imbattei in un profilo, tutt'altro che tranquillo, chiamato "NoJustice_GoldenSandHS". Molti ragazzi della scuola seguivano quella pagina, ogni ora che passava saliva il numero dei seguaci e dei mi piace, era una pagina creata da qualche giorno e postava principalmente segreti degli studenti - così c'era scritto nella biografia - ma ovviamente, il bersaglio principale, era solo: Lily.

Postava ogni giorno, a ogni ora, sembrava sapesse tutto di tutti e c'erano foto che su Instagram ancora non circolavano, o che venivano distribuite qualche ora più tardi. Continuai a scorrere sulla pagina fino ad arrivare alla sera di quel Sabato:


"Come fa una a ridursi in questo modo?"
->"Sicuramente era in cerca di attenzioni"
->"Sta ragazza non sta bene di testa, qualcuno la rinchiuda"

"Ma il modo in cui ha riso dopo aver vomitato addosso a Jillian? Inquietante"

"Con una così come fai a fare il serio? Come fa il suo ragazzo a starci? Io l'avrei già lasciata. Che troia"

"Ma qualcuno l'ha vista andare via?"
->"Io sì, ha lasciato la festa con un altro ragazzo. Che puttana, il suo ragazzo la difendeva alla festa e lei ha ben pensato di svignarsela con qualcun'altro. Non mi stupisco delle voci che girano"


Stronzate, Derek non la stava affatto difendendo, a detta di Will, pensava solo a insistere di voler rimanere lì alla festa perché nessuno poteva permettersi di mandarlo via. Lui era il capitano della squadra di Football, lui era importante.


->"Sicuramente gli ha promesso una scopata"
->"Ma con chi è andata via?"
->"Ragazzi mi è appena arrivata una foto"


Quando la aprii, c'eravamo io e Lily che lasciavamo la festa.

«Merda», mormorai. Non lessi tutti i commenti che lasciarono sotto la nostra foto, anche perché molti di quelli la etichettavano con termini vomitevoli, mi bruciava il petto dalla rabbia, ma continuando a scorrere per i vari tweet, mi resi conto che saltò fuori un'altra nostra foto, scattata il giorno che l'accompagnai in moto, lo stesso giorno in cui si mise a litigare con quel troglodita del suo fidanzato. Però, guarda caso, nessuna foto di Derek e Jillian che si baciavano fuori da scuola. Chiunque stesse gestendo quella pagina, aveva chiaramente uno scopo ben preciso: far affondare Lily.

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