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Jake∿∿∿

La chiamata iraconda di Minho arrivò intorno alle 10 di sera, mentre io e Sunghoon eravamo impegnati a scrivere il nostro rapporto per Arin e JYP. La sua voce solitamente calma aveva urlato per circa un quarto d'ora, informandoci di avere trovato Yeonjun intento a spiare lui e il suo obiettivo in un ristorante, e chiedendoci di iniziare ad indagare su di lui.

Bhe non l'ha 'chiesto' più che altro ci ha obbligati. Io e Sunghoon ci eravamo guardati, spiazzati, sentendo quelle informazioni, non ci aspettavamo di scendere in campo per indagare su qualcuno che non era il target.

Potevo comunque essere d'accordo con Minho: Yeonjun era davvero sospetto, nulla in lui faceva pensare ad un ragazzo normale. Il modo in cui si muoveva, la sua attitudine, le sue parole... c'era qualcosa di strano che gli altri non parevano captare. 

Mentre Minho era intento a rigirarsi Han Jisung, io e Sunghoon avevamo avuto occasione di osservarlo con il suo fidanzato. C'era poco da dire su quei due: quando erano in pubblico sembravano una coppietta carina e affettuosa, ma dalle poche conversazioni intime che eravamo riusciti a captare, parevano tutto ma non conoscenti. Soobin era freddo e taciturno, mentre il compagno era abbastanza fastidioso e anche lui freddo, sembrava proprio che si odiassero segretamente.


"Direi che il modo migliore per saperne di più sarebbe interrogare la pertica." Sentenziò Sunghoon, parlando non molto velatamente di Soobin. Annuii alle sue parole, quel ragazzo avrebbe potuto darci molte informazioni sul misterioso caso. 

Senza dire nulla ci alzammo entrambi in piedi, dirigendoci in silenzio verso il salone dell' edificio scolastico. Eccolo, Soobin se ne stava a braccia incrociate su una poltrona, del suo fidanzato invece non c'era traccia. Sembrava triste, e stringeva a sè il suo telefono.

"Non mi vorrei sbilanciare, Sunghoon, ma ho la certezza che Yeonjun e forse anche Soobin facciano parte di un' associazione criminale." Il ragazzo accanto a me si girò, guardandomi negli occhi con un' espressione indecifrabile dipinta sul volto. Poi annuì, lentamente, tirando un sospiro profondo. 

"Avrebbe senso, ma non penso che appartengano alla Han. Se così fosse sarebbero più catergorici con Jisung, obbligandolo a stare lontano da Minho, invece loro cercano di allontanare i due in modo molto più velato." Sussurrò mantenendo lo sguardo fisso sul nostro obiettivo.

"Forse hanno paura che se Minho scoprisse il segreto di Jisung, anche il loro sarebbe in pericolo." Lui annuì con decisione, infondendomi un senso di gioia che non sentivo da tempo. Non c'era nulla per me come ricevere l'approvazione di Sunghoon. Quel ragazzo era cambiato, una coltre di nebbia scura si era impossessata del suo cuore, non era più lo stesso. Mi evitava e mi trattava freddamente, ma ci avevo fatto l'abitudine.

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Ci avvicinammo lentamente a Soobin, attenti a non sembrare troppo decisi o troppo spensierati. I nostri movimenti erano come complessi passi di danza, non potevamo sgarrare, dovevamo essere leggeri e tranquilli, e cercare tutte le informazioni possibili.

Il ragazzo alzò improvvisamente lo sguardo, osservandoci mentre ci sedevamo su due poltroncine vicino a lui. A quel punto alzò la mano a malapena per farci un cenno di saluto, che entrambi ricambiammo con un sorriso. 

"Wahh Soobin hyung, sei proprio un uomo fortunato." Iniziai, rompendo il silenzio tranquillo tra noi tre. Le voci degli altri studenti sfumarono, per me e Sunghoon esisteva soltanto il nostro obiettivo. Soobin sembrava confuso, ma non voleva farlo trapassare. Teneva il telefono tra le mani rigide e ci guardava da sotto le ciglia.

"Si, Yeonjun hyung è così bello e carismatico." Continuò Sunghoon, avvicinandosi leggermente al ragazzo. "Si, effettivamente lo è." Rispose gelido quest' ultimo, mentre il suo sguardo scorreva tra i nostri due visi, come per provare a leggerli. 

"Eppure non sembra molto dolce..." Insinuai a bassa voce, malizioso, osservando il cambiamento nel volto di Soobin. Le nostre parole lo stavano colpendo, una botta di euforia rischiò di piegare in due il mio stomaco. 

Soobin stava stringendo i denti, quelle frasi non gli erano molto gradite. "Allora vi sembra male." Tagliò corto, girando la testa dall' altro lato, in un vano tentativo di distaccarsi da noi. "Vi baciate sempre, ma sembra quasi che tu non lo voglia... Come se fosse tutto finto..." Rincarò la dose Sunghoon, lasciando cadere la nostra cautela iniziale. 

Soobin indietreggiò con la schiena, un lampo attraversò il suo viso, lasciandolo incredulo e a bocca aperta. "Io..." "Soobinie hyung, hai mai sentito parlare della agenzia Han?" Quello fu il colpo di grazia, il ragazzo si alzò in piedi di scatto e la sua espressione mutò per l'ennesima volta. Rabbia e spavento facevano capolino da ogni suo poro. 

"Io non so nulla di questa Han, esattamente come Yeonjun. Lasciateci in pace, è soltanto il mio dannatissimo fidanzato." Ringhiò tra i denti, quasi sussurrando, per poi lasciare la stanza velocemente, sbattendo forte la porta dell' atrio.

Guardai Sunghoon, soddisfatto, era abbastanza come prova.


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Yeonjun


"Izzy mi fa male la testa..." Lily afferrò Izzy per la felpa e la indusse a sedersi per terra accanto a lei, proprio sotto accanto al divano di pelle. La ragazza più piccola strinse premurosamente l'altra a sè, sussurrandole parole che non capisco.  Lily nascondeva il viso tra le braccia dell' altra ragazza, che le carezzava lentamente i capelli scuri. Le loro gambe erano a contatto, si toccavano timide mentre erano stese sul tappeto. 

E Lily sorrise.

Lily sciolse il caldo abbraccio per sorridere a Izzy.

Io invece assistivo con gelosia sempre crescente a quegli episodi di dolcezza così genuini. Non facevo che pensare a Soobin, ultimamente, mentre vedevo quelle due rintanarsi nel loro piccolo mondo. Le osservavo da lontano impotente, vedendo i vecchi me e Soobin aleggiare come fantasmi in quelle 4 mura. 

Soobin e io eravamo soliti a fare infinite serate cinema, soltanto io e lui. Changbin e Jungkook cercavano scuse per lasciarci soli, e io mi sentivo semplicemente come un vincitore, un uomo felice. Eravamo quasi in sintonia, mentre ci guardavamo crescere. 4 anni nella stessa casa non sono pochi, e io ne amai ogni secondo. Era sbagliato, avevo fatto un errore... ma ne era valsa la pena. 

Il pensiero che un giorno, chissà quanti anni fa, lui si trovasse tra le mie braccia esattamente come Lily in quel momento era tra quelle di Izzy mi faceva impazzire di dolore. 

Me l'ero visto togliere davanti agli occhi e ciò mi aveva spronato a ritrovarlo... ma una volta che quel ragazzo fu in casa mia di nuovo mi accorsi di aver rovinato tutto. Non mi voleva più bene. Si rifiutava di uscire dalla sua stanza, se c'ero io fuori, e non mangiava nulla se sapeva che l'avevo cucinato io. Avrei dovuto ascoltare Changbin... magari adesso avrei potuto essere felice, con lui...

Eppure non l'ho ascoltato... è andata così. Sono errori umani alla fine, ma mi chiedevo lo stesso ogni notte se io e lui saremmo potuti tornare felici. Forse c'era un po' di amore in quel rapporto, ma era sbagliato, era possessione. Possessione che cercai di eliminare, dopo il suo ritorno... ma ormai Soobin non mi voleva più.

"Ti voglio bene Lily." 

No Izzy, tu la ami. Mi ritrovai a pensare, osservandole.

C'era amore tra quelle due, la loro relazione era fatta di quella felicità e complicità che nel mio caso fu rovinata dalla possessione...

Espressi un desiderio: che quelle due ragazze non provassero mai ciò che avevamo vissuto io e Soobin. 

Soobin... mi avrebbe perdonato?

Loving you is a Crime___Minsung, Yeonbin, JakehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora