le vacanze di natale passarono velocemente e in men che non si dica i ragazzi dovevano tornare in casetta. i ballerini avevano esattamente una settimana per preparare la coreografia, anche se lei aveva iniziato durante le vacanze.
ovviamente la loro coreografia era seguita dai professionisti, ed adesso lei era in sala con Giulia, la ballerina che aveva vinto amici qualche anno prima.«per me devi fare meglio la parte del ritornello Sel»
sospirò esausta e si buttò a terrà seduta con le gambe divaricate.era già sfiancante inventarsi una coreografia, ancora di più inventarla su una canzone di qualcuno che a lei non faceva bene ricordare.
«e come? non so più cosa mettere, io non so farla questa cosa»
abbassò lo sguardo e poi si asciugò il sudore sul viso.la ballerina si sedette di fronte a lei e la guardò con sguardo rassicurante.
«magari aggiungi qualche salto e si, ce la fai Selene. sei una brava ballerina e per quanto possa far male fare questa cosa, la supererai»
non è che poteva superarla, doveva superarla ed era decisamente diverso.si rialzò in piedi poco dopo e decise di riprendere la coreografia, aggiunse quei salti che aveva detto Giulia e a fine tutto le aveva fatto i complimenti dicendo che andava già molto meglio.
dopo un'altra oretta di prove, esausta si diresse verso la casetta. l'unica cosa che voleva realmente fare era starsene in camera, sul letto a sentire Rkomi, che in quel momento era l'unico ad alleviare un po' il tutto. entrata in casetta vide tutti i ragazzi sulle scalinate, lei non capendo molto si avvicinò e poi Giovanni le fece segno di sedersi di fianco a lui. Selene senza dire niente fece come detto, poi guardò il moro di fianco a lui e gli disse con tono normale.«che succede?»
lui la guardò e scosse il capo, non sapendo anche lui evidentemente perché erano lì.«non lo so, qualcosa per Mida»
sospirò infastidita nel sentire quel nome e poi cercò il riccio con lo sguardo, era seduto poco più giù di lei, guardava lo schermo spento con Gaia seduta ad un gradino più in basso di lui.tutti erano silenziosi e nessuno capiva cosa volesse dire stare lì, poi finalmente lo scherzo si accese ed annunciò che Mida con Rossofuoco aveva fatto disco d'oro.
nonostante tutto lei si sentiva felicissima per lui, vide il moro sorridere ed emozionarsi, tutti che si congratulavano e poi toccò anche a lei dire qualcosa.«te lo meriti Christian, lo sai»
lui la guardò, regalandole un sorriso per ringraziarla.quel traguardo era come se fosse anche un po' suo dopo tutto. lui che riceveva il disco d'oro era una cosa assurda, sapeva bene che ne aveva vinto uno con la sua canzone Malditè, ma vincerlo lì, con lei che poteva condividere con Mida quell'emozione, era tutt'altra cosa.
piano piano tutti si allontanarono dalle scalinate, fin quando non rimasero lei e Mida lì ancora seduti, senza dire niente lei si sedette di fianco a lui e gli fece un sorriso, posando una mano sulla sua spalla.
Christian si voltò e la guardò, si avvicinò lasciandole un bacio sulla fronte, in modo protettivo.«sono felice che sei qui Sel»
lei continuò a sorridere e guardò il moro con il sorriso stampato sulle labbra, ancora pieno di tutte quelle emozioni.«io sono felice di condividere questo con te. sai benissimo quanto io ti stimi come artista e te lo meriti tutto»
era super sincera nel dire quelle parole, poi tolse la mano e guardò avanti.il silenzio non imbarazzante che c'era tra loro, parlava più di ogni cosa. quel silenzio era quasi indispensabile per loro in quel momento e forse grazie anche a questo lei avrebbe preso il coraggio per fare quel benedetto ballo di fianco a lui.
«come va la coreografia?»
a quel punto lei tornò a guardarlo, degludì rumorosamente e poi accennò una risata, ma una di quelle nervose.«me la cavo»
bugiarda.«non è facile neanche per me»
aggrottò le sopracciglia non capendo cosa non trovasse facile lui di quella situazione e l'unica cosa plausibile era che aveva paura di esibirsi davanti a tutto quel pubblico.«Chri, te sei bravo in questo cose, sei nato per stare sul palco»
disse cercando di rassicurarlo ma lo vide scuotere la testa.«sto dicendo che è difficile cantare avendosi vicino»
con quella frase si spiazzò completamente.all'istante Selene distolse lo sguardo ed iniziò a giocare con la manica del suo maglione.
per lui era difficile cantare di fianco a lei e perché mai? stava con Gaia ed era chiaro per lei che non era mai stata nulla di più per lui. era lei quella che si era esposta, era lei quella che aveva rovinato tutto, era lei che aveva ancora un pezzo piccolo di cuore appartenendo a Christian.
di sicuro non era difficile quanto lo fosse per lei.stava per rispondere e chiedere cosa volesse dire ma poi entrambi si girarono verso Giovanni, appena arrivato con il borsone in mano e guardava lei.
«che è successo?»
chiese lei verso il moro, Mida lo guardava in silenzio, forse un po' infastidito.«ti sei scordata che mi avevi detto che mi aiutavi con la coreografia? cioè che mi dicevi se per te andasse bene»
se ne era completamente dimenticata.i due quando erano tornati in casetta si erano parlati del fatto che si sarebbero aiutati a vicenda, perché si fidavano l'uno dell'altro. lei subito annuì e si alzò in piedi, guardò per un attimo Christian che nel tempo aveva smesso di guardarli e si alzò in piedi anche lui.
era vicino a lei, anche troppo e per via della differenza di altezza davvero grande, Selene dovette alzare il viso per poterlo guardare.«ancora congratulazioni»
distolse lo sguardo e poi sorpassò Mida con Giovanni vicino a lei, prima che i due potessero uscire dalla casetta, il riccio tornò a parlare.«divertitevi»
notò un tono ironico ma non ci fece tanto caso, quindi uscirono dalla casetta insieme, mentre cercava di capire nella sua testa se fosse veramente detto in modo ironico o no.il tragitto verso la sala era silenzioso, lei non diceva niente ed anche Giovanni era stranamente in silenzio, poi arrivati nella sala relax, il moro iniziò finalmente a parlare, mentre si andava a cambiare in bagno.
«cosa è successo con Mida?»
lo sentì urlare dall'altra stanza, lei nel tempo si era seduta ad aspettare che lui fosse pronto.«che vuoi dire?»
chiese ma sapeva benissimo a cosa si riferisse il ballerino.«era ironico quando ci ha salutato... gli hai detto qualcosa?»
no, non gli ho detto niente ma almeno grazie Gio che mi ha confermato la teoria che avevo.«che avrei dovuto dire? mi sono congratulata con lui e poi basta»
posò le mani sul legno, dove era seduta, poi il ballerino tornò da lei e si finì di allacciare le scarpe di latino.«ma non lo so, sembrava infastidito, forse geloso»
lei alzò lo sguardo di scatto guardandolo ma lui ancora stava sistemando le scarpe.Mida geloso? e di cosa esattamente. stava con Gaia, gli andava tutto bene, lei stava solo aiutando Giovanni, di cosa doveva essere geloso esattamente se tra lei e Christian non c'era ormai più nulla, neanche amicizia.
«dai è assurdo»
Selene accennò una risata, finalmente Giovanni alzò lo sguardo e poi si avvicinò a lei.«siamo vicini noi due, magari pensa-»
«non vedo cosa dovrebbe cambiare a lui»
lo fermò subito prima che lui potesse terminare la frase.«e sarebbe tanto male?»
aggrottò le sopracciglia, poi si mise in piedi di fronte a lui, non stava proprio capendo cosa stesse dicendo e infatti lui non la fece neanche rispondere e continuò la frase.
«dico noi due, sarebbe tanto male se ci fosse effettivamente qualcosa?»
rimase del tutto spiazzata.si, Giovanni lo trovava bello, davvero bel ragazzo, anche divertente e tant'altro ma prima d'ora non aveva pensato effettivamente di volerlo baciare o cose di quel genere. diciamo che nella testa di Selene c'erano state talmente tante cose che pensare Giovanni in quel modo, non era stata una priorità ma forse poteva esserlo.
spazio
liberata dai miei impegni di studio, ce l'ho fatta a scrivere il capitolo.
giuro sto dicendo ad ogni capitolo "ora qua scrivo il capodanno" e poi mi dilungo in altre cose e non lo faccio mai ahahah
prossimo capitolo quasi sicuro capodanno e quasi sicuramente sarà prossima settimana, forse verso la fine
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luna piena || mida
Fanfiction𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦 «ricordi cosa ti ho detto prima che tu te ne andassi?» non voleva dire che ci pensava ogni secondo, ogni min...