Capitolo 24

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Caravan di Eddie

<Steve dice che dovete sbrigarvi!> Urlò Erica, facendo via vai dal portale alla stanza di Eddie, dove i ragazzi cercavano cassette adatte per Nancy.

Richie era rimasto con 012 che era entrata da poco nella mente di sua sorella. L'aveva sempre vista in quel modo. Aveva sempre usato i suoi poteri durante il corso degli eventi legati al sottosopra, ma odiava vederla in quello stato sapendo che sarebbe entrata nella mente di Vecna. E rischiare.

Aveva il walkman a portata di mano, in caso fosse servito a 012, e sperò di no. Sperò che a breve avrebbe fatto svegliare la sorella e che subito dopo avrebbe aperto gli occhi anche lei.
Sapeva che la sua ragazza portava la cassetta della sua canzone preferita nella tasca. Glielo aveva detto lui di tenerla lì, faceva parte della promessa, così se ne avesse avuto bisogno lui l'avrebbe presa e le avrebbe dato la via di fuga.

Non sapeva quale canzone fosse, ma sospettava che la sua ragazza avesse scelto Mi Ciudad, canzone per lei importantissima.

<Da quanto è nella mentre di Nancy?> Chiese Dustin, che aveva momentaneamente abbandonato la ricerca di musica e aveva visto come stesse la sorella.

<Da un po'> rispose Richie.

Gli animi erano tutti agitati e nessuno riusciva a stare calmo.

Nancy aprì gli occhi e si ritrovò nel sottosopra con Steve, dov'era prima. Cadde e lui la sostenne, tenendola stretta tra le braccia.

I ragazzi dall' altra parte stavano ancora cercando delle cassette tranne Richie, che non si staccava da 012.

Richie guardò in su e vide che sua sorella si era svegliata.

<Nancy! Si è svegliata!> Urlò agli altri.

Tornò a guardare 012 che ancora non si era svegliata.

Adesso si sveglia, pensava Richie.

Ma non si svegliava.

Gli altri erano arrivati da loro. Si stavano chiedendo perché 012 fosse ancora in trance.

<Nancy! 012 non si sveglia!> Urlò Richie verso il portale, disperato e fuori controllo. La sorella alzò immediatamente la testa e, nonostante fosse sconvolta, iniziò ad arrampicarsi e cadde sul materasso.

Si alzò, incerta e con capogiri. Aveva ancora il volto bagnato dalle lacrime e guardava 012. Non riusciva a parlare.

<Nancy, che stava facendo?> Chiese Richie alla sorella.

<Stava... Vecna l'aveva legata. Eravamo nel laboratorio. È calato il buio e mi sono svegliata> spiegò lei con la voce lieve e che le tremava.

Richie non aspettò oltre. Sapeva i traumi di 012 al laboratorio e sapeva che Vecna li avrebbe usati per ferirla e... Si scaraventò a prendere nella tasca della ragazza la cassetta della sua canzone preferita e la inserì nel walkman mentre le infilava le cuffie.

Sperò solo che funzionasse. Non poteva nemmeno immaginare cosa avesse fatto se... Come avesse reagito. Non riusciva nemmeno a pensarci. Era paralizzato a guardare il volto della ragazza con lo stomaco sottosopra dalle emozioni.

La guardava e i secondi passarono. Si voltò di scatto verso la sorella che, ancora scioccata dal trauma, sussultò.

<Nancy cosa vi ha fatto?>

Lei disse brevemente che Vecna aveva mostrato dei ricordi del suo passato e una sconvolgente visione del futuro di Hawkins. Però non disse altro. Non specificò nulla. Non si sentiva pronta a parlarne. Anche perché non ne avevano tempo.

<E...> Stava dicendo Nancy, quando i suoi occhi si allargarono dalla paura. Richie, che dava le spalle a 012 per guardare i ragazzi, vide paura e terrore puro sul volto di tutti.

Si girò lentamente e vide il corpo della sua ragazza levitare.

Non poteva essere...

Questo significava solo che Vecna stava per...

Non riuscì neanche a gridare. Non riusciva a fare niente. Restò semplicemente a fissare il corpo della ragazza e i suoi occhi, vitrei e privi di emozione.

Nessuno riusciva a dire niente. Si stavano solo disperando.

Gli altri erano un perfetto esempio di come si sentiva Richie in quel momento, solo che tutto quello stava avvenendo dentro di lui.

Non riusciva a muovere nessun muscolo. Guardava la ragazza che amava che stava per morire.

Visualizzò il suo viso sorridente e felice, i suoi occhi pieni di vita. Cosa che non corrispondeva con ciò che aveva davanti.

Non poteva essere... Non poteva essere.

012 aprì gli occhi e cadde a terra.

Singhiozzò e urlò. Urlava per ciò che aveva appena vissuto.

Gli altri erano ancora disperati alla scena, ma rassicurati che ora la ragazza fosse qui.

Richie corse ad abbracciarla e rassicurarla.

<Ehi, ehi. Sei qui, sei qui con me. Sei al sicuro> la consolò, mentre la ragazza urlava.

Smise di gridare e lo guardò, con gli occhi pieni li lacrime e sofferenza.

Si tenne nelle sue braccia per un bel po', finché qualcuno non li fece spostare sul divano. Le avevano preso una coperta e, nonostante non riuscisse a pensare ad altro che quello che aveva visto, il sonno la prese.

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