cap.20- Scuse

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Tutti stavano dormendo, io ero nella mia camera e, proprio come il giorno prima, non riuscivo a chiudere occhio. Decisi che sarei uscita anche quella sera, presi la sedia e mi sporsi fuori dalla finestra. Appena uscii dal tetto notai che avevo compagnia
<<Tori?>> mi disse Gally con tono interrogativo
<<che ci fai qui?>> gli chiesi
<<quella è la mia stanza>> disse indicando camera vicino alla mia
<<Quando non riesco a dormire vengo qui>> continuò
<<Ok, comunque ora me ne vado>> dissi avviandomi verso la mia finestra per tornare a dormire
<<no>> disse secco. Iniziavo ad aver paura di quello che mi volesse dire
<<no?>> ero confusa
<<dobbiamo parlare, ho bisogno di parlare con te>> mi disse abbassando sempre di più il tono della voce
<<senti è meglio che io vada, abbiamo già parlato abbastanza>> dissi decisa
<<ti prego>> disse sussurrando. Sbuffai rumorosamente arrendendomi. Non avevo voglia di controbattere e iniziare a litigare. Tornai sul tetto e mi sedetti vicino a Gally, senza però avvicinarmi troppo.
<<cosa mi dovevi dire?>> chiesi. Lo sentii prendere fiato prima di iniziare a parlare
<<non so da dove iniziare>> disse, potevo percepire la sua ansia, sentivo i suoi occhi puntati su di me ma feci di tutto per evitare il suo sguardo
<<non sono qui per cercare di difendermi, anzi tutto il contrario. Fai bene ad odiarmi, anche io mi odio per quello che ho fatto>> iniziò a dire
<<sai, quando mi hanno trovato fuori dal labirinto io non mi ricordavo niente, neanche di te, solo una cosa mi ricordavo ed era Chuck, solo lui e di tutto quello che gli ho fatto. Col tempo sono tornati anche gli altri ricordi ma quello di Chuck continua a tormentarmi. Non riesco praticamente a pensare ad altro>> disse. Sentii gli occhi iniziare a pizzicare ricordandomi di quel momento e voltai il viso cercando di non farlo vedere
<<la gente continua a dirmi che non è colpa mia, sono stato punto e sono impazzito ma comunque continuo a sentirmi in colpa, è tutta colpa mia. Io vi dovevo seguire fin dall'inizio, così almeno non sarei stato punto e Chuck sarebbe ancora qui con noi. Mi manca, mi manca la radura, di quando passavamo le sere a lottare e a guardare le stelle>> continuò. Anche se era difficile, stavo cercando di mettermi nei suoi panni e pian piano stavo riuscendo a capire il suo punto di vista. Come mi aveva detto Newt avrei dovuto perdonarlo
<<è per questo che la sera vengo qua', spero sempre che lui mi possa sentire e che prima o poi mi perdoni. Io morirei per farlo tornare in vita se ci fosse un modo>> disse con il tono della voce spezzato. Quando mi voltai verso di lui notai che le sue mani tremavano, senza sosta. Alzai gli occhi, che avevano iniziato a lacrimare e unii il mio sguardo al suo
<<Ok...>> dissi io con la voce tremolante. Non sapevo cosa dire, avevo della confusione in testa ma sapevo che stavo iniziando a perdonando.
<<Ok>> ripeté lui. Mi sdraiai e lui fece lo stesso.
Passarono dei minuti e nessuno dei due aveva il coraggio di dire niente. Avevo smesso di piangere e Gally si era tranquillizzato, iniziammo a parlare.
<<ti devo dire un segreto>> mi disse, lo guardai confusa
<<il piano è diverso da come l'ho spiegato ai ragazzi>> continuò
<<che vuoi dire, non mi raccontare stronzate>> gli dissi arrabbiata
<<c'è non è diverso, solo che non ho detto una parte del piano. Teresa>> annunciò, ero sorpresa e potevo immaginare perché non l'aveva detto
<<lei ci serve per entrare alla wicked, non l'ho detto solo perché sapevo che Thomas probabilmente si sarebbe opposto ma non c'è un altro modo>> mi confesso
<<quando hai intenzione di dirglielo?>> chiesi
<<glielo farò vedere una volta dentro le mura e spero che lui capisca>> mi disse, mi fidavo di Thomas ed ero sicura che avrebbe preso la decisione migliore.
Cambiammo argomento, lui mi raccontò di tutto quello che aveva fatto da quando era uscito dal labirinto e anch'io. Finii gli argomenti di qui parlare e iniziai anche ad avere sonno, stavo per avvisarlo che me ne stavo per andare
<<ti ricordi quando siamo rimasti tutta la notte nella casa sull'albero?>> mi chiese interrompendo il silenzio, io annuii
<<vorrei aver avuto più tempo per tornarci>> mi disse. Io sorrisi, mi sembrava così strano che fino a poco prima non riuscivo neanche a vedere Gally e ora ero insieme a lui sul tetto di un magazzino a parlare e a ridere.
<<forse è arrivato il momento di andare a dormire>> dissi cambiando discorso, avevo paura di dove volesse andare a parare con questa affermazione, lui annuì.
Tornai nella mia stanza e mi misi dentro al letto
<<buonanotte>> sentii dire da Gally fuori dalla finestra
<<notte>> risposi, dopo poco riuscii ad addormentarmi

La mattina seguente mi svegliò una voce, quando aprii gli occhi vidi il viso di Brenda
<<ti volevo avvisare che i ragazzi sono appena entrati in città, ci dovrebbero mettere poco>> mi disse, io annuì. Andammo a fare colazione, eravamo tutti svegli tranne Frypan che era ancora in camera.
Ci spostammo nel salotto, mi sedetti sulla sedia
<<e se Thomas rivede Teresa>> disse Brenda senza sapere che lei ci aiuterà nel piano, sembrava agitata, stava camminando avanti e indietro per la stanza senza sosta
<<sta tranquilla le probabilità che la riveda sono bassissime>> le mentii, non volevo raccontarle bugie ma non sapevo cosa dirle
<<ti posso chiedere una cosa? secondo te loro due stavano insieme?>> mi chiese la ragazza
<<io non lo so, lui non mi ha mai detto nulla su Teresa e io e lei non parlavamo molto. Secondo me, però qualcosa c'è stato. Perché me lo chiedi?>> le chiesi curiosa
<<oh nulla, ho solo paura che Thomas possa rovinare il piano perché è ancora innamorato di Teresa>> mi disse, potevo capire la paura di Brenda ma mi fidavo di Thomas ed ero certa che avrebbe fatto di tutto pur di salvare Minho.
Dopo circa un'oretta sentimmo aprirsi la porta, i ragazzi erano tornati.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora