cap.13- Fuga

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Mi svegliai presto, forse troppo presto per potersi alzare, era ancora buio ma si iniziava a intravedeva il sole. Oggi avremmo attuato il nostro piano, l'ansia si iniziava a fare sentire già dalle prime ore della mattina. Restai nell'amaca per una mezz'oretta circa, la cosa che mi preoccupava ancora di più della fuga era parlare con Gally, avevo bisogno che ci seguisse.

Anche se tutti stavano dormendo, l'emozione era troppa e mi alzai. Dovevo parlare con il ragazzo a tutti i costi. Andai vicino alla sua amaca e notai che non si trovasse lì. Guardai in giro per la radura ma del ragazzo non c'era traccia, dopo aver riflettuto, l'unico posto in cui pensavo potesse essere era la casa sull'albero.

Andai nella casa sull'albero, salii le scale e lo vidi. Era sdraiato e aveva gli occhi puntati verso il cielo.
<<Tory, perché sei sveglia? non è neanche l'alba>> mi chiese puntando gli occhi su di me. Io ero ancora sulle scale
<<ti stavo cercando, ti volevo parlare>> gli dissi io. Lui si spostò leggermente verso destra in modo tale che ci stessi anche io. Mi sdraiai alla sua sinistra e iniziai a guardare cielo, sentendo gli occhi del ragazzo ancora puntati sulla mia figura.
<<ti prego, vieni con noi>> lo sussurrai quasi, il ragazzo però sembrava aver capito, infatti iniziò a scuotere la testa negativamente
<<perché no>> gli chiesi
<<la radura è la mia casa, sono qui da tre anni. Non so neanche cosa ci sia là fuori>> mi rispose
<<ti prego>> gli dissi quasi disperata, sentivo gli occhi che stavano iniziando a pizzicarmi.
<<ho bisogno di te>> lo dissi a bassa voce, non ero neanche sicura di averlo detto ma era vero. Anche se litigavamo e molte volte non ci sopportavamo avevamo bisogno l'uno dall'altro. Alzai il busto appoggiando le mai sul pavimento, sentivo come se avessi un nodo alla gola, non riuscivo più a dire niente. Sentii delle braccia stringermi e non riuscii più a trattenermi, le lacrime iniziarono ad uscire, senza sosta.
<<mi dispiace, io non ti voglio lasciare ma non posso andarmene>> mi disse ad un' orecchio. Restai dei minuti attaccata la petto del ragazzo senza dire una parola. Annuì
<<mi mancherai>> gli dissi sorridendogli prima di alzarmi e scendere dalla casa
<<anche tu>> sentii dire da lontano.

Me ne andai. Le lacrime scendevano senza sosta, probabilmente oggi sarebbe stata l'ultima volta che l'avrei visto e con lui anche i ragazzi che sceglieranno di restare. Iniziai ad essere in dubbi pure io sulla fuga, se fossi restata magari non sarebbe cambiato nulla e nessuno si sarebbe separato ma cambiai in fretta idea, perché avevo bisogno di scoprire cosa c'era fuori, avevo bisogno di iniziare a vivere nel mondo vero.

L'alba era ormai arrivata e anche le porte si stavano iniziando ad aprire. Andai a svegliare i ragazzi e insieme ci avviammo da Thomas, che era ancora chiuso in gattabuia. Dovevamo perfezionare il piano e dopo metterlo in pratica. A metà del discorso Gally e i suoi scagnozzi ci interruppero. Sembravano arrabbiati e la prima cosa che pensai e che ci avevano sentito, ebbi paura di cosa potesse fare Gally. Appena si erano avvicinati Thomas aveva chiuso gli occhi facendo finta di essere svenuto.
Dopo il segnale di Gally, il ragazzi aprirono la gabbia e lo presero dalle braccia trascinandolo fuori bruscamente. Presero anche Teresa e li portano davanti alle porte. Li seguii e appena arrivammo al centro della radura non potei fare a meno di notare che davanti all'ingresso del labirinto si trovavano due enormi pali di legno, piantati in terra, mi chiesi a cosa potessero servire. Nel mentre pensavo Gally iniziò a parlare
<<quante vite sprecate>> disse lui, non sapevo dove voleva arrivare
<<credi che bandirci cambierà tutto questo>> chiese Teresa
<<questa non è una messa al bando, questo è più un sacrificio>> disse, iniziai ad avere seriamente paura di lui
<< aspetta Gally, che cosa stai facendo>> gli chiesi alzando la voce
<<credi che dovrei fare tornare Thomas nel labirinto dopo tutto questo? ora per favore non parlare più, non vorrei essere costretto a sacrificarti>> mi disse. La sua risposta mi distrusse, non credevo potesse essere così cattivo con me.
<<guardatevi attorno, guardate cosa ha fatto alla nostra radura>> nel mentre Gally parlava, i suoi scagnozzi stavano legando al palo Teresa. Gally stava continuando a parlare ma io avevo smesso di ascoltarlo orami da un po'. Notai che dietro a lui c'era Chuck, proprio come nel piano aveva delle lancie e lo zaino con le provviste.
<< legatelo>> disse Gally indicando Thomas, i ragazzi anche se timorosi si avvicinarono al ragazzo. Di improvviso lui si alzò è tirò una gomitata nella pancia al pivello alla sua destra. Intanto Teresa tiro un calcio in mezzo alle gambe del ragazzo davanti a lui e poi Minho la liberò, tagliando la corda che la teneva legata al palo. Chuck mi passò una lancia che puntai la collo di Gally, lui si allontanò spaventato. Mi fece tornare in mente la prima volta che ci vedemmo, avevo paura e gli puntai un coltellino alla gola, solo che questa volta al posto del coltello avevo la lancia.
<<non siete costretti a venire con noi ma noi c'è n'è andiamo>> disse Thomas
<<se qualcuno vuole venire è l'ultima possibilità>> dissi io guardando Gally e sperando che cambiasse idea.
<< non li ascoltate, stanno cercando solo di spaventarvi>> disse Gally, non lo riconoscevo più
<<no, lo siete già abbastanza. Io sono spaventato ma preferisco rischiare la vita la fuori piuttosto che finire i miei giorni qui>> disse Thomas. Io stavo guardando Gally e notai che il discorso non lo stava toccando minimamente, lo stavano solo facendo arrabbiare. Tutte le speranze che avevo sul fatto che potesse venire con noi sparirono. Ma a differenza di Gally gli altri iniziarono a capire il nostro punto di vista e dopo poco Winston si unì a noi, fu il primo di tanti, ormai la maggior parte era dalla nostra parte.
<<vi prego venite con noi, questa non è casa vostra e non è la vita reale>> dissi io provando per l'ultima volta a convincerli. Tutti mi girarono le spalle, tranne Gally che mi stava guardando, non sembrava più arrabbiato ma triste.
<<dobbiamo andare>> disse Thomas. Guardai Gally sorridendo prima di girarmi, non riuscii a vedere se aveva ricambiato. Iniziai a correre con gli altri.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora