Il talentuoso numero nove della Juventus, immerso nel mondo calcistico, si incrocia con Arya, una ragazza dal carattere determinato. Nonostante condividano amicizie in comune, i due non si sono mai presentati ufficialmente. Un giorno, sotto il sole...
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Fedexchiesa ha risposto alla tua storia.
—> Sei completamente andatooo
<— Lo so...
—> Potevi taggarla direttamente.
<— Sono giorni che è un po' strana...
—> Cioè?🤔
<—La sento giù, è meno presente, non ci siamo visti neanche per guardare la serie...
—> Hai provato a chiederle se ha qualcosa?
<— Si,dice che non ha nulla è solo troppo impegnata.Ma non le credo...
—>Effettivamente non sta uscendo nemmeno con le ragazze. Prova a chiamarla, dal tono di voce si capiscono tante cose amico.
<—Non saprei che cosa dirle...
—>Inventa una scusa, chiedile consiglio su qualcosa, svegliatiii cazzo
<—Grazie Fe <—Comunque domani a che ora parti?
—>Quando vuoi amico. —> Partiamo in mattinata,sono troppo in ansia..
<— È più che comprensibile, stai per fare la proposta alla tua ragazza! <— Sono tanto felice per te amico
—>Grazie fratè
<—Voglio un video reaction 🤣
—> Certamentee🤪
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Pensai più volte a cosa avesse potuto turbarla. Era a causa mia? O le era successo qualcosa, ma non voleva parlarne? Troppi pensieri tormentavano la mia mente.Dopo aver riflettuto a lungo, decisi di seguire il consiglio di Fede e la chiamai. Indipendentemente dalla causa del suo malessere, sentivo l'urgente bisogno di capire se stesse davvero bene.Avevo bisogno di lei, e non era solo una questione di abitudine.Volevo scrutare nei suoi occhi,quegli occhi che conoscevo così bene, sperando di trovare risposte alle domande che mi tormentavano. Era più di una semplice preoccupazione; era un desiderio profondo di connessione e comprensione, alimentato da quel legame speciale che solo lei riusciva a creare.
Era una assenza così presente. Mi mancava terribilmente.
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"Ciao bimba, come stai? Ti disturbo?" chiesi con voce amorevole.
"Ehi Dus, nessun disturbo comunque sto bene e tu?"
"Tutto bene, che combini?"
"Ma nulla di che sono sul divano," rispose con una voce flebile.
Erano circa le dieci, ed era stesa sul divano. Conoscevo bene le sue abitudini, e questa cosa mi sembrò molto strana.
"Ascolta, volevo guardare un film, ma non saprei quale scegliere. Sei tu l'esperta, quindi si accettano consigli!" dissi, cercando di alleggerire l'atmosfera.
Finalmente la sentì ridere.
"Ti consiglio volentieri un film, ma che ne dici di..." fece una breve pausa. "Di venire qui per guardarlo insieme?"
"Mi stai invitando a casa tua? Non ci credo. Hai la febbre per caso?"
"Dai, vieni sì o no?"
Rimasi felicemente sorpreso. Nonostante passassimo molto tempo insieme, era la prima volta che proponeva di fare qualcosa. Ogni iniziativa era sempre partita da me.
"Metto una tuta e corro da te."
"Ti aspetto..."
"Ci vediamo tra poco," dissi con un nodo in gola.
Quando chiusi la chiamata, capii che c'era qualcosa che non andava. E non era solo per il fatto che mi avesse chiesto di andare da lei. Nonostante la breve risata cristallina, dalla sua voce trapelava un velo di tristezza. Per la prima volta, percepì la fragilità di Arya, una fragilità che fino ad allora non aveva mai manifestato.Abituata a celare le proprie emozioni dietro un'apparente forza, si rivelava ora in una luce inaspettatamente vulnerabile, svelando un lato di sé che non mi aveva mai fatto vedere, un lato triste e delicato che sfuggiva di solito allo sguardo degli altri. Mentre guidavo verso casa sua, decisi di passare in un bar per prendere due cappuccini e la sua brioche preferita, sperando che quel gesto potesse aiutarla a sentirsi meglio almeno per un momento.
