cap.4- Tregua

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Sentii delle mani ghiacciate toccarmi le spalle, aprii gli occhi ancora assonnati e vidi il viso di Newt.
<<Svegliati che tra poco dovrai andare da Clint>> mi disse lui. Non avevo le forze, volevo solo dormire
<<altri cinque minuti, solo cinque>> dissi io ancora assonnata
<<sbrigati!>> 
Passarono i cinque minuti, troppo in fretta e io mi costrinsi ad alzarmi. Andai a fare colazione e dopo mi vestii.

Andai alla capanna dell'infermeria ed entrai. Clint era già lì, mi stava aspettando.
Dopo esserci salutati, mi iniziò a spiegare dove si trovavano tutti gli strumenti
<<lì c'è la garza e qui i medicinali. Non sono molti, solo quelli per le influenze, dalla scatola arrivano solo questi>> continuò a spiegarmi.
Io e Clint restammo a parlare per un po', non arrivava nessuno. Da una parte era una cosa positiva perché voleva dire che nessuno si era fatto male. Però dall'altra parte, io volevo provare il lavoro.
Entrò un ragazzo, era magro, alto e moro. Non ci avevo mai parlato, però l'avevo già visto alla festa della scorsa sera
<<ti serve una mano?>> chiesi
<<si, mi sono ferito a una gamba, mi fa un po' male ma niente di che>> si alzò il pantalone e fece vedere la ferita, non sembrava profonda. Presi il disinfettante e andai da lui.
<<sdraiati sul lettino>> dissi io. Iniziai a disinfettare la ferita, cercavo di essere il più delicata possibile.
<<io e te non ci conosciamo, come ti chiami?>> mi chiese
<<sono Tori, sono qui da neanche due giorni è per questo che non ci siamo mai visti. Tu sei?>> chiesi io per continuare il discorso
<<mi chiamo Winston>> disse lui
<<ah, Newt mi ha detto che sei l'intendente degli squartatori, vero?>> lui annuì
<<ma voi squartatori di che cosa vi occupate?>> continuai a dire
<<è un lavoro molto difficile. Praticamente ci occupiamo specialmente del macello degli animali, ma non solo, badiamo anche delle bestie: le nutriamo e le puliamo>> continuò a parlare, gli piaceva molto il suo lavoro, non capii come. Mi faceva venire il voltastomaco solo a pensarci. Finii di disinfettare la ferita e infine gli misi la garza attorno alla gamba, lui se ne andò.

Appena uscì mi girai verso Clint
<<sembri portata per questo lavoro e poi mi servirebbe un altro aiutante. Sai, siamo solo in due e facciamo un po' di fatica. Oggi fortunatamente non si è ferito quasi nessuno. Ma capita che più ragazzi nello stesso giorno si facciano male>>
Ero abbastanza convinta, volevo fare la medicale, mi piaceva aiutare le persone. Andai da Newt per dirgli della mia decisione, c'era anche Chuck con lui
<<voglio fare la medicale>> loro sorrisero, fieri di me
<<allora dico a Frypan che oggi pomeriggio non ci sei>> mi chiese Newt. Annuii.

Andammo a mangiare, andai da Frypan che mi diede un piatto con delle verdure, mi stava guardando male. Ero confusa
<<è successo qualcosa?>> chiesi io
<<ho saputo che non vuoi fare neanche la prova in cucina, mi abbandoni>> disse in modo serio, subito dopo però fece una risata. Io risi
<<scusa, però non sempre c'è molto lavoro in infermeria, ci sono giorni in cui non si fa male nessuno. Se vuoi quando non ho niente da fare vengo ad aiutarti>> dissi sorridendo
<<grazie, sono felice che hai trovato il tuo posto nella radura>> mi disse. Ero contenta, avevo trovato degli amici sinceri e, più andavo avanti, più mi sentivo veramente a casa.

Dopo mangiato mi diressi verso la capanna dei medicali. Appena entrata vidi Gally. C'è l'avevo ancora con lui per come mi aveva trattato il giorno prima.
<<ti sto aspettando da venti minuti, dov'eri?>> mi disse lui con fare scontroso. Non gli avevo fatto niente, quel giorno neanche c'eravamo visti e già ce l'aveva con me. Non capii perché, sembrava che gli avessi fatto qualcosa, anche se con lui ci parlavo solo raramente.
<<stavo mangiando, cosa vuoi?>> chiesi
<<mi sono fatto male, stavo aggiustando una capanna e una trave mi è caduta addosso>> disse alzandosi la maglia. Fortunatamente per lui e sfortunatamente per me, non era niente di grave.
Aveva un taglio superficiale ma non perdeva neanche troppo sangue.
<<togliti la maglietta, sbrigati!>> dissi io, notai il suo sguardo confuso
<<Se vuoi che disinfetto la ferita con la maglietta, allora tienila. Come faccio a medicarti. A che cazzo pensi? Togliti la maglia e fai veloce che non ho tempo da perdere>> dissi già stanca di quella situazione
Si tolse la maglietta, era visibilmente imbarazzato e un po' anch'io, ma feci finta di nulla e proseguii con il mio lavoro. Speravo che da un momento all'altro arrivasse Clint a salvarmi e che finisse lui di medicarlo.
Gli iniziai a disinfettare la ferita. C'era silenzio e molta tensione però appena lo toccai con il cotone iniziò a fare versi e a lamentarsi.
<<brucia, fai piano. Mi stai facendo male>> disse.
Ero già arrabbiata con lui così stava solo peggiorando la situazione, iniziavo a perdere la pazienza.
<<se dici solo un'altra parola, me ne vado>> dissi io alterata, lo sentii sbuffare.
Continuai a disinfettare la ferita e lui sorprendentemente restò in silenzio, anche se stava visibilmente soffrendo.
Passarono cinque minuti e io avevo quasi finito, dovevo solo fasciargli la ferita.
Stavo andando a prendere la fascia
<<scusa per ieri>> mi disse quasi sussurrando, sapevo che era in imbarazzo, era diventato rosso e iniziavo a esserlo anche io, non me l'aspettavo.
<<ho sentito male, puoi ripetere ad alta voce?>> lo presi in giro
<<smettila hai capito bene, se fai così ritiro tutto>> replicò
<<no no, ormai l'hai detto!>> dissi ridendo
<<comunque sta tranquillo. Tregua>> chiusi il discorso allungando la mano verso di lui
<<tregua>> ripeté lui stringendomi la mano. Iniziammo a parlare del più e del meno.

Lui restò con me fino all'arrivo di Clint.
Quando entrò anche lui sembrò confuso
<<sembrate calmi, cos'è successo?>> disse Clint. Io iniziai a ridere.
Dopo un po' Gally se ne andò. Io e Gally avevamo una tregua, era strano anche solo da dire. Certo non eravamo diventati migliori amici però stavamo migliorando. Quando non litigavamo era anche simpatico, avevamo iniziato a rispettarci, almeno per il momento.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora