sedici

1.2K 46 8
                                    

erano giorni che Selene non parlava con nessuno, da quando era successo quel casino. avrebbe voluto tanto dimenticare il tutto, sopratutto voleva che Christian non avesse mai fatto nulla del genere. cosa gli era venuto in mente di dedicarle delle barre davanti a tutta Italia?
non sapeva perché ma stava evitando anche Giovanni, forse aveva solo paura delle domande che lui le avrebbe fatto su Mida.

la verità è che sapeva bene che Giovanni voleva parlare del perché Mida avesse fatto una cosa del genere e sopratutto quale fosse il motivo principale dato che lui stava con Gaia. il motivo non lo sapeva neanche lei, ma il riccio sapeva bene che lei aveva avuto una cotta, pensò quindi che il motivo fosse quello. aveva senso? no di certo ma non trovava un'altra spiegazione plausibile a quello.

era nella sua camera e stava per mettersi le cuffie, aveva l'intento di provare la nuova coreografia ma delle urla la fermarono.
ovviamente posò le cuffie e si diresse nell'area comune, vide un po' tutto litigare e l'argomento erano le pulizie.
poco prima erano stati convocati in studio per un provvedimento delle pulizie, ovviamente al centro di tutto c'erano Holden, Mida e Ayle, come da copione.
Mida e Holden aveva discusso di brutto in studio e adesso stavano continuando a discutere, mentre gli altri si mettevano di mezzo ed intervenivano. lei si avvicinò a Kumo per chiedere spiegazioni.

«che succede... ancora per prima?»
il ballerino annuì, lei sospirò e poi si unì a loro anche Giovanni che subito la guardò.

«ehi, quando puoi possiamo parlare?»
sapeva che lo avrebbe chiesto, lei annuì solo velocemente e distolse lo sguardo verso Mida che se ne stava andando verso le stanze.

la voglia di seguirlo era tanta, ma doveva stare buona. continuò solo a sentire Gaia che difendeva Holden, insieme anche a Martina e Nicholas. Giovanni quindi ne approfittò di quella situazione e le fece cenno di uscire. sospirò e guardò Kumo per l'ultima volta, lui gli mimò con le labbra un andrà bene. sperava tanto che avesse ragione perché odiava le spiegazioni.
uscita fuori, si sedette di fianco a Gio sulla panchina, lui si schiarì la voce, la guardò ed iniziò a parlare.

«perché mi stai evitando?»
perché non ho voglia di parlare di Christian con te, perché ti dovrei dire troppe cose e si rovinerebbe il nostro rapporto.

«non ti sto evitando»
sperava che le credesse ma non era così, la fortuna non era dalla sua parte decisamente.

«lo so che è per Mida ma non ti devi preoccupare, non ti dirò niente... è una situazione strana e non ti costringerò a parlare. solo Sele, non evitarmi, non voglio che per questo si rovini tutto»
era difficile per lei guardarlo in faccia dopo tutta quella situazione, perché lei al suo posto, avrebbe voluto avere spiegazioni.

rimase in silenzio e guardò in basso, sospirò appena e pensò soltanto al fatto che la sua vita era così complicata che veramente non ne poteva più. era tanto chiedere un po' di tranquillità? evidentemente si.
si fece coraggio dopo pochi secondi, rialzò lo sguardo e guardò Giovanni, ancora lì di fianco, che attendeva una risposta da troppo tempo ormai.

«neanche io voglio che si rovini tutto, sei una persona importante per me»
disse sincera e al sorriso di lui iniziò a sentire qualcosa smuoversi dentro.

non sapeva bene cosa fosse, qualcosa di diverso rispetto a quello che aveva sempre sentito per Mida, qualcosa del tutto nuovo che non sapeva descrivere in alcun modo.
le novità però, a lei è stato imparato che dovevano sempre essere affrontate e sopratutto scoperte nel modo migliore possibile.

«che c'è?»
disse lui accennando una risata, dato che Selene lo stava guardando da un po' ormai.
senza rendersene conto si era fissata a guardare quel sorriso, mentre pensieri le ronzavano in testa, come una stupida ragazzina alle prime armi.
fece una piccola risata, scosse il capo ed abbassò lo sguardo leggermente in imbarazzo. non aveva il coraggio di dire nulla e se avrebbe alzato lo sguardo il ballerino avrebbe scoperto che lei fosse rossa in viso.
«non dirmi che sei in imbarazzo»

il ballerino cercò di alzarle lo sguardo in tutti i modi ma lei rise soltanto dato che le stava facendo il solletico.
poi finalmente lo alzò e Giovanni potette vedere quelle guance leggermente rosse, sorrise, accarezzandole una con la mano.

«dai basta non mi guardare così»
disse lei, dato che si stava imbarazzando ancora di più.

quell'imbarazzo non sapeva se poteva essere qualcosa di positivo o meno, però in qualche modo la faceva sentire bene e sopratutto al posto giusto.

«perché? sei carina arrossita, lo sai?»
e non le staccò gli occhi di dosso per un istante, era sicura anche che ad un certo punto, Gio, si stesse avvicinando al suo viso.

forse per baciarla o forse boh, fatto sta che il tutto fu interrotto, proprio mentre erano a pochi centimetri, dalla voce di Christian, che urlava dalla cucina e si sentiva fin da fuori.
i due si alzarono in piedi, Giovanni un po' dispiaciuto in viso ma lei in qual momento aveva il bisogno di sapere cosa stesse succedendo.
Selene, quindi, entrò dentro la casetta, seguita dal moro che chiuse la porta e guardò Mida, discutere proprio con Gaia.

«te lo ripeto, sei una paracula, non dici mai niente, non prendi mai posizione... vai sempre dove ti porta il vento, ma lo vuoi cacciare il carattere?»

«ah si perché è meglio come fai tu, che sputa tutto addosso agli altri e poi passi dalla parte del torto»
Gaia era seduta con le spalle alla finestra insieme a Martina, era stra infastidita in viso.

«meglio che non parlo»
rispose Mida e lì lei sapeva benissimo che si stava trattenendo nel dire una cazzata che poi si sarebbe pentito.

«si fai bene, stai zitto»
Selene spalancò gli occhi, poi guardò subito Christian che fulminò con lo sguardo Gaia
stava superando il limite e lei lo sapeva benissimo. lui non si faceva trattare così da nessuno, tanto meno da una fidanzata.
«che c'è?»
continuò lei accennando una risata.

«stai zitto? a me?»
Mida ripetette quella frase come se fosse la cosa più assurda detta al mondo.

«si, stai zitto perché stai dicendo solo cazzate»
e detto ciò, Christian se ne andò sbattendo una scatola di biscotti nei ditorni, sul tavolo della cucina.

Selene guardò Gaia sparlare di Mida con Martina, come se niente fosse, lei si infastidì moltoce quindi non potette fare a meno di intervenire e dirgliene quattro.

«Gaia però stai zitto non si dice neanche ad un cane»
incrociò le braccia al petto, la ballerina la guardò smettendo di parlare con Martina.

«non penso che tu c'entri in questa discussione, quindi stanne fuori Selene»
stava per sputargli addosso altre parole ma Giovanni con lo sguardo la fermò, facendo no con la testa.

Sel sospirò e poi senza dire altro si allontanò dalla cucina. il suo unico intento adesso era quello di parlare con Mida e di calmarlo, perché lei probabilmente era l'unica che lo riusciva a capire più di tutti.
nonostante tutto non riusciva proprio a stargli distante, per niente al mondo, lei ci sarebbe sempre stata, nel bene o nel male.

«Chri»
disse entrando nella sua stanza, il riccio alzò lo sguardo dal letto, lei si avvicinò piano.

«che vuoi? non ho voglia di star a discutere anche con te»
distolse lo sguardo infastidito ancora da quell'argomento.

«in verità sono qua per dirti che non hai fatto male, dire ciò che si pensa non è mai un male Christian»
detto ciò si sedette sul letto di fronte a lui, il riccio alzò lo sguardo e la guardò, con una faccia da cane bastonato ma disse solo una cosa.

«grazie Selene, a volte penso che te sia l'unica che mi capisca al cento per cento»
abbozzò un sorriso senza farsi vedere.
quelle parole in un certo senso facevano tanto bene.

«quando si conosce una persona da anni, è inevitabile capirla, vuoi o non vuoi»
in fin dei conti, lei conosceva Christian come le sue tasche e in qualunque caso lo avrebbe difeso, perché era pur sempre Christian.
il suo Christian.

spazio

eccoci qua! sperando che non faccio passare altri mille settimane per il prossimo, intanto beccatevi questo.

che ne pensate di Selene e Giovanni??

luna piena || midaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora