Capitolo 19

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Cameron

"Hai picchiato un ragazzo"

"Sì, l'ho fatto", e non me ne vergognavo. Ne andavo piuttosto fiero in realtà, era da quando avevo 12 anni che non facevo cazzotti con qualcuno e anzi, credevo di esserne alquanto arrugginito e di prenderle di santa ragione, eppure avevo fatto un lavoro con i fiocchi. Degno di opera d'arte contemporanea. Però, i miei genitori non erano del mio stesso parere, e come dargli torto. Prima Will torna a casa con un enorme livido sul fianco dopo aver fatto a botte con Derek e i suoi amici e poi, io, che picchio l'aggressore di mio fratello e della mia migliore amica.

Nonostante avessi spiegato loro l'accaduto, niente e nessuno mi risparmiò dalla strigliata di capelli e dalla sospensione di una settimana. In presenza di mia madre, mio padre e Will, qualche giorno dopo la violenza su Lily, venni convocato nell'ufficio del preside e cercai in ogni modo di alleggerire la mia punizione, ma purtroppo non c'è stato niente da fare.

Mio fratello mi stava supportando e quando seppe della sospensione di Derek, per poco non fece i salti di gioia, un po' meno quando gli dissi che Lily mi diede l'ennesimo due di picche alla mia richiesta di ricominciare la nostra amicizia. Non riuscì a trattenere un, "Ma allora è stronza", mi diede fastidio, molto fastidio, in realtà qualunque commento poco carino indirizzato a lei mi dava fastidio, ma non potevo negare a me stesso che ebbi lo stesso identico pensiero quando mi lasciò lì, come un deficiente, nel corridoio della scuola.

Difenderla non rientrava nel mio piano di entrare nelle sue grazie e rifarmela amica, è stato un gesto istintivo, come quando qualcuno ti tocca qualcosa di tuo, o comunque qualcosa a cui tieni davvero e che non vorresti si rompesse. Ecco cosa ho provato, e non perché lei fosse mia, ma perché non volevo la riducesse in mille pezzi.

In quella settimana che restai a casa, chiesi a Will di aggiornarmi sugli avvenimenti all'interno della scuola e prendere per me gli appunti delle lezioni. Mandavo ogni giorno messaggi a Lily chiedendole come stesse, ma da parte sua ricevetti solo un misero "Bene", ogni volta. La conversazione finiva lì e lei non era intenzionata a voler continuare lasciandomi il visualizzato. La situazione nei social invece, era piuttosto strana: il giorno dell'aggressione venne postata una foto, piuttosto mossa, di noi cinque - me, Lily, il suo ex, il Coach e il suo assistente - dirigerci verso l'ufficio del preside Taylor, lei con la mia felpa sulla testa, seguito da una didascalia muta su quel profilo strano di Twitter. Una semplice foto di quel momento dove nei commenti i pareri degli studenti della scuola erano divisi a metà. C'era chi la difendeva e chi continuava ad andarle contro.


"Non mi sarei mai aspettato una cosa del genere"

"Ma cosa è successo?"

"Oh dio! Derek Howard l'ha picchiata?"

"Non dico che se lo meritava, ma è proprio quello che dirò. Te lo meriti puttana"
->"Ma che cazzo dici? Con tutto quello che si dice sulla violenza sulle donne, tu stai dalla parte del carnefice?"
->"Non ti vergogni? Se erano in crisi potevano semplicemente lasciarsi e andare ognuno per la sua strada"
->"La penso come te. Con tutte le corna che gli ha messo, alzarle le mani è stato il minimo"
->"Poi ha avuto il coraggio di mettergli le corna con quello là. Non è paragonabile alla bellezza di Howard"
-->"Ormai il suo bel faccino è stato rovinato HAHAHAHA"

"Derek Howard è stato sospeso"
->"Ed è stato buttato fuori dalla squadra di football"
->"Assurdo, non ci posso credere"

"Mi sento così in colpa per lei"
->"Io no. Godo"
->"Anche a me dispiace. Non mi sta simpatica, anzi, però da quello che la gente dice, l'ha ridotta molto male"
->"Ma è vero che le ha rotto una gamba?"
-->"SEI SERIO?"
-->"Io l'ho vista zoppicare"
-->"Ha dei lividi assurdi sul viso, ma come si fa a ridurre così qualcuno?"
--->"Vi ricordo che scopa con qualcun'altro. A casa mia si chiamano corna"

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