03. Baci rubati 🌶️🧪

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Una volta usciti dall'ufficio della preside, passai le ore successive cercando di ignorare quel sentimento di ansia che percepivo in sottofondo

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Una volta usciti dall'ufficio della preside, passai le ore successive cercando di ignorare quel sentimento di ansia che percepivo in sottofondo.

Ad un certo punto, non ero più nemmeno sicuro che quella sensazione non mi appartenesse.

Lara, scaltra e risolutiva come sempre, aveva strappato un capello a Miss. Chanel passando dal corridoio durante una pausa, facendomi, tra l'altro, impennare un picco di rabbia riportata dalla connessione per quel dolore pungente e fastidioso.

Nell'ora di scienze, si era premurata di analizzare il capello della ragazza e una cannuccia che aveva recuperato dal cestino dell'immondizia della caffetteria.

«Niente da fare, sembra davvero umana al cento per cento», concluse.

«Non ha senso, non è possibile una connessione tra un lupo e un'umana», sbottai, sempre colmo di nervosismo.

«Forse è semplicemente un'evoluzione della specie. Essendoci sempre meno lupe, magari ci siamo evoluti per garantire la procreazione dei nostri simili.»

«Ma non sarebbero nostri simili, Lara; sarebbe una nuova specie. Ibrida», la corressi e ricacciai indietro un senso di nausea all'idea di quella ragazzina con il cuore pieno zeppo di cattiveria e il grembo pieno di un mio eventuale cucciolo.

«Ragazzi, la lezione non è su Darwin. Mi fa piacere che le vostre chiacchiere riguardino l'evoluzione della specie, anziché qualche festa di inizio anno, ma attenetevi al programma di oggi, per cortesia.»

«Ci scusi, professore. Sarà fatto», rispose Marcus, regalando uno dei suoi sorrisi genuini e cortesi al professore di chimica, in modo che quest'ultimo dirigesse presto la sua attenzione verso un altro gruppetto di lavoro e noi potessimo continuare la nostra conversazione.

Proseguii a parlare con un tono ancora più basso, praticamente impercettibile agli umani, ma ben chiaro per il nostro udito.

«Marcus, non ti sei ancora pronunciato. Cosa stai pensando?»

«Ho una mia teoria, ma vorrei verificarla prima di parlartene.»

«Cazzo! Non puoi vuotare il sacco ora? Ne stiamo parlando adesso, no? Parliamone, dannazione! Cosa vogliono dire tutti questi misteri?»

Sbottai nervosamente con un tono più alto, venendo fulminato all'istante dal professore. Alzai gli occhi al cielo e mi rigirai verso il nostro tavolo di laboratorio.

«Sai, ti stai comportando proprio come una cheerleader mestruata!»

«Certo che mi sto comportando così! È tutta la mattina che ho quella sua merda in testa! Dio, pensavo che le reginette del ballo fossero delle bambole senza cervello. Ma questa... Oh mio Dio... Tu non hai la più pallida idea del casino che ha in mente! Come diavolo si fa a vivere costantemente nell'ansia e nel nervosismo? O, più semplicemente, come si fa a vivere con delle sensazioni che non dipendono da te? Come fai, Marcus? Tu sei sempre così felice?»

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