Capitolo 23

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Si concentrò per lasciare il vuoto ed entrare nella mente di Nancy.
Quando riaprì gli occhi si ritrovò una vista totalmente differente dal buio che la circondava: nebbia rossa dappertutto.

Era nella mente di Vecna, che era nella mente di Nancy.

<012!>

Lei si voltò e vide Nancy in cima a delle scale, scale che appartenevano alla casa di Creel.

<Nancy! Stai bene?> Chiese, correndole incontro.

<Cosa sta succedendo?> Chiese scendendo le scale.

<Siamo nella mente di Vecna. È il posto dove ha attaccato Max.>

<Ma come facciamo ad uscire?> Chiese, disperata.

<So che mi stavate cercando. Eravate così vicine...> Disse una voce. <così vicine alla verità. Come sta quello stupido, vecchio cieco di Victor? Gli sono mancato? Volevo andare a trovarlo, ma ho avuto da fare. > Disse, mentre le ragazze si erano spostate e, in bella mostra, video i cadaveri di Fred e Chrissy. < Così tanto da fare.>

Una luce abbagliante le fece voltare.
Dalla porta della vetrata della rosa una luce che sembrava sole attraversava il vetro. Era come se la casa fosse abitata e non si trovasse nel luogo dove era.

Il tempo di guardare la porta, che l'ambiente circostante cambiò. Le ragazze si ritrovarono in un ricordo di Vecna.

Videro entrare dalla porta Victor, sua moglie, sua figlia Alice e... Henry, Henry Creel.

<Che ti dicevo?> Chiese Victor a sua moglie.

<Wow> rispose lei, meravigliata dalla splendida casa.

<È meravigliosa!> Esclamò la bambina, entrando e iniziando a salire le scale. <Sembra di essere in una favola. In un sogno. >

<Alice, non correre!> Esclamò sua madre.

<È gigantesca!> Rispose lei felice.

Víctor mise un braccio attorno le spalle della moglie e lei posò la testa sulla sua spalla, mentre il bambino se ne stava solo a capo chino.

<Non ero a mio agio con gli altri bambini> disse una voce nuova. 012 la riconobbe: era la voce di Henry quando era al laboratorio, la stessa voce che le dava consigli su come usare i suoi poteri.

<Qualcosa non andava in me. Tutti gli insegnanti e i medici dicevano che ero... Rotto dentro. Dicevano. I miei genitori pensarono che un cambiamento, un nuovo inizio a Hawkins, avrebbe potuto curarmi. Era un'assurdità. Come se il mondo potesse essere diverso, qui. >

Le ragazze videro Henry in un'altro ricordo che si aggirava per la casa e si dirigeva nel bagno, dove le luci tremavano.

<Ma poi... Con mia sorpresa, la nostra nuova casa mi offrì... Una scoperta> disse, mentre il bambino apriva un condotto nel bagno.

<E dei nuovi obiettivi. Trovai un nido di vedove nere che vivevano in un condotto. Molta gente ha paura dei ragni. Li detesta> disse, mentre il bambino prendeva una vedova nera sulla mano.

<Eppure, io li trovavo infinitamente affascinanti. E, per di più, trovavo conforto in loro. Appartenenza>

Una figura passò di corsa dietro le due ragazze, e si voltarono di scatto. Henry stava correndo.

<Come me, sono creature solitarie. E profondamente fraintese. Sono... Divinità del nostro mondo>

Erano in soffitta e Henry stava osservando dei vasi con dei ragni dentro.

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