Red Lights

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Minho∿∿∿

"Lee Minho nel Salone 5, grazie." La voce annoiata di Taemin investì il corridoio, partendo dalle radio sparse per l'edificio. Con disprezzo, fastidio e forse un po' di odio, mi girai, dirigendomi verso il Salone 5 con camminata lenta e strisciante. Ormai ero tornato nel 'Programma Avvicinamento' da più di due anni, eppure dovevo ancora abituarmi alle missioni continue e impegnative, distanziate tra di loro con solo poche settimane. 

Mi faceva male la testa, mi prudeva ogni centimetro della pelle. 

La porta di compensato blu si chiuse dietro di me, e mi ritrovai davanti a Hoseok e a Taemin. Sembravano entrambi stanchi, il sorriso di Hobi era forzato e fuori luogo, mentre Taemin se ne stava ricurvo sulla sua sedia.  "Minho, abbiamo un soggetto pronto per te. Watanabe Haruto. 19 anni, al momento si trova in America per coprire la filiale illegale in New Jersey della sua famiglia. Il resto è nel fascicolo." Taemin mi porse un plico di fogli freschi di stampante, che mi affrettai a leggere, ansioso di sapere di più sul nuovo obiettivo. 

Con stupore spalancai gli occhi, il nome scritto sulla prima pagina era un altro, non quello della mia nuova vittima. Avevano confuso il mio fascicolo con quello di un altro agente, a quanto pareva. Su quella pagina c'era il nome di un soggetto molto più interessante. "Perchè Han Jisung è stato assegnato ad una certa Danielle Marsh? Non è un soggetto difficile? Perchè a me avete affidato un ragazzino, mentre quella novellina tratterà con il nipote di uno dei mafiosi più pericolosi di sempre? Non sono forse all'altezza?" Hoseok e Taemin si guardarono negli occhi, entrambi immersi nel panico. Cercavano l'uno una scusa negli occhi dell' altro, mentre i miei fiammeggiavano di rabbia.

I miei pugni si strinsero sopra la carta, stropicciando le scritte dei fogli che spettavano a me.

"Ecco, Minho, tu sei troppo instabile al momento per andare dietro ad un soggetto difficile come Han. E dopo Quella Vicenda preferiremmo tenerti lontano dalla Corea del Sud per ancora un po' di tempo." le mani di Hoseok tremarono, cercando di strapparmi i fogli da sotto gli occhi. Ero a metà tra la furia ceca e lo sconforto, un cocktail di emozioni velenoso e nauseabondo che mi stava dando alla testa. In che senso ero troppo 'instabile'?  Da quando avevo 7 anni, da quando avevo iniziato a lavorare per l'FBI non ero mai stato descritto così. Strano, senza cuore, pazzo. Ma mai instabile. Debole. "Non siate ridicoli, io faccio questo lavoro da quando ero un bambino! Ho sprecato la mia dannatissima infanzia per questo!" presi Taemin per il bavero della camicia e lo spinsi contro la sedia.

2 paia di braccia sconosciute tentarono di tirarmi in dietro, ma continuai ad urlare in preda a una furia che ritenevo estinta. "Una persona 'instabile' non può aver servito l'FBI per 17 anni! Sono dovuto diventare forte per vivere in questo inferno!" lasciai andare Taemin con un gesto secco, mentre Hobi barcollò a terra per aiutarlo, con i capelli corvini in disordine. Una folle idea attraversò la mia mente come un fulmine nella quiete, dovevo farlo. Presi in mano il fascicolo 'Han Jisung' e corsi fuori dalla porta, verso il corridoio. Era l'ora di andarsene. 

Sentivo l'urgenza di provare a tutti che si stavano sbagliando.

Volevo vincere ancora e fare più rumore del solito. Solo per vedere i visi increduli di tutti quelli che mi consideravano 'debole' oppure 'instabile'.

Correre non fu mai così facile come quel giorno, le mie gambe scivolavano sempre più avanti con una velocità che non sapevo di possedere. Per qualche secondo vidi all' orizzonte la libertà che mi era sempre stata negata.  "Minho, dove vai?" Tempo di girarsi e mi ritrovai davanti a Jake, un ragazzo australiano poco più che diciannovenne. Jake mi guardava in modo interrogativo, quasi stranito. 

"Jake, torna in camera tua e se qualcuno ti chiede di me, io non sono mai stato qui." Urlai correndo subito via, non appena ebbi completato la frase. Ogni secondo contava come un minuto, un solo secondo mi poteva dividere tra la partenza e il rimanere.

E io volevo partire. 


Loving you is a Crime___Minsung, Yeonbin, JakehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora