08.Non sei sola 👊🏻🧪

715 51 9
                                    

Una macchina in panne ci bloccò l'uscita dal parcheggio

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Una macchina in panne ci bloccò l'uscita dal parcheggio.

Presi a pugni il volante in preda alla frustrazione. Sentivo il disagio e la paura di Annie aumentare e non mi era chiaro se fosse già in una situazione di pericolo o avesse solo intuito cosa il suo accompagnatore volesse da lei.

«Dobbiamo fare qualcosa, Marcus vieni con me».

Scendemmo dall'auto per spingere l'auto in panne simulando un grande sforzo, quando in realtà avrei potuto muoverla anche da solo con estrema facilità.

Prima di risalire in macchina mi avvicinai alla macchina di mio fratello e gli comunicai l'indirizzo di casa di Annie, ordinandogli di recarsi direttamente là nell'eventualità che avesse intenzione di portarla a casa sua.

Io invece fui costretto ad abbassare i finestrini e cercare nell'aria la sua traccia.

Non riuscivo a trovarla. Quel coglione doveva aver tenuto i finestrini alzati, bloccando il suo profumo all'interno dell'abitacolo.

Sentivo il terrore di Annie crescere sempre di più.

Dopo quasi quindici interminabili minuti avvistammo il SUV rosso alla pompa di benzina, appena fuori dalla città.

Inchiodai appena dietro l'auto e scesi di corsa verso la portiera del passeggero. Non c'era nessuno nell'abitacolo, ma dovevano essere vicini. Sentivo il profumo di Annie impregnarmi le narici e sentivo anche le loro voci.

«Andiamo piccola, perché scappi? Drake mi ha assicurato che anche tu avevi una voglia matta...»

«No...No! Non è vero! Ti prego lasciami andare!»

«Dai smettila di fare la difficile, mi stai annoiando, ti prometto che ci divertiremo...»

Annie prese a singhiozzare.

Si era alzato un vento forte e impiegai qualche istante a comprendere la direzione da cui provenivano odori e suoni.

«Di qui...nella foresta, sono qui dietro.» urlai a Marcus mentre correvo già tra gli alberi.

Mi scaraventai subito sul ragazzo prendendolo a pugni e sbattendolo contro il tronco di un albero.

Stavo perdendo il controllo di nuovo, i miei artigli fuoriuscirono dalle unghie e i miei occhi si fecero più brillanti. Stavo mutando.

Marcus mi prese un braccio per fermarmi mentre ero pronto a sferrare una manata mortale sulla gola di quel viscido.

«Liam, pensiamo noi a lui. Tu pensa ad Annie!»

Il solo sentir pronunciare il suo nome, mi riportò alla realtà come una secchiata di acqua fredda. La mutazione regredì e io mi voltai di scatto verso Annie che si stava riparando coprendosi la testa e con le braccia, mentre era rivolta verso un albero per non assistere alla scena.

The ConnectionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora