Love Maze

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Jake∿∿∿

Il trambusto della scena fu tale da fermare l'intero secondo piano per un paio di minuti. Il rumore che stavano facendo Taemin e Hoseok per rincorrere Minho poteva essere udito da qualsiasi parte dell' edificio. Ero ancora stranito dall' ordine di Minho, me ne stavo fermo sui gradini della scalinata, con un piede sulle scale e uno sul pavimento nella confusione totale. Perchè Minho mi aveva detto quelle cose? Era forse in pericolo? Lo stavano cercando? O forse...

"JAKE!" L'urlo mi fece girare di scatto, lasciando cadere tutte le mie domande nel vuoto. Un gruppo di uomini affannati mi si avvicinarono con foga, con al loro seguito l'unità NCT 127 e qualche altro ragazzo spaventato e confuso. "Jake, prendi uno dei SUV di JYP e segui Minho, ha preso il fascicolo Han e non deve per nessun motivo lasciare la nazione, ok? Sunghoon! Sunghoon, aiuta Jake. Forza, andate!" Uno degli uomini in giacca e cravatta mi guardò, nel panico, come se fossi stato l'ultima risorsa nel deserto.

Un alto ragazzo dal retro della scena mi si avvicinò con espressione seria e senza dare peso all' incudine che era caduta nel mio stomaco (peso... incudine... capita?) iniziai a correre verso uno dei tanti garage, con lui al mio seguito. Minho aveva fatto una delle sue solite scenate, probabilmente. Probabilmente doveva centrare il fatto che il caso Han fosse stato affidato a Danielle Marsch e che ciò probabilmente aveva fatto impazzire il ragazzo. Io e Sunghoon entrammo dentro un' automobile bianca, la prima che ci ritrovammo davanti, con l'adrenalina a scombussolarci il cervello. Sunghoon, accanto a me sul sedile del conducente, emise un colpo di tosse per segnalare la sua presenza al mio pensoso cervello, dove venti pieni di domande soffiavano indistintamente.

Si, Sunghoon. Sorrisi al solo pensiero, anche se ce l'avevo accanto sapevo di non poter girarmi e guardarlo negli occhi, ciò avrebbe comportato un incredibile ed indesiderato arrossamento facciale generale. Hai mai provato quella sensazione che la tua vita DIPENDA dal diventare amico di una certa persona? Rimani così affascinato da lei, o lui o x da volere entrare nella sua vita. BENE. Ero amico del ragazzo seduto accanto a me, ma non mi sentivo calcolato come tale, più come un compagno di classe con il quale parlare quando ti gira. Avevamo iniziato l'addestramento insieme, ormai 14 anni fa, eravamo persino stati compagni di stanza, eppure Sunghoon mi parlava generalmente poco. Avevo la strana e imbarazzante sensazione che mi odiasse.

A me piaceva la compagnia silenziosa e pacifica di Sunghoon, eppure sapere che in realtà con le persone più vicine diventasse estroverso e vivace, non faceva che ferirmi. Ero davvero un suo amico? Sembravo solo un conoscente. O peggio. Forse non ero nulla ai suoi occhi.

La strada davanti a noi due correva velocemente, stridendo sotto le gomme del veicolo. Lo sguardo di Sunghoon era concentrato sulla scia di cemento e aveva un sorriso solo accennato dipinto sulle labbra che lo faceva sembrare un bambino. Stavamo inseguendo un ragazzo a piedi, eppure di Minho non c'era traccia. 

"Zero..."

"Eh? Hai detto qualcosa?"

"Ah, no, nulla!"

Ritirai la piccola conversazione con me stesso in imbarazzo, mentre Sunghoon guardava fuori dai finestrini con aliena attenzione, mentre di Minho non se ne vedeva l'ombra.  Non era lungo la strada e non era tra i cespugli secchi accanto al asfalto. Com'era possibile? Un uomo non può scomparire da un momento all' altro, no? E quella strada era l'unico passaggio a portare verso l'aeroporto.

"Era a piedi...come ha fatto a scomparire così?" le riflessioni ad alta voce di Sunghoon rispecchiavano quelle di entrambi. Continuai ad osservare il movimento monotono delle piante, cercando di trovare tra di esse il ragazzo che tanto cercavamo. L'auto era ferma, mentre i nostri occhi correvano lungo il panorama alla ricerca di Minho.

"Boo. Sono sempre stato qui." Ci girammo all'unisono, mentre i nostri cervelli processavano una voce che già conoscevamo. Lee Minho era seduto nel retro del SUV e ci stava puntando una pistola contro con un sorrisino arrogante. Sunghoon emise uno squittio spaventato, cercando la mia mano davanti al display dell' automobile. "C-come hai fatto ad entrare qua dentro?"

Minho sorrise in modo calmo, come se tutto ciò fosse una routine, inquietante più del solito. "Sono entrato dalla portiera di dietro, sciocchini. Ma non ve l'hanno insegnato a bloccare le portiere? è la base..." Ci guardammo negli occhi per qualche secondo, il panico nell' abitacolo dell' auto si poteva tagliare con un coltello. Poi un' orribile domanda ci fece spalancare gli occhi, che la pistola tra le mani di Minho fosse carica? Nel dubbio entrambi alzammo le mani. "Sì, è carica." affermò Minho come leggendo nella nostra mente, sorridendo ancora di più, in un modo sempre più inquietante. Poi, tutto d'un tratto, la sua voce passò da tranquilla e derisoria ad una copia più spaventosa ed autoritaria, congelando ogni ottimismo. 

"Scendete. Adesso." Sunghoon mimò un muto 'e ora?' sotto i miei occhi impotenti, mi affrettai ad aprire la portiera. Una volta scesi, venimmo seguiti a nostra volta dall' arma di Minho. Avevo paura. Era tristemente noto quanto quel ragazzo fosse spietato e l' opzione che lui ci sparasse non era astratta. "Mettetevi qui in ginocchio, bravi. Guardate giù. Giù, ho detto." Minho ci spinse più vicino ad un arbusto, mentre l'erba secca ci punzecchiava le gambe. 

Non potevamo vedere nulla oltre alla terra battuta sotto di noi, sentivano solo un promettente tintinnare di metallo sopra le nostre teste chine. Minho chiuse un paio di manette tra i nostri polsi per tenerci irrimediabilmente vicini, mentre ne aggiunse un altro paio tra il mio polso e il tronco dell' arbusto per tenerci fermi la come dei cani fuori da un bar di lusso. 

"Lezione numero 2 dal vostro Minho: quando venite minacciati, la pistola è sempre scarica." 

E sentendo solo più un colpo nel vuoto, Io e Sunghoon rimanemmo lì.

Loving you is a Crime___Minsung, Yeonbin, JakehoonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora