dodici

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passato il capodanno, lei e Mida non si erano più parlati, diciamo che lei un po' lo evitava, perché non aveva veramente più nulla da dirgli ormai.
lui era fidanzato con Gaia e lei doveva farsene una ragione e basta. le faceva molto male ma in un paio di giorni ormai il sentimento per Christian stava andando nel dimenticatoio ed un po' era grazie anche a Giovanni. il ballerino di latino era stato con lei per tutto il tempo, l'aveva aiutata ed era stato con lei più che con chiunque altro.

ora erano in sala relax a prepararsi per la puntata, lei ne aveva saltata una perché Emmanuel Lo ancora non le aveva consegnato la maglia e quindi dovette passare la puntata in casetta da sola ed aveva evitato anche di risentire e di vedere le esibizioni dei ragazzi, sopratutto quella di Mida. l'unica cosa certa è che lei sapeva che aveva portato la camisa negra, aveva cantato con lei molte volte in cameretta e poi gli avevano consegnato il disco d'oro in puntata. ovviamente del disco d'oro lo sapeva perché era arrivato in casetta saltando di qua e di là con quello in mano. Selene non poteva nascondere la felicità di quel momento ma rimase in silenzio, tenendosi per sè la felicità di quel momento.

«vedrai che oggi riceverai la maglia, di nuovo» disse Kumo avvicinandosi a lei per rassicurarla.

«non lo so Kumo, io mi sto impegnando un sacco»
abbassò lo sguardo dispiaciuta del fatto che ormai Emmanuel Lo non era più convinta sul suo conto.

in quelle settimane aveva perso già Mew, che era voluta uscire dal programma e Matthew l'ha seguita, non ce la faceva a stare una settimana con l'ansia addosso.
sospirò e poi poi che Kumo gli accarezzò le spalle dolcemente, andò via  e lei potette guardare con la coda dell'occhio, dallo specchio, Mida, prima coperto dalla figura di Kumo.
era felice, un po' agitato perché lo conosceva ma era felice. quel giorno non c'era Gaia, perché stava male e quindi era rimasta in casetta. una piccola parte di sè avrebbe voluto avvicinarsi a lui e dirgli che andrà tutto bene, la puntata andrà bene ma l'altra parte di sè le diceva di continuare ad evitarlo.

quindi attraversò la stanza, lo sorpassò e fece per aprire la porta ed andare in puntata insieme a tutti gli altri.

«Selene»
degludì sentendo la sua voce, non si girò ed aspettò che lui potesse continuare la frase.
«stai bene?»
annuì senza voltarsi ancora, lo sentì alzarsi e avvicinarsi a lei, poteva sentire il suo respiro data la vicinanza.
«vorrei parlarti Selene»
no, non ora. non adesso. non puoi farmi del male anche adesso, prima della puntata come se nulla fosse.

«non è il momento Christian, dobbiamo andare in puntata»
disse e poi ancora senza voltarsi, aprì la porta ed iniziò a camminare per il corridoio, quasi a scappare da lui.
peccato che lui le prese il braccio e fu costretta a girarsi verso il moro più alto di lei.

«perché mi stai evitando?»
rimase secondi in silenzio, la fregavano quegli occhi color nocciola che la facevano perdere la ragione ogni volta che li guardava.
«è per Gaia? qualcosa che ho fatto?»
preseguì a parlare dato che lei non intendeva far uscire un solo suono dalla sua bocca.

«sto lavorando duro per riprendermi la maglia Christian e rimanere qua dentro.»
fu sincera ma ovviamente non del tutto, la conosceva talmente bene, era come se gli avesse letto nella testa.

«a capodanno sembrava esser tornato tutto come prima, che è successo?»
insistette con la sua teoria, totalmente giusta ma non glielo avrebbe mai detto, non oggi.

«hai detto bene, sembrava. poi è successo che sono tornata alla realtà dei fatti, al fatto che io e te non siamo più quelli di un tempo e che tu sei andato avanti ed io sto facendo lo stesso»
si girò di nuovo, cercando di ritirare le lacrime che stavano per uscire.
come si può fermare però un fiume in piena? puoi cercare di fermarlo ma prima o poi con la forza che aveva, avrebbe contrastrato ogni tentativo di opposizione.

«io sono il Christian di sempre Selene, sei tu che-»

«che succede?»
a salvare il tutto fu Giovanni, lo ringraziò mentalmente per averlo fatto, si sentì subito più tranquilla, con la sua presenza lì vicino.

«nulla, andiamo?»
chiese lei sorridendo al ballerino, lui sorrise di rimando, poi avvolse un braccio intorno alle sue spalle, lei uno intorno al suo busto ed insieme di allontanarono.

l'unica cosa che fece Selene, che non avrebbe dovuto fare, era quella di girarsi di nuovo verso Mida. il riccio li guardava, fermo nel corridoio e per un momento sentì un po' di delusione proveniente da lui.

la puntata iniziò con la gara di canto e ballo, quando toccò a lei ballò sulle note di pianeti di Ultimo, ballò come non aveva mai fatto e per fortuna il giudice le fece anche i complimenti, per la prima volta dopo settimane infernali.
per la prima volta lei era felice ed incrociò di nuovo lo sguardo con Mida, senza volerlo, lui le fece un piccolo sorriso, come a dire sono fiero di te.

quando toccò a Mida lei non voleva sentire la sua esibizione, non aveva nessuna voglia di rovinarsi l'umore ma purtroppo dovette per forza sentirlo.
aveva portato Vertigine, di Elodie, con aggiunta di sue barre, ovviamente.
si stupiva sempre della capacità di scrivere di Mida, del fatto che trovava sempre delle parole bellissime e che forse per lei, aveva una delle scritture più belle che aveva mai sentito. l'unica pecca era che ormai le sue barre erano sempre e solo su Gaia e questo le faceva spegnere tutta la felicità che provava in quel momento.
anche in quel caso furono per la ballerina, non presente in studio ma era sicura che lui glieke aveva fatte leggere. sospirò ed abbassò lo sguardo, sentì i complimenti fatti, era più che sicura che il moro stesse sorridendo ma doveva riprendersi per poter tornare alla Selene vado avanti.

quando lui tornò al posto, rialzò lo sguardo, la guardò in silenzio e non distolse lo sguardo da lei per almeno trenta secondi.
incollati, una calamita, letteralmente.
lo distolse solo dal momento che Maria tornò a parlare.
Christian sei veramente uno stronzo. stai con Gaia? pensa a lei, non guardare me, non pensare se sto bene o no. continua per la tua strada senza di me come hai fatto in questi anni.
lei non sopportava proprio l'idea che lui stesse con Gaia ma nello stesso tempo, nei momenti importanti per lui, guardasse solo lei o parlasse solo con lei. questa cosa la faceva andare fuori di testa e sbatterla sopratutto al muro dietro di loro.

per fortuna poco dopo arrivò il suo momento, era prima in classifica e scese le scale a centro studio. Emmanuel decise di farla ballare ancora, ballò su Candy Shop, finalmente il suo stile e lo fece senza pensare a nulla, il più disinvolta possibile.
finito di ballare recuperò il microfono ed ascoltò quello che aveva da dire il suo insegnante.

«bene Selene, oggi hai ballato davvero bene, mi sei piaciuta, come mi sei piaciuta anche a Capodanno. se non te l'ho data l'altra volta la maglia, è perché volevo vedere effettivamente se fosse una cosa di quel giorno o se fossi realmente tornata in te.
dopo oggi ho capito che sei finalmente di nuovo la Selene che mi è piaciuta all'inizio, quindi vieni a prenderti la maglia te la meriti»
sorrise e salterò fino a riprendersi la maglia, ringraziò il proprio maestro e poi tornò al proprio posto con un sorriso enorme sulle labbra.

Giovanni si avvicinò per abbracciarla, l'abbracciò anche Kumo e Sarah. seduta al proprio posto Mida allungo la mano verso di lei e toccò la sua, lei si voltò all'istante e non fece neanche un'espressione sul suo viso.
ancora una volta gli occhi di Christian l'avevano mandata in confusione, sentiva solo la mano di lui accarezzare la propria e poi il moro disse un unica frase.

«nonostante tutto, io sarò sempre felice per te Selene»

spazio

giuro che questa storia come sta uscendo non mi sta piacendo, però non voglio lasciarla incompleta quindi mi sto impegnando a scriverla lo stesso.

spero che almeno a voi stia piacendo

luna piena || midaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora