Minho∿∿∿
Mi svegliai con la guancia ancora bruciante, quel bacio era stato totalmente inaspettato. Però poteva significare solo una cosa: Jisung stava cadendo nella mia trappola. Di lui non c'era di che preoccuparsi, ma lo stesso non si poteva dire della strana coppia incontrata il giorno prima.
Yeonjun e Soobin erano sospetti e sembravano seguire me e Jisung, di sicuro nascondevano qualcosa, qualcosa di molto importante. Non potevo lasciarli agire liberamente, oppure avrebbero rovinato tutto il piano, forse l'invito di Jisung a vederci tutti quanti più spesso mi avrebbe aiutato a capire cosa stessero tramando quei due.
Immerso in questi pensieri scesi dalle scale, mentre Chan borbottava alle mie spalle di come odiasse il mercoledì più del lunedì. Raggiungemmo l'androne della scuola, dal quale mi diressi verso la mia classe. Tutto d'un tratto sentii una mano delicata picchiettarmi sulla spalla. Non c'era dubbio: si trattava di Jisung.
"Ehyy ciao!" Il ragazzo mi porse immediatamente una scatolina viola, abbassando lo sguardo. "Ehy... che cos'è?" Jisung ridacchiò, imbarazzato, e mi fece cenno di aprirla con una mano. Al suo interno c'erano dei biscotti con le gocce di cioccolato fatti in casa. "Non riuscivo a dormire, allora ho fatto questi per ringraziarti della cena di ieri." Spiegò lui scrollando le spalle, Chan osservava intenerito la scena emettendo silenziosi commenti.
Sorrisi caldamente a Jisung, ma con la coda dell' occhio avevo notato uno sconvolto Yeonjun alle mie spalle, seguito dal suo silenzioso amico Soobin. "Grazie mille, Jisungie, sono i miei biscotti preferiti." Il viso del ragazzo si dipinse di stupore e gioia, al punto di fare un saltello eccitato.
"Oddio, davvero?"
∿∿∿∿∿∿
Non stavo ascoltando molto della lezione dell' insegnante, ero concentrato per metà sul ragazzo seduto accanto a me, e per metà sui volti dei due che ci stavano dietro. Lo sguardo di Yeonjun era bruciante sulla mia pelle, mi stava osservando intensamente, e non c'era bisogno di girarsi per capire se fosse davvero così.
Posai una mano sulla spalla di Jisung e lo sentii trasalire. Quel ragazzino era proprio dolce, c'era qualcosa che non andava. Spesso i miei obiettivi erano personaggi repressi dentro, a tratti violenti e a tratti deboli... Jisung sembrava semplicemente un ragazzo solo e spaventato. Dovevo scoprire di più sulla sua famiglia, poichè lì per lì quel ragazzo non mi sembrava capace di portare avanti la scia di sangue della sua agenzia. Era semplicemente un ragazzino.
Le foto che avevo scattato al parchetto attraversarono la mia mente come automobili, facendomi ricordare del pacchettino bianco che aveva in mano. Che fosse soltanto succube di una famiglia tanto malvagia? Mi presi la testa tra le mani, perchè stavo facendo quei pensieri? Il mio obiettivo era fare catturare lui e la sua famiglia, non indagare sul fatto che avesse commesso crimini o no.
"Minho? Tutto bene? Forza, andiamo a mensa." La mia visuale era nera, i miei occhi premuti contro le ginocchia. Percepivo Jisung a pochi centimetri da me, probabilmente in piedi, la sua voce mi investiva come una doccia di preoccupazione.
Osservai Yeonjun mentre stringeva a sè Soobin, il quale non pareva molto a suo agio, gli occhi di quest' ultimo si muovevano fulminei per la stanza per poi ritornare sempre a guardare Jisung. Qualcosa di strano stava accadendo in quella strana coppia alla mia destra.
"Changbin, ciao!" Yeonjun si irrigidì quando vide Soobin salutarlo, e lo strinse più forte a sè. Si trattava di un ragazzo molto più basso di noi, ma molto bello e muscoloso, con una lunga frangia di capelli neri. Jisung e io ci fermammo ad ascoltare la strana conversazione tra Soobin e il nuovo arrivato, a pochi metri dalla mensa.
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Loving you is a Crime___Minsung, Yeonbin, Jakehoon
Fiksi Penggemar|||||Μιηςυηg|Υεοηβιη|Jακεhοοη||||| Le onde del mare arretravano e avanzavano ritmicamente, creando un suono affascinante che ricordava un sospiro. La paura nascosta nel profondo della nostra psiche sembrava seguire la risacca cadenzata delle on...