Electric love.

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Arya POV

"Arya Toma!" Urló Ludovica dall'altro capo del telefono.

"Signorina Pagani, sarebbe così gentile da dirmi perché sta urlando?"

"Sarebbe così gentile da aprirmi la porta?"

"Perdonami, il citofono non funziona, arrivo mi amorrrr!"

Chiusi il telefono e mi precipitai da Ludo. Non mi diede il tempo di aprire la porta e mi si buttò addosso, riempiendomi di baci.

"Mi sei mancata da morire." Dissi, stringendola forte a me.

"Anche tu, amore. Ormai ci avevo perso le speranze, pensavo non tornassi più a Milano." Rispose ridendo.

Mi rabbuiai.Per quanto la sua battuta fosse del tutto innocua, pensai inevitabilmente al discorso fatto con Dusan qualche giorno prima. Ludo non ci mise molto a capire che c'era qualcosa che non andava.

"Okay, ti conosco abbastanza bene da sapere che c'è qualcosa che non va. Che ne dici di preparare un bel tè caldo e di spiegarmi tutto?"

Sospirai. "Classico o tè verde?"

• • •

"Quindi mi stai dicendo che Dus ti ha chiesto di andare a vivere insieme, ma davanti al tuo no momentaneo, ha risposto che ci sono tante ragazze che vorrebbero essere al tuo posto, e questa cosa ti ha infastidito, è corretto?"

"Qualcosa del genere." Risposi.

"Sai che sul fatto delle ragazze ha ragione, sì? So che non era il contesto giusto per pronunciare quella frase ma sono certa che non intendesse ciò che credi tu." Disse, alzando un sopracciglio.

"Lo so, Ludo, ma ha fatto male sentirselo dire. Perché deve essere sempre tutto così complicato."

"Io non ci vedo nulla di complicato. Ti ha fatto una proposta, hai rifiutato, ha detto qualcosa che ti ha infastidito, avete discusso. Da quando ti spaventano i litigi? Non devi sentirti obbligata a fare qualcosa che non vuoi, step by step, sempre."

"Non ho paura dei litigi, ho paura che la mia decisione possa influenzare, negativamente, il nostro rapporto."

"Amore, ascoltami. Dusan rispetterà i tuoi tempi, ci sarà rimasto male, ma ti ama così tanto che non lascerebbe che una piccola discussione possa intaccare il vostro rapporto. Poi è normale che in questi giorni la situazione sia stata un po' tesa, ti ricordo anche il big match di stasera..."

"È vero, cazzo" dissi piagnucolando. "Ho discusso con il mio ragazzo nella settimana in cui ci sarà la partita che definirà quasi sicuramente il campionato, sapendo quanto ciò sia importante per lui, sono una persona orribile. Dovevo sostenerlo, non dargli ulteriori pesi inutili."

Ludo rise sonoramente. "Non credo di sentirmi molto bene, ha ragione Nico, tu sei completamente andata, sei irrecuperabile, un caso perso!"

"Sì, prendimi pure in giro, Cleopatra fake." Dissi, lanciandole un biscotto.

"Cattivona, quindi stasera indosserai la numero 9 in territorio nemico?"

"Non andrò allo stadio, Ludo..."

Strabuzzò gli occhi. "Cosa? Perché mai? C'è dell'altro sotto, vero? Se non vai allo stadio deve essere successo qualcosa di grave."

Dušan Vlahović -Altamente Mia-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora