le sue prime lezioni di danza volarono subito ed andarono tutte lisce per fortuna. era felice di stare lì e soprattutto vogliosa di imparare cose nuove.
«come è andata la prima lezione?»
si girò verso Mew appena entrata in saletta relax, lei le sorrise, si finì di allacciarsi la scarpa e poi le rispose.«benissimo! cioè sono stanca ma molto felice, davvero»
«capisco la sensazione, però se vuoi fare questo sono cose che si possono superare tranquillamente»
lei annuì condividendo il suo pensiero, poi la bionda tornò a parlare.
«te con chi sei in stanza?»«Gaia e Sofia»
a quei nomi fece una faccia strana, poi alzò le mani.«ahia, e riesci a starci?»
non capì del perché quella domanda, trovava Sofia e Gaia simpatiche e dolci, nonostante l'ultima avesse una cotta palese per Mida ma se lo voleva dimenticare.«si perché non dovrei? sono simpatiche»
«dico per Mida, tra lui e Gaia c'è qualcosina, anche se non ammettono niente ed io e gli altri pensavamo-»
«pensavate che mi possa dar fastidio»
più vero di così si muore. ovviamente Selene non lo diresti mai, figuriamoci ammettere una cosa del genere. troppo orgoglio.
«tranquilli so cavarmela nelle situazione»
bugiarda, te la cavi malissimo nelle situazioni.
«possono anche mettersi insieme per quanto mi riguarda, io non c'entro niente»
non ci credo che ho detto davvero una cosa del genere.vide Mew alzare le sopracciglia, confusa molto da quella risposta, poi si avvicinò a lei con fare amichevole e rassicurante.
«quando ammetterai che ti piace, io sarò qui, chiaro?»
«cosa te lo fa pensare?»
disse a non voce tanto alta, dato che alcuni ragazzi erano appena entrati nella saletta.«lo guardi come io guardo Matthew, gli occhi parlano mia cara Selene»
si paralizzò a quelle parole e poi vide la bionda andare via e così rimase da sola tra i suoi pensieri.era lì per la danza, non avrebbe pensato ad altro, solo a quello. niente Mida, niente Christian, niente di niente.
non poteva starci di nuovo lui di mezzo, non avrebbe mai permesso alla sua testa che lui ci entrasse di nuovo, nonostante non se ne era mai andato. Mida nella sua testa era come quell'insetto fastidioso che se non uccidi non smetterà mai di dar fastidio e lei forse non era per niente pronta di non averlo in testa.
prese le proprie cose, ancora tra i suoi pensieri, si sentì solo ad un certo punto bussare alla spalla e si girò di scatto spaventata.
parli del diavolo...«scusa! non volevo spaventarti, è tutto ok?»
chiese il riccio davanti a lei, Selene si limitò ad annuire velocemente, degludì e poi si diresse verso la porta.
«oi Sel, aspetta che torniamo insieme»
perché devi rompere così Christian? non puoi tornartene da solo?si fermò quindi ed aspettò due minuti il moro, poi lei chiuse la porta alle spalle ed iniziarono a camminare l'uno di fianco all'altro. il silenzio regnava, lei non aveva il coraggio di parlare e forse Mida aveva capito che a lei non andasse tanto a genio parlare quel giorno. Mida in silenzio era inquietante, non stava mai zitto, parlava sempre e quello faceva capire quanto effettivamente lui fosse rispettoso nei suoi confronti.
quando uscirono e continuarono ancora a camminare verso la casetta, lei mise le mani nelle tasche del giubbotto pesante che indossava; erano in pieno inverno e faceva veramente freddo a Roma in quel periodo. poi la mora prese coraggio, alzò lo sguardo ed iniziò a parlare.«come è andata la tua lezione?»
cercò di non guardarlo in tutti i modi ma era la cosa più difficile del mondo.«si, è andata bene, a te?»
fallì miseramente, perché quando lui parlò, non potette non guardarlo e così i loro sguardi si incrociarono e lei si perse nei suoi occhi color nocciola.«mh si, è andata bene anche a me»
distolse ancora lo sguardo, non ci riusciva veramente.«Selene, cosa c'è che non va? ti conosco e so che c'è qualcosa»
il più alto sospirò, anche lui con le mani nelle tasche del giubbotto e la guardò dall'alto.non voleva rispondere, non voleva farlo perché sapeva bene che poi dovevano affrontare discorso di cui lei non era effettivamente pronta.
se era vero poi che tra lui e Gaia c'era qualcosa, lei doveva togliersi di mezzo e basta o si sarebbe fatta solo del male. era chiarissimo che Christian non provasse nulla per lei, glielo stava facendo capire ora come glielo aveva fatto capire in passato.
il problema però era sempre e solo uno: lei provava eccome qualcosa per lui.«non c'è niente che non va»
disse cercando di essere il più convincibile possibile ma fallì perché lui continuò l'interrogatorio appena iniziato.Mida si fermo nel bel mezzo della strada, le si piazzò davanti, obbligando anche lei a fermarsi e ad anche guardarlo.
è bellissimo, più di quanto mi ricordavo ma no, non posso fare questi pensieri.«è per l'altro giorno che non ho risposto? mi dispiace ma avevo promesso a-»
lo fermò subito, non volendo neppure sentire lui che si cercava di giustificare.
lui a lei non doveva nulla.«Christian non mi devi nulla, io sono qua dentro per ballare, non per tornare ad avere un rapporto con te»
faceva male dire quella frase ad alta voce ma doveva farlo.
lui rimase impassibile, ancora davanti a lei, ci mise qualche secondo prima di rispondere, poi si portò entrambe le mani dietro la nuca.«si ma volevo precisare che non è fatto di proposito, avevo promesso a Gaia di sentire quella canzone. te lo dico dato che sembra che tu ce l'abbia con me»
disse con tono più basso l'ultima frase, lei fece incontrare i loro occhi e fece un passo avanti verso di lui.«io non ce l'ho con te.»
ed era vero, non ce l'aveva con lui, neanche con Gaia.
era gelosa ma non lo avrebbe mai ammesso.«e allora cosa? perché non mi parli?»
«non ci siamo parlati per anni e adesso il problema è che non ti parlo qui? Christian mi sembra che tu abbia tantissime altre persone con cui parlare, non penso che io sia indispensabile.»
detto questo, lo superò, dandogli una leggera spallata e proseguì a camminare.sentì lui venirle dietro ma lo sentì anche accelerare di più il passo e piazzarsi di nuovo davanti a lei con un salto.
Selene alzò gli occhi al cielo e a quel punto tolse le mani dalle tasche per poterle incrociare al petto.«è per Gaia? è perché passo del tempo con lei e non con te, lo so»
bingo. allora sei intelligente ma figurati se te lo dico in faccia che hai ragione.«ma cosa c'entra? ma non mi frega proprio niente di Gaia a dirla tutta, sta con lei, sta con Sofia, con Marisol, poco mi importa»
accennò una piccola risata, poi di nuovo riprese a camminare, sperando di non doversi fermare ancora dato che ormai erano arrivati in casetta.sembra che Mida si fosse stancato, perché proseguì anche lui in silenzio, fino ad arrivare in casetta, si mise di fianco a lei prima di entrare.
avevano avuto una delle conversazioni più strane da quando erano lì eppure non era ancora finita, ovviamente il riccio doveva metterci uno dei suoi punti.
le prese il braccio attirandola a sè quindi, si avvicinò al suo orecchio abbassandosi e poi sussurrò.«ricordi cosa ti ho detto prima che tu te ne andassi?»
non voleva dire che ci pensava ogni secondo, ogni minuto, ogni ora ed ogni giorno a quelle parole, quindi rimase in silenzio distogliendo lo sguardo.il moro la sorpassò e fece finta di nulla salutando gli altri, lei rimase lì ferma, sulle scale, con i propri pensieri per la testa.
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luna piena || mida
Fanfiction𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦 «ricordi cosa ti ho detto prima che tu te ne andassi?» non voleva dire che ci pensava ogni secondo, ogni min...