Soobin∿∿∿
"Soobin, svegliati."
Me lo dissi da solo come ogni giorno, cercando di ricordare il tono di voce con il quale mi chiamava mia mamma quando ero un bambino. Back in the days, ero sempre stato un bambino felice e amato da tutti, e fu traumatico passare a vivere come un fantasma in una casa non mia. Come un' ombra troppo inutile e invisibile. Era come se non esistessi, era come se la mia esistenza fosse un dettaglio marginale ai fini di quella di tutti gli altri. Eppure io, Choi Soobin, esistevo eccome.
In una stanza sotterranea senza finestre, grande più o meno quanto un bagno, spendevo la mia vita controvoglia, mentre la morte mi tentava dietro il vetro del dovere. Ma forse mi andava peggio quando uscivo, quando ero costretto ad uscire da quell' angolino di pura depressione per tenermi effettivamente stretta quella vita che non desideravo. Uscire da quella stanza anche solo per andare a fare colazione era angosciante, incontravo i 3 volti colpevoli del mio malcontento e della mia sciagura, mi guardavano come un oggetto, come l'inutile soprammobile in casa tua che corrisponde al mio valore. Ormai non piangevo neanche più come i primi tempi, dove ero capace di sgolarmi e urlare per ore e ore senza che le mie lacrime finissero, semplicemente non ne avevo più la forza. Non incontravo la luce del sole da mesi, dalle traumatiche e occasionali uscite dove mi ero persino arreso di cercare l'aiuto dei passanti. Era finito tutto. Attendevo mestamente la fine.
Prima o poi tutto finisce, e la mia vita non avrebbe fatto eccezione.
"Idiota, pulisci questo casino."
"Ehy, moccioso, cosa non capisci nella frase TORNATENE NEL TUO BUCO?!"
"Soobin! Metti Klao a dormire!"
Lo odio. Lo odio! Odio il suo sorriso finto. Odio la sua voce profonda. Lo odio dalla testa a piedi oltre al confine dell' immaginabile. Lui è il motivo per il quale io sono qui da più di 8 anni complessivi. Lui è il motivo per il quale vorrei soltanto morire.
Mi tratta come uno straccio logoro, sono la sua Cenerentola, mi spedisce a destra e a sinistra per la casa a fare tutti i lavori peggiori che si potrebbero immaginare. Ultimamente ha anche scoperto una vera e propria passione nel trovarmi soprannomi più o meno creativi. 'Ragazzina', 'Palla al Piede' e 'Deficiente Ambulante' sono le sue più recenti invenzioni.
Lui è Choi Yeonjun. Simpatico, vero? La causa all' apice di ogni mio incubo, l'autore di ogni mio incubo. Lui. Vedere la sua faccia ogni volta equivale al venir sparati una volta al giorno e rimanere vivi, ad arrancare e soffrire sul pavimento. È quello l'effetto che mi fa quel sorriso perfetto, accostato a quella splendida voce. E pensare che...
NO! Soobin, non pensarci!
Uhm...stavo dicendo...
Lui, suo cugino Changbin e il suo amico Jungkook ormai mi tenevano la dentro da quando avevo 12 anni. La mia piccola parentesi di libertà di 24 mesi, dai 16 ai 18 anni, mi pareva insignificante, l'ho quasi sprecata pensando che fosse destinata a durare per sempre. Dopo 2 anni mi ritrovai di nuovo qui e l'inferno si accese di nuovo. Più caldo e insostenibile che mai.
Mi da i brividi ricordare l'ingenuità con la quale pensavo, dai 12 ai 16 anni, che mi volessero aiutare, che mi volessero bene. Mi illusi che fossero la mia famiglia, mentre la mia vera sorella e i miei veri fratelli tappezzavano la città di manifesti. Come al solito affidai il mio amore e la mia fiducia alle uniche persone che non li meritavano.
Tentai di suicidarmi 3 volte, in 3 modi differenti prima che Klao e Lily entrassero nella mia vita. Loro erano l'unica traccia di umanità presente in quell' appartamento soffocante. 2 bambine sottratte alle loro famiglie, esattamente come me, alle quali mi ritrovai a fare da padre e fratello.
Ho deciso di non farla finita solo per loro.
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Loving you is a Crime___Minsung, Yeonbin, Jakehoon
Fanfiction|||||Μιηςυηg|Υεοηβιη|Jακεhοοη||||| Le onde del mare arretravano e avanzavano ritmicamente, creando un suono affascinante che ricordava un sospiro. La paura nascosta nel profondo della nostra psiche sembrava seguire la risacca cadenzata delle on...