Ero seduto sul divano del salotto del centro Pokémon, col busto chino e il viso tra mani, mi sentivo frastornato. Avevo perso oramai la conta dei giorni che mancavo da casa e da lavoro e temevo il momento in cui il Ministero della Difesa ci avrebbe messo a espellermi dal corpo dei soccorritori. Ricevevo continue chiamate da mio padre per sapere se stessi bene e se avessi intenzione di rientrare poiché ormai la polizia si stava occupando a tempo pieno delle indagini sul ritorno del Team Plasma ma, più le città erano sottoposte a controlli, più lui rischiava di venire scoperto. Volevo solo portarlo al sicuro prima di riprendere la mia vita da dove l'avevo lasciata.
Il problema era che non voleva collaborare. Aveva detto di fidarsi di me e sembrava pure convinto poco prima di fare quella telefonata ma, anche se scettico di natura, ero riuscito a persuaderlo. Qualcosa tuttavia in lui era cambiata all'improvviso. Quello scatto di rabbia non lo rispecchiava per niente così, lo attribuii a un momento di nervosismo perché anche se non volevo ammetterlo a me stesso, stavo lavorando per stravolgere totalmente la sua vita, forse in meglio ma questo era solo il mio punto di vedere le cose.
Alzai lo sguardo e notai le espressioni mortificate dei ragazzi. Avvertii il silenzio imbarazzante che aveva irrotto nello spazio intorno a noi, un vuoto causato da confusione. Sebbene Noah avesse sempre dimostrato un carattere gentile e disponibile al sacrificio, anche con loro talvolta aveva assunto comportamenti strani e per compiacere me, ci avevano messo una pietra sopra. Cercai di rassicurarli sminuendo una reazione che reputavo del tutto innaturale per lui.
«Ragazzi ...» attaccai per riprendere un discorso difficile ma, Akiko intervenne senza lasciarmi il tempo di parlare. Era così dispiaciuta che la vidi trattenere le lacrime in una morsa alla gola.«Non lo avevo mai visto così arrabbiato. Io non volevo ... » disse mentre due lacrime le solcavano le guance arrossate.
Anche Liam credeva di aver esagerato con l'entusiasmo ma si sa: i segreti creano fratture difficili da rimarginare e avevo paura delle conseguenze. Era l'ultimo giorno insieme e non volevo che ci lasciassimo in questo modo triste.
«Akiko ... Liam ... non ce l'ha con noi; si tratta di una situazione delicata ed è nervoso. Dobbiamo cercare di sostenerlo e non stargli troppo addosso. La cosa migliore da fare è lasciarlo riflettere da solo per un po' e sono sicuro che tutto si sistemerà. Nel frattempo andrò ad allenarmi col mio team, poi gli parlerò. Direi di rivederci per cena».
La mia idea fu accolta e mi recai all'esterno per fare quello che mi ero prefissato. Lui non era fuggito e lo vidi seduto sotto un albero intento a trastullarsi con la sua spugna di Menger. Passai oltre senza farmi notare rimanendo in zona, per praticare gli allenamenti che non facevo mai mancare alla mia squadra. Presi un bel respiro e mi sgranchii braccia e gambe per poi concentrare la mia attenzione sui miei Pokémon.
«Vai Vaporeon, attacca e cerca di dirigere il getto con precisione. Bravo così! Flareon non devi schivare così presto; se fossi inseguito da un acquagetto ben controllato, non avresti scampo, quindi le tue schivate devono essere proprio all'ultimo secondo».
Ero indaffarato con la mia preparazione alla lotta già da un'ora e stavo lavorando sodo per far salire il livello dei miei pokémon, anche se già erano tutti a un buon punto, soprattutto Umbreon che era con me da molto più tempo rispetto agli altri, quando fui bruscamente interrotto da una voce fuori campo ma per fortuna familiare.«Oppure non bisogna schivare per niente!»
Natural si parò davanti a me sbarrandomi la visuale dei miei due Pokémon e interrompendo il nostro allenamento. Parlava ad alta voce, sembrava euforico ma rimasi in silenzio ad ascoltarlo.
«Non potrai mai fare la differenza se ai tuoi Pokémon insegni soltanto a scappare».
La differenza? Era una parola che avevo detto una sola volta davanti a lui e se n'era ricordato. Era forse ritornato lucido improvvisamente?
«Non gli sto insegnando a scappare» risposi. «Lavoriamo per colmare una debolezza di Flareon che è un tipo fuoco, contro Vaporeon che è un tipo acqua. Sappiamo benissimo che il fuoco non può vincere contro l'acqua».
Mi aggredì verbalmente urlandomi contro, denigrando quell'affermazione e sono sicuro che se non fosse stato il tipo tranquillo e controllato che conoscevo mi avrebbe pure alzato le mani.
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Per sempre mio fratello ~ Pokémon Nero e Bianco ~
FanficQuando i destini di due persone desiderose di rialzarsi, le quali tuttavia non trovano la forza s'incontrano, ecco che tutto può cambiare. Due vite opposte e tormentate, due anime in fuga possono essere l'una rifugio dell'altra nelle avversità che i...