Buon anno nuovo 🥂❤️,
A.Tutte le parole di Laura non sono servite per fermare la frenesia di Simone che non ha voluto ascoltare quei consigli; è sotto casa di Manuel, senza la minima intenzione di tornare indietro.
Vuole vederlo, ha bisogno di vederlo e stare con lui.-Sei ubriaco?- questa era stata la risposta di Manuel circa un’ora prima, a cui aveva replicato con un semplice -No, ho bisogno di te-.
Ogni passo in meno che lo separa da lui lo compie con maggiore velocità: le scale due a due, come la volta precedente; il fiatone dato soprattutto dall’ansia; il cuore che fa fatica ad andare piano.“Sei venuto di corsa?” Manuel è lì sulla porta, a Simone sembra quasi un déjà-vu ma questa volta non gli dà nemmeno il tempo di perdersi nel corridoio. Lo travolge, spingendolo dentro casa e chiudendosi la porta alle spalle.
La lingua in bocca, una mano che gli ferma il viso e un braccio dietro la sua schiena per tenerlo attaccato a sé mentre continua a spingerlo indietro. Non ha nemmeno idea di dove stia andando, ed è Manuel che fa resistenza prima di finire per sbaglio in una stanza che non sia la camera da letto.
Lo conduce lui lì, cercando di riprendere fiato ogni tanto.
“Sei sicuro di non essere ubriaco?”
Adesso Simone si ferma un attimo. Lo guarda.
Manuel ha le labbra rosse, presume esattamente come lui.“Ho bevuto Coca Zero, quindi no. Non sono ubriaco.”
Non gli risponde nemmeno, lo travolge con talmente tanto poco controllo da apparire all’improvviso più alto di lui, più grande di lui, in grado di prenderlo quasi di peso e farlo ricadere sul letto.
“Lo so che dobbiamo parlare e dirci tantissime cose, ma se non facciamo l’amore subito impazzisco” è un sussurro, quello di Simone, tra un bacio e un altro, con Manuel addosso e un’eccitazione reale ritrovata. Come a volersi giustificare di un qualcosa che sa benissimo essere sbagliata.
“Parliamo dopo. Dimmi solo che non te ne vai” è quasi una supplica invece, quella di Manuel, che lo guarda con occhi grandi che imprigionano un amore che vuole solo esplodere.
“Non me ne vado. Non ho il minimo dubbio, devo solo capire come non ferire Luca…”
A queste parole Manuel ha un sussulto.“Che vuol dire?”
“Manu…” vorrebbe riprendere la situazione in mano, ma ormai è già troppo tardi. Laura l’aveva avvisato, eppure non è bastato.“Simò, davvero?”
“Avevo bisogno di vedere te. Solo te.”
Manuel lo guarda, restando fermo sopra di lui. Un po’ come se non riuscisse a staccarsi del tutto.“Te l’ho detto, che non avrei fatto il terzo incomodo…”
“Non lo sei. Non potresti mai esserlo. Ti giuro che non ho il minimo dubbio, sto solo rimandando una cosa che mi provoca angoscia, ma gliel’avrei detto stasera se solo non avessi voluto vedere soltanto te, adesso.”
“Lo sai come si dice, quando qualcuno si comporta come stai facendo tu?” non vuole davvero una risposta, perché ce l’ha già: “Si dice che è una persona del cazzo che tiene un piede in due scarpe”
“Lo sai che non è così…”
“Davvero il sincero, onesto e leale Simone Balestra si riduce a questo?”
“Ci sei tu di mezzo, è diverso…”
“A me non me ne frega un cazzo, Simò. Ti stai a comportà come uno stronzo qualsiasi e non ti riconosco nemmeno più”
“Lo so, hai ragione. Però, ti giuro…”
“Mi giuri che? Che poi glielo dici? Dai, va bene. Facciamo così: ora io e te scopiamo, e poi glielo dici. Però poi magari non lo fai e noi scopiamo di nuovo, mi dici che ami solo me e tu continui a rimandare e poi che fai? Scopi anche con lui? Ma davvero sei diventato così stronzo?”
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Stammi vicino [Simuel]
FanfictionAmici, fratelli o amanti. Simone e Manuel, l'adolescenza e la crescita tra "Vaffanculo" gridati e la scoperta di qualcosa che sembra più grande di loro.