ventitrè

680 23 3
                                    

la seconda puntata per Selene fu piena di sorprese e non positive purtroppo.

entrarono in studio tutti insieme ed iniziò proprio la sua squadra che veniva schierata contro quella di Todaro e la Pettinelli.
la prima cosa che fece Todoro fu proprio quella di schierare il guanto, quello di lei contro Gaia. Lei sospiro e prese coraggio, mentre si andava a posizionare sulla base.

Sapeva perfettamente che quel guanto andava perso da lei, sapeva che Gaia era più brava di lei e non era per buttarsi giù ma proprio un dato di fatto. Mentre Maria leggeva la lettera lei era in un altro mondo, con pensieri che le ronzavano per la testa, stava per avere praticamente un attacco di panico.
Le voci erano iniziate ad essere ovattate e guardava in un punto fisso, cercando di calmarsi ma davvero non riusciva a farlo. Nessuno sembrava accorgersi di nulla, nessuno tranne Christian.
Sentì la sua voce da dietro che la chiamava, lei si girò e lo vide abbassato da seduto verso la sua direzione.

«Sel andrà bene, fidati»
per quanto volesse, sapeva che non poteva andare bene.
«anche se perdi il punto non fa niente, io so che sei brava»
quelle parole un po' la tranquillizzarono, accennò un piccolo sorriso in direzione del cantante e poi vide Elena arrivare per presentare il guanto.

Guardò la ballerina professionista esibire quello che avrebbe dovuto ballare lei tra non molto e quando finì toccò proprio a lei che si andò a posizionare.

«tutto bene Selene?»
chiese Maria, vedendola un po' preoccupata o semplicemente aveva visto Mida tranquillizzarla da lontano.

Selene annuì solamente e poi Maria diede il via alla base.
Iniziò a ballare ricordandosi i passi e cercò di farli nel miglior modo possibile, quando finì, con il fiatone, tornò sulla piattaforma e vide a quel punto Gaia mettersi in posizione.
La ballerina non era mai sicura di sè ma in quel momento, nel suo sguardo, vide tutta la sicurezza del mondo.
Gaia sapeva benissimo che avrebbe vinto il punto, anche se non lo avrebbe mai detto ad alta voce.

Quando anche lei finì, i giudici iniziarono a dare i voti, ne diedero solo due perché non c'era bisogno di darne un terzo, dato che Gaia aveva già preso punto ormai con i due detti. Selene abbassò lo sguardo e tornò al proprio posto ritrovandosi in qualche modo, la testa presa da Christian che le accarezzò dolcemente e in modo veloce, per non dare troppo nell'occhio.

«sei stata comunque brava»
le sussurrò, prima di farla andare a sedere al proprio posto, tra lui e Sarah.

La cantante la guardò e poi le mise una mano sulla spalla per consolarla un pochino, accennò anche un lieve sorriso e la gara andò avanti.

Era difficile mantenere la concentrazione dopo il punto perso ma ci provò con tutta sè stessa, specialmente quando toccò proprio a Mida esibirsi. Lorella annunciò che avrebbe cantato Chiamami ancora amore, contro Gaia che avrebbe ballato.
Notò subito questa coincidenza che proprio i due si sarebbero esibiti contro ma lasciò via le sue pare, i suoi pensieri e si concentrò sulla voce dei Christian.

E per la barca che è volata in cielo
Che i bimbi ancora stavano a giocare
Che gli avrei regalato il mare intero
Pur di vedermeli arrivare
Per il poeta che non può cantare
Per l'operaio che ha perso il suo lavoro
Per chi ha vent'anni e se ne sta a morire
In un deserto come in un porcile
E per tutti i ragazzi e le ragazze
Che difendono un libro, un libro vero
Così belli a gridare nelle piazze
Perché stanno uccidendo il pensiero
Per il bastardo che sta sempre al sole
Per il vigliacco che nasconde il cuore
Per la nostra memoria gettata al vento
Da questi signori del dolore

Chiamami ancora amore
Chiamami sempre amore
Che questa maledetta notte
Dovrà pur finire
Perché la riempiremo noi da qui
Di musica e parole

involontariamente si emozionò sentendolo cantare in quel modo. Mida aveva sempre avuto la cosa di farla emozionare quando cantava, perché le canzoni le venivano dal cuore e sentirlo cantare quella canzone la fece davvero piangere.
Quando lui finì, si asciugò le lacrime e toccò a Gaia, che però lei non guardò, perché stava guardando Mida, che a sua volta guardava la ballerina ballare.
Non le importava se a lui piaceva o no Gaia, a lei lui piaceva da una vita e forse quel suo sentimento non sarebbe mai cambiato, anzi si sarebbe sempre di più rinforzato.

Alla fine persero il punto, uscì Nicholas e poi alla fine di tutta la gara andarono al ballottaggio finale Giovanni e Marisol.
Non metteva in dubbio di essere preoccupata per il ballerino di latino, nonostante tutto era comunque importante per lei e infatti quando tornarono in casetta gli stette vicino.

«come ti senti?»
chiese lei verso di lui, che guardava da tutt'altra parte e con lo sguardo basso.

«esco io Selene»
lei scosse il capo, anche se da una parte se lo sentiva anche lei.

Marisol era troppo brava per dover uscire adesso, in quel momento.

«Gio non essere negativo»
lui la guardò finalmente e lei mantenne lo sguardo.

«posso farti una domanda?»
chiese a quel punto, lei annuì aspettando che lui parlasse.
«ti sei messa con me solo per cercare di dimenticare Mida?»
distolse lo sguardo, cercando un modo per non sembrare una stronza.

in verità si, lo aveva fatto, sperava che stare con Giovanni potesse farle dimenticare Mida per sempre. Pensava che Mida fosse solo una cosa della sua testa ma mai avrebbe pensato che fosse anche una cosa di cuore.

«Gio...diciamo che era una prova per me stessa ma non ho mai voluto ferirti, davvero»
lo disse in modo sincero, il ballerino sospirò e si sistemò meglio sul letto della camera in cui erano.

«Kumo lo sapeva, vero?»
lei cambiò discorso, non aveva voglia di parlare ancora di quello e quindi spostò l'attenzione su di lui.

«perché non mi odi?»
chiese, dato che quella domanda le ronzava nella testa da quando lo aveva praticamente mollato.

«non posso odiare qualcuno che è innamorato di qualcun altro, ai sentimenti non si comanda Selene e dovresti saperlo anche tu»
e proprio in quel momento passò Mida, si fermò un istante a guardare loro, a Selene le mancò il respiro, succedeva sempre così in sua presenza.
Poi Mida non disse nulla, distolse lo sguardo e proseguì a camminare, lei riprese respiro.
«tu sei sicura sicura che lui non provi nulla per te?»

«che senso avrebbe provare qualcosa e non dirlo?»
ed aveva ragione, non trovava senso in quello che ormai Giovanni pensava da una settimana o forse anche di più.

«perché non è sempre facile dire cosa si prova per qualcuno»
specialmente se parliamo di Christian Prestato.

«conosco Christian e non posso essere per lui più di un'amica»
lo disse con tutta la sincerità del mondo ed abbassò lo sguardo, guardando il piumino del letto.

«e se lui avesse lasciato Gaia proprio perché voleva che tu fossi più di un'amica per lui?»
alzò subito lo sguardo, guardando Giovanni in modo confuso.

Non avrebbe avuto senso quello che stava dicendo, dato che Christian da quando l'aveva lasciata non aveva mostrato segni di quel tipo.
Anzi, il cantante l'aveva evitata completamente, concentrandosi come suo solito solo sulla musica.
No, non aveva senso quello che diceva, assolutamente no.
O forse si?

spazio

eccomi!! scusatemi ma sono giorni un po' così, ma piano piano riesco a scrivere ed andare avanti, anche perché è giusto per voi che io finisca la storia e poi sono proprio io a volerla finire

luna piena || midaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora