8) Brontolo

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Una confusione così grande dentro di sé, Manuel non ce l’aveva mai avuta.
Non si era mai domandato se potessero piacergli anche i ragazzi, lui aveva frequentato solo ragazze e gli è sempre sembrato tutto facile.
Quelle frequentazioni erano l’unico modo che aveva per distrarsi almeno un po’ dallo schifo che viveva in casa. Non ne aveva mai parlato con nessuno, però. Nemmeno con Chicca che andava in giro a dire che loro due stessero insieme, quando la verità è che Manuel le aveva detto fin da subito che non aveva la testa per pensarci seriamente.

“Non ti incupire” Simone lo guarda, mentre sono in un locale tranquillo con una birra in mano. C’è qualcun altro della classe, ma nessuno dei due ha troppa voglia di interagire.

“Non lo sto facendo”
“Sì, che lo stai facendo. Ti conosco”

Simone sembra non aver paura delle conseguenze. Si sono baciati per almeno un quarto d’ora fino a mezz’ora prima, a casa sua, sul suo letto, andando anche un po’ oltre un semplice bacio: le mani dell’altro sulla sua pelle nuda, le sue dita tra i capelli ricci di Manuel, i respiri affannati, le erezioni evidenti che hanno deciso di ignorare almeno per questa volta.

“Simò non fa così, ti prego”
“Non sto facendo niente”
“Sì, invece. Lo sapevo, che era una cazzata…” sbuffa, prima di alzarsi dalla sedia per spostarsi fuori e accendere l’ennesima sigaretta della serata.

“Non voglio niente, da te”
Simone l’ha raggiunto, e gli ruba la sigaretta dalle mani. Non fuma, ma stasera gli sembra un buon momento per fare dei tiri.

“Ma che fai? Te strozzi”
“Ma va, mica sono impedito. Ho già fumato, ogni tanto”

Manuel lo lascia stare, rassegnato, e gli lascia la sigaretta accendendone un’altra.

“Io non voglio fare quello pesante, Manu, però mi sembri tu quello più scosso”
“Non è così, è che non è facile come pensi tu”
“Non penso sia facile. Ma penso sia stato bello. E non penso nemmeno che tu ti sia pentito”
“Rovineremo tutto per forza, lo sai”
“E invece no. Cosa dovremmo rovinare? Stiamo qua, tu rimani sempre il mio migliore amico e io il tuo. Ci siamo baciati, lo volevamo tutti e due. Non siamo nient’altro”
“No?”
“No, Manu. Siamo io e te”
“E se domani io dovessi fidanzarmi con qualcuna?”

Adesso Simone non è più tranquillo come prima, nonostante faccia finta che sia così. Non vuole mostrargli le paure che ha, vorrebbe solo poter vivere questo rapporto che hanno e che gli sembra assurdo.

“Me la farai conoscere, e se non mi piace la lasci”
Si guardano, Manuel lo scruta e poi scoppia a ridere tirandogli un pugno sulla spalla.

“Sei un coglione”
“Comunque poi magari ti metti con uno” muore un po’ dentro, mentre lo dice.
“Io? No, figurati”
“Non dico me. Uno qualsiasi”
“No, appunto. Non succederebbe mai.”
“Eppure non penso che quello che è successo stasera fosse nei tuoi piani”
“No, ma non è come credi. Con te è diverso, dai”
“Se lo dici tu…”
“Lo dico io, Simò. Tu sei tu, sei una cosa a parte, e io te ammazzerei perché me stai a mannà ar manicomio”

Simone sorride, avvicinandosi un po’.

“Però se mi vuoi te devi sbrigà, ora che ho fatto coming out ce sta la fila pe sto pezzo de manzo, tiè” fa un giro su se stesso, ridendo per l’accento che ha provato a mettere in piedi, e Manuel lo guarda come se fosse completamente ammaliato da lui. Con un piccolo sorriso e la testa che scuote come a dirgli “Coglione”.

“Te stai a montà la testa? Nun me pare che in sto mese c’hai avuto la fila Simò”
“Ma te che ne sai? Magari non te lo dico”
“Non credo”

Il problema è che vorrei solo te

Sorride, guardando Manuel che fa lo stesso.
“Ti ho comprato una cosa. Arriva domani, in teoria”
“Che cosa?” Manuel è come un bambino. Simone gli ha comprato un regalo e a lui sembra qualcosa di assurdo. Non è abituato a niente, di tutte queste cose, e ogni giorno sempre di più riceve quelle attenzioni che gli sono sempre mancate.

Stammi vicino [Simuel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora