Al Laboratorio Nazionale di Hawkins ogni cosa veniva svolta con la massima segretezza.
Ogni esperimento, ogni dialogo, ogni modifica...
Nessuno sapeva cosa succedeva al laboratorio, a parte chi c'era dentro.
Ma non tutti sapevano il vero motivo di quegli esperimenti.
E ora, solo Martin Brenner e Tom Henderson sapevano perché 012 era tornata al laboratorio, senza però sapere quando sarebbe uscita.
Per mascherare tutto, si faceva credere al pubblico esterno che al Laboratorio si conducessero esperimenti di energia e si lavorasse all' elettricità.
Niente di più falso, pensò 012, mentre toccava con le dita dei piedi il freddo pavimento bianco della sua stanza.
Aveva aperto gli occhi da poco, eppure credeva di star sognando ancora.
Allora nel sogno cercò di fare mente locale, e ricordò cosa stava facendo prima di addormentarsi.
Era nella sua stanza, stava sfogliando le sue cartelle di Dungeons and Dragons, un gioco che aveva scoperto con i suoi amici, quando suo padre era entrato nella stanza e aveva iniziato a parlarle.
Lei lo aveva ascoltato, e aveva anche partecipato con interesse e allegria al dialogo. Ma improvvisamente si era ritrovata una siringa infilzata nel collo e la sua vista aveva vacillato.
Si, questa cosa l'ho sognata per forza, pensò 012, Mio padre non lo farebbe mai così; se avrebbe avuto bisogno di me ancora per quegli esperimenti estenuanti me lo avrebbe detto. Lui mi parlava sempre della diversità in un modo che al Laboratorio compresi meglio, non come a scuola. Anche se lì avevo provato anche questa strana sensazione. Comunque papà non lo avrebbe fatto. Stavo solo sognando.
Finito questo monologo, la ragazzina ricordò improvvisamente altre immagini sfocate.
Aveva visto il camioncino del dipartimento dell' elettricità di Hawkins, poi aveva una visuale ancora più sfocata dell' oscurità all' interno del mezzo mentre lo vedeva muoversi verso il luogo di arrivo.
Aveva un vago ricordo di due uomini che la portavano verso un grande edificio bianco. Le porte della sala aperte e persino il volto di un uomo che 012 credeva fosse...<Impossibile> si disse a sé stessa. <Quell' uomo non era il dottore e io non sono davvero qui>
Ma per quanto si convincesse che stesse ancora sognando, c'era la vaga sensazione che in effetti tutto ciò era reale.
Aveva già provato esperienze di percezione altrettanto uguali a quella, quindi pensò che forse si trovava in un' altra di quelle esperienze non volute dove percepiva tutto con i cinque sensi e capiva senza conoscere il luogo, il posto preciso dove si trovava.
Stava per alzarsi in piedi, quando entrò una dottoressa. Era la sua dottoressa preferita. La dottoressa Ellisse.
<Buongiorno, 012. Bentornata qui> le disse con un iniziale tono formale che poi avrebbe abbandonato.
<Sono al laboratorio, Ellisse?>
<Esatto, sei qui per continuare il tuo lavoro>
<Il mio lavoro? >
012 pensava che non sarebbe mai più tornata lì, che non avrebbe più dovuto fare esperimenti del genere.
Il Laboratorio l'aveva rilasciata con la promessa che avrebbe mantenuto il segreto. Le avevano fatto vivere una vera e propria avventura di Dungeons and Dragons, vivendo le capacità del suo personaggio, e le avevano detto che, nonostante fosse fantastico e non vedesse magari l'ora di dirlo ai suoi amici, non avrebbe dovuto dire assolutamente niente perché quelle avventure erano segrete e se le avrebbe dette a qualcuno, non avrebbe mai più avuto la possibilità di viverle.

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012
FanfictionVolete sapere di più sul Laboratorio Nazionale di Hawkins e del sottosopra? 012 sarà lieta di spiegarvelo, introducendo la sua storia dalle basi, dal laboratorio alla scuola, dallo Starcourt alla base russa, dal campo Caravan alla casa di Creel... T...