Poche ore dopo stavamo montando gli strumenti sul palco della festa di inizio anno.
Si svolgeva in una ampia radura che si affacciava sul lago Ontario, disseminata di lucine, tavolate, stand gastronomici e di altri vari generi.
Da un lato c'erano tutti i tavoli in legno dove poter mangiare e ordinare da bere. Dall'altro, in un ampio prato, si erano già accampati diversi gruppetti di ragazzi della nostra e di altre scuole della zona.
In un'altra piccola pedana accanto alla nostra stavano montando una consolle. Dopo la nostra esibizione, era previsto infatti un DJ Set fino a tarda mattinata.
Stavano già arrivando i primi genitori. Un catering più sofisticato aveva fatto base in una casetta in legno per offrire un aperitivo rinforzato agli adulti. Moscow Mule, Gin Tonic, Martini e qualche Cosmopolitan misti a tempura di gamberi, mini Cheese cake di salmone e avocado, insalata russa, croissant di speck e formaggio francese. Questi erano gli odori che ero riuscito ad individuare, sforzandomi di ignorare la penetrante aroma di salamella che proveniva dagli stand della zona dei ragazzi.
In quell'attimo, una nuova e bruttissima sensazione mi investì e lasciai spazio al senso di tristezza e nostalgia che sapevo non appartenermi. Annie doveva essere arrivata alla festa.
Mia mamma era morta quando io e Lip eravamo troppo piccolo per ricordarcela. Mentre mio padre viveva a Los Angeles. Lo vedevo una volta all'anno e mi era più che sufficiente. Era normale una volta aver lasciato il branco di origine per quelli della nostra specie. Ma non lo era per una umana di diciassette anni. Annie aveva chiaramente bisogno dei genitori, o per lo meno di sentirsi supportata e amata da qualcosa che assomigliasse ad una famiglia.
Mi faceva incazzare a morte il fatto che cercasse tutto questo in un lurido e viscido essere come Drake.
Il mio umore era tetro. Non avevo proferito parola con i ragazzi sugli eventi di quel pomeriggio.
Per tutto il tempo avevo sentito lo sguardo preoccupato di Marcus addosso. Gli lasciai così libero accesso alla mia mente, in modo da non dover spiegare a parole tutto quello che sentivo. E lui non tardò a trasmettere il suo pensiero.
«Non credo sia una buona idea andartene» sentenziò non appena finì di scandagliarmi l'animo.
«E cosa dovrei fare? Rimango qui ad assistere? Cristo Santo, lo capisci che lo ha difeso? È pazza! »
«Non è pazza, ha solo bisogno di te.»
«E come diavolo potrei aiutarla se nega tutto?»
«Insegnandole cos'è l'amore.»
«Sai, forse ha ragione lei. Cosa ne so io di cosa sia una relazione sana?»
«Mi prendi per il culo? Cosa pensi che unisca il nostro branco? Per carità, sai essere spaventoso quando ti incazzi, ma sai bene da dove nasce la nostra lealtà nei tuoi confronti.»
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The Connection
Werewolf[COMPLETA] 🔞 Contenuti sessuali espliciti. I protagonisti sono due stereotipi fatti e finiti che piano piano si destruttureranno individualmente e muteranno nel tempo, all'interno di un rapporto meno prevedibile e sopratutto complicato. Nella tran...