dopo quella conversazione, Maria li chiamò sulle scalinate e poi arrivò la fatidica frase "Giovanni, sei tu ad uscire".
Le si formò un nodo in gola, le lacrime scesero e si avvicinò solo a Giovanni buttandosi tra le sue braccia.
Nonostante tutto, lui era stato una persona essenziale là dentro per lei, aveva perso Kumo ed adesso anche Giovanni.
Il suo unico pensiero adesso era "come avrei fatto da sola qua dentro?"
perché si, in fin del conti era da sola.
Christian c'era e non c'era, Sarah diciamo che era più legata più a Sofia e Marisol che a lei. Era completamente sola e questo faceva ancora più male.Guardò Giovanni salutare, fare un discorso e le solite cose, poi si avvicinò a lei per l'ultima volta prendendola in disparte rispetto agli altri.
«per favore, almeno rifletti a quello che ti ho detto»
lei cercò di cambiare argomento quasi subito.«stai per uscire e il tuo primo pensiero è quello che io dia retta a te su Mida? Tu che letteralmente sei perso per me»
accennò una risata, Giovanni fece un sorriso amaro ma non si diede per vinto.«stammi a sentire...se conosci bene Mida, dovresti sapere anche che le sue azioni hanno un motivo, no? Pensaci, perché avrebbe dovuto lasciare Gaia, se la ama?»
«perché lo conosco talmente bene dal sapere che questo serale lo sta pressando ed ha bisogno di pensare a quello e basta»
ed aveva ragione, anche se Christian non lo ammetteva, sapeva che il moro si sentiva sotto pressione.«e se non fosse solo quel motivo? gli sguardi non mentono Selene, ricordatelo»
detto questo tornò dagli altri, lasciandola con il dubbio.Era possibile che lei si stesse sbagliando su Mida ed effettivamente c'era un altro motivo per le sue azioni?
Era possibile che Mida fosse innamorato di lei? Per lei non era assolutamente una cosa possibile, dato che lui era sempre una persona chiara e concisa e di sicuro glielo avrebbe detto subito.
Lo conosci davvero così bene Selene? Ne sei sicura?Quando finirono i vari saluti e Giovanni uscì, lei si isolò da tutti e si diresse verso la sua camera, con le lacrime che iniziarono ad uscire come una fontana.
I suoi pensieri erano che ora doveva farsi forza da sola e proseguire solo con le sue forze, senza l'appoggio di qualcuno.si buttò sul suo letto, prese le cuffiette e si rannicchiò, mettendo nelle orecchie l'unico che lo faceva sentire un po' meglio, Rkomi.
Sono stanco di aspettarti
Arrivi sempre in ritardo
Sono pronto per partire in sella al mio cavallo biancoQuesta volta non t'aspetterò
Ci sfioreremo le dita
E ci daremo le spalle
Per evitare ripensamenti
Non sono in grado di scrivere una canzone
E non riesco a dirti quello che provo
Ucciderò il dragoNon sono in grado di scrivere una canzone
E non riesco mai a dirti quello che provo
I tuoi occhi erano la mia colazione preferita
PreferitaUn poco di buono, un uomo ferito
Ci sono posti nell'anima in cui sono stato da solo
Con le mie paure
Preso dal cercarti consumo cuore e ragione
Ti ho perso, eccomi, e adesso scivolerò dal tuo cuore al cuore di un'altra
Orfano di quei battiti, sopra un cavallo bianco
Sparerò verso l'alto, strapperò l'universo
Nulla di cui spogliarsi ai cancelli di mezzanottee dovette togliersi le cuffie, perché Mida si sedette sul suo letto, lei si sedette a sua volta e lo guardò sospirando.
«stai bene?»
lei lo guardò impassibile, facendogli capire così che non stava affatto bene.
«sono qua, parlami, puoi dirmi tutto, anche che ti fa male, era il tuo fidanzato, il tuo punto di riferimento qua»
alla parola fidanzato rabbrividì, certo Christian non lo sapeva, come poteva saperlo se non parlavano?«lui non-non era più il mio fidanzato, cioè mi ha mollato prima del verdetto finale»
Mida la guardò, con quegli occhi da cerbiatto color nocciola, i ricci che gli ricadeva un po' sulla fronte, il tempo di realizzare le sue parole.«oh, mi dispiace, davvero... quindi suppongo che tu stia male per questo»
Selene scosse il capo subito ma tenne lo sguardo basso.«in verità sto male perché so che adesso senza di lui io-»
non riuscì a finire la frase, perché sapeva che lui avrebbe negato, anche se per lei era proprio così.«tu cosa? non riuscirai a dare il massimo? lo sai che sei brava, anzi bravissima e-»
«io sarò sola Christian, sarò da sola.»
lo interruppe dandosi coraggio nel dire quella frase e finalmente tornò a guardarlo.il moro la guardò sorpreso di quelle parole, quasi a dire "ma che cavolo stai dicendo?"
«io ci sarò sempre per te Selene lo sai bene»
a quel punto lei scosse il capo, perché no, non lo sapeva.«lo so bene? e invece non lo so, sei stato distante da me per giorni, ti dico una cosa e torni a parlarmi, io non ti capisco»
lui alzò le sopracciglia.«tu non capisci me? ti ricordo che se stata TU a non parlarmi per mesi e cosa ho fatto io? sono stato a rincorrerti tutto il tempo a cercare di instaurare un rapporto, di rienstaurare un rapporto.»
«Christian lo sai benissimo che quel rapporto non esiste più, cosa avrei dovuto dirti dopo anni che non ci parliamo? oh ciao Chri! mi sei mancato, ora ti dico tutto quello che mi è successo in tutti questi anni»
«beh forse sarebbe servito»
adesso fu lei ad alzare le sopracciglia.
non poteva credere che lo aveva detto.«ma sei serio? ti devo rinfrescare la memoria? sai, era giugno di qualche anno fa, io ti ho confessato la cosa che più mi temeva confessarti, con mia grande sorpresa te hai risposto in un modo totalmente spiazzante e poi? e poi sei sparito nel nulla.
Porca puttana Christian, apri questi cazzo di occhi, non è una serie tv, dove rincontri il tuo migliore amico e magicamente il rapporto torna ad essere come prima!»
aveva alzato un po' la voce quasi esausta, lui aveva tenuto gli occhi fissi a lei, ascoltando ogni singola parola.a fine discorso, lui si passò una mano sul volto e rimasero in silenzio per svariati minuti. Nessuno dei due aveva più nulla da dirsi a quanto pare, fin quando non fu proprio Mida a rompere il ghiaccio, spesso almeno cinque centimetri, che si era creato in quel lasso di tempo tra loro due.
«vorrei poterti spiegare tutto ma potrei complicare solo le cose»
non stava capendo molto di quella frase appena detta, era criptico come non lo era mai stato.«puoi sempre provarci»
lo incitò, sperando che lo avrebbe fatto ma lui scosse il capo, poi si alzò dal letto e lei lo guardò dal basso, in tutta la sua altezza.«sono qua per la musica e tu per la danza, hai ragione, dovremmo pensare a questo»
lei annuì una volta ed abbassò lo sguardo, delusa da quella risposta.
«Selene, se un giorno dovessi litigare con Sofia per la spazzola, stai dove trovarmi.
Nella mia vita ci sarà sempre posto per te e per i tuoi problemi»quella frase la rassicurò, almeno in parte.
Peccato, Christian, che per anni io non abbia più avuto spazio nella tua vita e i miei problemi me li sono dovuti gestire da sola, senza te che mi ascoltavi e che mi consolavi come hai appena fatto.ecco perché, stare distante da te, è forse la scelta più giusta ormai.
spazio
e finalmente eccoci qui!
mi dispiace che dovete aspettare tutto questo tempo, la voglia di finire questa storia c'è, però mi tormenta il fatto che ormai voi tutti siate stanchi di dover star ad aspettare settimane con un capitolo.questo mio dilemma mi porta quasi a lasciar stare, lo giuro e mi spiace un sacco, quindi se voi mi dite che continuerete ad aspettare, io continuerò a scriverla, perché fidatevi che per me questa storia è davvero importante <3
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luna piena || mida
Fanfiction𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘪 𝘭𝘢𝘴𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘦 «ricordi cosa ti ho detto prima che tu te ne andassi?» non voleva dire che ci pensava ogni secondo, ogni min...