Cap. 6 La verità sfuggente

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Al di là di ogni mia ormai dispersa aspettativa, Noah accettò di venire con me, e lo fece in silenzio fino all'elicottero; sembrava aver perso improvvisamente la facoltà di parola, ma avrei scoperto a mie spese che era proprio dal suo silenzio che mi sarei dovuto guardare. La sua lingua tuttavia si sciolse di nuovo per farmi un commento negativo sui due Klingklang che non appena mi avevano visto tornare - e che avevano custodito l'elicottero in mia assenza - si riposizionarono subito alla base dei motori del mezzo. I Klingklang, Pokémon di tipo acciaio dalla forma di ingranaggi, possono potenziare i meccanismi in cui vengono collocati e sono di grande aiuto nelle missioni, ma a quanto pare il signor so tutto io ebbe da ridire anche su questo.

    «Sfrutti questi Klinklang per potenziare il tuo mezzo?»

    «Si, geniale vero?» mi vantai, anche se invece secondo lui mi sarei dovuto vergognare.

    «Cavolo ... i Pokémon non sono mica degli oggetti che puoi manovrare a tuo piacimento!»

    Era lo stesso commento che l'ex sovrano del Team Plasma aveva riservato a mio fratello qualche anno prima. Quell'ammasso di capelli castani e gli occhi scuri però, non avevano nulla a che vedere con colui di cui sapevo avesse invece dei tratti molto chiari. Questa storia mi stava sicuramente dando alla testa e mi diedi uno schiaffo ideale per cercare di tornare al presente. Il mio obbiettivo quel giorno era scoprire chi fossero quelle persone armate e di tornare a casa nei tempi previsti, prima di farmi linciare con un richiamo dal mio dipartimento.
«Non è vero che li sfrutto» mi difesi con decisione, «loro mi danno una mano e quando l'elicottero è fermo sono liberi di muoversi come vogliono; vivono al ranch con noi e fanno parte della squadra, sono dei Pokémon perfetti per questo lavoro».
Noah non sembrava molto soddisfatto della mia spiegazione ma lo ignorai. Montammo a bordo e lui si sistemò sul sedile posteriore.
    «Puoi anche stare davanti con me» decretai quasi offeso dal trattamento che mi stava riservando.

    «Non mi siedo mai accanto al tassista» rispose ghignando, e si sistemò il braccio sano dietro la testa poggiandosi al sedile ed accavallò le gambe come se fosse su una poltrona.
    Non aveva abbandonato il suo atteggiamento spavaldo ma ero sicuro che questo non fosse davvero lui, dato che a casa mia si era comportato in maniera totalmente diversa. Desideroso di ripartire, non diedi peso al sua atteggiamento e cercai di avviare i motori, ma i comandi non rispondevano.

    «Che succede?» mi chiese sporgendosi verso il sedile anteriore.

    «Non lo so, non si avvia. Scendo un attimo per controllare se è tutto apposto».

    Anche Noah scese con me e si avvicinò per dare un'occhiata. Mi fece notare che c'era un pezzo rotto. Ecco dunque perché non si metteva in moto. Dopo aver controllato per bene l'entità del danno, alzai la testa e mi schiarii la voce.
    «Dunque ... ti cercano perché gli scombini i piani oppure c'è dell'altro? Se mi dirai ancora una volta che non mi riguarda, credo che darò di matto».

    «Se te lo dico, poi mi lascerai in pace?» mi chiese sospirando.

    «Certo ... » risposi non proprio deciso mentre mi pulivo le mani con una salvietta umida.

    «Quello è il Team Plasma».

    Dopo qualche secondo di silenzio speso per elaborare quelle parole scoppiai a ridere.
    «Questa è proprio bella; il Team Plasma è stato smantellato l'anno scorso, ne abbiamo già parlato quando eravamo a casa mia».

    «È quello che credete voi».

    «Mio padre e mio fratello hanno aiutato la polizia internazionale all'arresto del Team Plasma e quindi abbiamo la certezza che in giro non ci sia più nessuno di loro, e queste sono fonti ufficiali».

Per sempre mio fratello ~ Pokémon Nero e Bianco ~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora