"Amore" Mi abbassai alla sua altezza. Lei mi guardò con quegli occhioni blu. "Io vorrò bene a entrambi allo stesso modo" "Però.. non dimenticarmi" Ogni giorno rimanevo sempre più colpito dalla sua sensibilità. "Resterai sempre la mia principessa, per tutta la vita" La presi in braccio e lei sorrise. Si appoggiò alla mia spalla e cinse le braccia intorno al mio collo. "Sta sera sta la nonna a casa con te" Accettò entusiasta e poi tornammo da Julia. "Mamma, io devo andare" "Va bene amore, miraccomando non far disperare la nonna" "Forse" Salì sul letto per salutarla. Julia sorrise e le diede un bacio. "Mezz'oretta e torno" Le dissi. Isabel si sporse verso la culla, io la presi in braccio e diede un bacio anche a Dejan.
"Ciao Adelia" Chiusi la porta e lasciai le chiavi della macchina sul mobile all'ingresso. Si alzò dal divano e mi salutò. "Nonna! Vero che oggi guardiamo il nostro film preferito?" "Certo amore, e sai anche cosa mangiamo?" Lei capì subito e le saltò in braccio. "Io vado, ci sentiamo dopo cena" Diedi un bacio a Isa e abbracciai Adelia. Mi accompagnò alla porta e mi chiese:"Julia come sta?" "Meglio sicuramente, ma è ancora abbastanza debole, la tengono sotto controllo ogni ora praticamente, flebo flebo e ancora flebo, ma non possiamo farci nulla" Feci un sorriso debole. "L'importante è che è ancora viva" Dissi. Lei abbassò lo sguardo sorridendo. "Grazie Dusan, per tutto quello che fai per lei" Sorrisi e me ne andai.
Quando entrai in stanza, vidi che si era addormentata, così presi una sedia e mi misi appoggiato con il viso e le braccia sul letto. Dejan era sveglio, faceva dei versetti divertenti e sorrisi. Presi il cellulare e guardai un po' instagram, mettendo una foto di Dejan.
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"Sei tornato, tutto apposto a casa?" Alzai lo sguardo e sorrisi. "Si, tutto apposto, ti saluta tua mamma" Sorrise e poi iniziammo a parlare, di tutto e di più. Scherzammo tanto, risi fino a farmi scendere le lacrime e a farmi venire mal di pancia. "Santo cielo" Mi asciugai le lacrime e risi ancora. "Basta ti prego" Disse. In quel momento Dejan iniziò a piangere, così mi alzai e lo passai a lei, che lo allattò. "Tra due giorni in teoria posso uscire" Mi disse. "Volevamo organizzare una cena, se te la senti, siccome ci sono qui tutti" "Si, va benissimo" Sorrise e le presi la mano. "Tra poco è il compleanno di Isa, e anche il tuo, fate il compleanno tutti insieme praticamente" Lei sorrise e poi disse:"Isabel è tanto tempo che mi dice che vorrebbe un cane" "Lo dice anche a me, per me non c'è nessun problema" "Anche per me, poi adesso che siamo trasferiti abbiamo molto più spazio, andrebbe benissimo"
- Oggi era il compleanno di Isabel, come regalo io e Julia avevamo deciso di regalarle un cane, siccome ci eravamo trasferiti e ora avevamo molto più spazio, e soprattutto un giardino più grande. Lei amava gli animali, soprattutto i cani, sarebbe stata felicissima ad averne uno. Lo misimo in camera sua con un fiocchetto blu, tra pochissimo sarebbe arrivata. "Amore, papà è in camera tua" Sentii parlare Julia. "Perché?" "Non lo so, vai a vedere" Mi misi in modo tale che non mi vedeva quando apriva, ma che vedeva solo il cucciolo. Aprì la porta e si bloccò subito. Si girò verso Julia che sorrise, Aron, come lo avevano chiamato i proprietari, si avvicinò ad Isabel e si alzò su due zampe appogiandosi a lei. Uscii fuori anche io e la guardai sorridendo. "È per me?" "Si amore" "Ma veramente?" Chiese incredula. "Si, lui è Aron, però se vuoi puoi cambiare il nome" Mi abbassai alla sua altezza, era un pastore tedesco. "Aron va benissimo" Disse accarezzandolo. Poi venne verso di me e mi abbracciò, ringraziandomi. "È tutto per me veramente?" Guardò Aron. "Si amore, è tutto tuo"
- "Isa, vai a metterti le scarpette e i pantaloncini" Si girò verso di me e mi guardò senza capire. "Ti ho iscritta a calcio, sei felice?" Mi venne addosso felicissima e mi guardò. "Veramente, papà?" "Si, amore, tra mezz'ora inizi" "Grazie papà!" Andò in camera sua, dove le avevo preparato le cose che le servivano. Tornò in salotto tutte felice. "Papà, mi aiuti a fare la coda?" "Si, dammi l'elastico" Mi porse l'elastico e inizia a raccogliere tutti i suoi lunghi capelli. "Non è ora di tagliarli un po'?" "No, sono belli così lunghi" Strinsi l'elastico. "Fatto" "Grazie pa' " "Ora andiamo, sali in macchina"
- "Pronta?" "Si!" Andò verso lo spogliatoio con il suo zainetto, dove l'aspettava il mister, mentre io mi misi sulle gradinate davanti al campo. Vedere mia figlia giocare a calcio era la soddisfazione più grande che potevo avere, vederla così presa dallo sport della mia vita, mi faceva capire tante cose. Iniziarono a fare degli esercizi, Isabel era veramente felice, il mister si complimentò con lei e le diede il 5. Un'ora dopo finì, la raggiunsi nello spogliatoio per aiutarla a prepararsi. "Papà! È stato bellissimo" "Sono felice amore, ora cambiati, a casa ci sono gli zii che ci aspettano" Si cambiò, si mise il giubbotto e andammo in macchina. "I nonni quando vanno via?" "Tra 2 giorni, amore" "Mh, stanno qui così poco?" Disse dal seggiolino nel sedili posteriori. "Si purtroppo"
POV JULIA La serata continuava nei migliori dei modi, mia mamma e la mamma di Dusan erano in salotto con Dejan. Dusan e Paulo erano in giardino con Isa e io e Oriana eravamo in cucina. "Domani devo andare a fare un controllo, alle 9 dev-" "Julia" Mi chiamò Oriana. Chiusi il rubinetto e mi girai. Vidi dell'acqua per terra e le gambe di Oriana bagnate. Rimasi a bocca aperta, io la guardai e lei mi guardò. "Stiamo calme, adesso chiamo Paulo e andiamo in ospedale, va bene?" Annuì e fece un respiro profondo. "Paulo!" Andai di corsa in giardino urlando. "Perché urli?" "Si sono rotte le acqua ad Oriana" Smise di giocare e si mise a correre verso la cucina. Tornai dentro con lui, mia mamma e la mamma di Dusan ci guardarono male e ci seguirono. "Okay adesso con calma andiamo, va bene?" Paulo prese le sue mani e andarono piano verso la macchina. "Amore, io vado con loro, stai tu qui con Isabel?" "Te la senti? Altrimenti vado io, non c'è nessun problema" "Tranquillo amore, sto bene, ti aggiorno" "Vi raggiungo più tardi" Mi diede un bacio e andai alla macchina.
2 ore dopo che era seduta ad aspettare in ansia, vidi uscire Paulo sorridente. "Pensavo te ne fossi andata.." "Ma ti pare, è nato?" "Si, è nato, sta benissimo" "Oriana?" "Anche lei sta bene, è stanca ma è felice" Feci un sospiro di sollievo e lui mi abbracciò. "Congratulazioni ragazzi" Mi emozionai. "Vieni" Entrammo in camera, Oriana era seduta sul letto che guardava Mateo. Lei si alzò in piedi e venne ad abbracciarmi. "Congratulazioni Ori" Le mi guardò e sorrise. "Allora, com'è stato?" "Fortunatamente è andato tutto bene, è stato doloroso ma è passato" Mi avvicinai a lui e sorrisi. "È bellissimo"