cap. 17- Gally

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La mappa ci aveva portato fino a dentro un tunnel, entrammo lentamente. Lì dentro non mi sentivo al sicuro, c'erano macchine abbandonate, la maggior parte di esse erano sporche e rotte. Nel mentre scrutavo il posto, la macchina frenò di colpo. Guardai davanti a me e notai che c'era un spaccato, non si muoveva. Poi sentimmo un colpo al finestrino, c'è n'era un'altro, e in pochi secondi ci circondarono completamente. Frypan, che era al volante, accelerò di colpo, per cercare di sfuggire ai mostri, ma andò troppo veloce in una curva che la macchina si cappottò. Appena usciti dal veicolo notammo che non potevamo fare più niente, erano troppi e ormai ci avevano circondato.
Sentimmo dei colpi di pistola provenire da dietro di noi, appena ci voltammo vidimo Brenda. Ci avevano seguiti ed erano riusciti a salvarci. Salimmo sull'auto e scappammo da quel tunnel, il più in fretta possibile.
<<ci avete salvato, grazie>> dissi io ai due ragazzi.
<<non c'è di che>> mi rispose Brenda
<<non fatevi strane idee, se lì dentro era così vuol dire che in città sarà pieno di spaccati>> disse Jorge
<<ameno che non abbiano trovato un modo per tenerli lontani>> disse Newt. Tutti ci voltammo lo sguardo verso di lui, e il ragazzo indicò la città, era circondata da mura.
<<dobbiamo riuscire a superarle>> disse Thomas. Tutti annuimmo, concordando sulla sua scelta, anche se spaventati da quello che gli aspettava all'interno delle mura.

Ci rimettemmo subito in macchina, stavamo andando vicino alle mura, per vedere se c'era un entrata.
<<sai che ci sarà anche lei?>> sentii chiedere Newt a Thomas. Lui sembrava pensieroso, anche se non l'aveva mai dichiarato apertamente, io ero abbastanza convinta del fatto che tra i due ragazzi c'era stato qualcosa. Bastava guardare Thomas, notavo che era innamorato e forse per lui rivederla dopo tutto quello che ha fatto sarebbe stato difficile. Io non l'avevo perdonata, ci ha traditi, anche se le sue erano buone intenzioni.
<<si lo so>> rispose Thomas alla domanda.

Arrivammo davanti alle mura, la struttura era completamente circondata da persone, molte di loro urlavano di farli entrare ma nessuno gli ascoltava.
Sentii una voce che prevaleva sulle altre e, quando mi voltai, vidi un camion con sopra dei ragazzi.
<<noi siamo la voce di chi non ha voce>> disse un ragazzo seduto sul veicolo. Erano almeno in cinque sul tettuccio, tutti avevano sul viso una specie di maschera anti gas.
<<si nascondono dietro le loro mura e pensano di poter tenere la cura per loro e guardare il resto di noi morire, ma noi siamo molto più numerosi e io dico ribelliamoci!>> continuò l'uomo. C'era un ragazzo in mezzo a tutti gli altri, anche lui aveva la maschera, notai che mi osservava e, mentre il camion si allontanava, lui mi seguiva con lo sguardo ma non ne capii il motivo.
Tutti iniziarono ad urlare esaltati dal discorso che era appena stato fatto. Sopra di noi volarono due aerei della wicked che stavano entrando nelle mura, intanto noi iniziammo ad avanzare verso un'entrata. Ci stavamo avvicinando sempre di più fino a non riuscire più a passare, per la troppa folla.
<<Thomas ho una brutta sensazione, se questa gente non riesce ad entrare come faremo noi?>> gli chiesi, ad interrompere la nostra conversazione fu Newt
<<dobbiamo andare, guardate>> disse il ragazzo. Mi voltai e vidi che i ragazzi che prima erano sul camion ci stavano circondando. Poi ci fu un rumore e notai che dei macchinari si erano accesi e avevano iniziato a lanciare bombe.
<<scappiamo!>> urlò Jorge, iniziammo a correre il più lontano possibile.
Nel mentre correvo sentii due mani prendermi per le spalle e trascinarmi fino al camion visto poco prima. Cercai in tutti i modi di liberarmi da quella presa ma sembrava impossibile. Mi buttò dentro il veicolo e dopo poco mi raggiunse anche Thomas. Il ragazzo che ci aveva rapito entrò e chiudette la porta alle nostre spalle e poi partimmo.
<<cosa volete da noi?>> gli chiesi al ragazzo davanti a noi, ma sembrava di parlare con un muro. Non rispondeva, ma non insistei, lui aveva un fucile e non mi sembrava la scelta più intelligente andargli contro.

Restammo dentro quel camion per circa dieci minuti. Arrivammo in quello che sembrava un magazzino abbandonato, all'interno era pieno di persone, la maggior parte di questi indossavano la maschera anti gas. Aprirono la portiera, presero Thomas dalle spalle e lo spinsero fuori, io lo seguii, uscendo dalla vettura. Vidimo che gli altri si trovavano già lì e ci affrettammo ad avvicinarci a loro. Mancava solo Jorge, arrivò un auto e quando aprirono le porte, uno di quei uomini cadde a terra e poco dopo Jorge gli saltò addosso.
<<dov'è?>> disse riferendosi a Brenda, loro erano come padre e figlia. Dopo averla vista si tranquillizzò ed andò ad abbracciarla.
<<state calmi, stiamo tutti dalla stessa parte>> disse uno di quei ragazzi mascherati, nel mentre parlava gli altri uomini ci circondarono.
<<dalla stessa parte? cosa intendi? non sappiamo neanche chi siete>> chiesi.
<<Tori...>> disse lui senza aggiungere nulla. Lo guardai confusa. Prima che potessi fare anche solo una domanda, lui si sfilò la maschera. Quello che vidi era inspiegabile, era l'ultima persona a cui potevo pensare.
<<Gally...>> sussurrai, non potevo crederci, non volevo crederci. Sentii gli occhi pizzicare, la mia mante vide solo il momento della morte di Chuck. Thomas si avvicinò a lui e gli tirò un pugno in pieno volto, subito Newt lo seguii
<<Fermo>> gli disse newt
<<ha ucciso Chuck>> gli rispose
<<si, si, mi ricordo ma ricordo anche che è stato punto ed è impazzito>> il discorso di Newt sembrava aver convinto Thomas a lasciarlo, infatti si alzò e si allontanò da Gally ma ancora arrabbiato.
<<dovevo aspettarmelo>> disse Gally tenendosi la mandibola.
<<conosci questo tipo?>> mi chiese Brenda
<<purtroppo>> le risposi, pur avendo parlato a sottovoce, notai che Gally mi aveva sentito, mi stava guardando.
<<è impossibile, noi ti abbiamo visto morire>> disse Newt
<<no, mi avete lasciato morire e se non vi avessimo trovato adesso sareste morti voi>> ci disse
<<avrei preferito essere sparata piuttosto che trovarmi qui, con te. Saresti dovuto morire te non Chuck>> gli dissi, soffrivo nel mentre dicevo quelle cose ma non potevo fare a meno di pensarle. Lui abbassò lo sguardo. Non riuscivo più a frenare le emozioni e probabilmente se fossi rimasta lì un secondo di più sarei scoppiata.
Iniziai a camminare lontana da tutti loro, non sapevo dove stavo andando. Gli uomini cercarono di fermarli
<<lasciatela andare>> sentii dire Gally. Lì vicino si trovava uno stanzino, ci entrai senza pensarci due volte. Volevo solo andarmene da quel posto e scordarmi di tutto.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora