GALLY- maze runner

cap. 24- Minho

Stavamo per atterrare vicino al tunnel, dove avevo detto a Thomas di aspettarmi. Ormai erano passati dei minuti e di loro non c'era traccia. Iniziai a preoccuparmi e a pensare al peggio, forse gli era accaduto qualcosa.
<<ma dove sono, Brenda mi passe il woki toki?>> le chiesi
<<mi sentite? state bene? dove siete?>> chiesi preoccupata, passarono dei minuti e di loro non c'era traccia
<<sta tranquilla, arriveranno tra poco>> disse fiduciosa Brenda. In lontananza notai due sagome, si stavano avvicinando. Capii immediatamente che uno di loro era Minho, iniziai a correre verso di lui
<<Minho!>> dissi saltandogli addosso dalla felicità
<<non ci posso credere, sei vivo, stai bene? ti hanno fatto qualcosa?>> dissi staccandomi dall'abbraccio e scrutandolo con attenzione
<<tranquilla ora sto bene>> disse, io mi riattaccai a lui. Ero così felice, tutta la fatica e i sacrifici fatti erano serviti, ora Minho stava bene ed era salvo. Insieme a lui arrivò anche Newt, anche lui stava bene e non riusciva a smettere di sorridere. Abbracciai anche lui, felice che stesse bene ma poi mi accorsi di un dettaglio
<<dove sono Gally e Thomas?>> chiesi preoccupata, lui iniziò a guardarsi attorno confuso
<<erano dietro di noi fino a due secondi fa, eravamo così concentrati a scappare che non ci siamo accorti che non erano più dietro di noi>> disse Minho dispiaciuto
<<magari sono solo rimasti indietro, non saltiamo a conclusioni affrettate>> controbatté Newt, si vedeva che era spaventato e che quella frase l'aveva detto per cercare di autoconvincersi
<<dobbiamo tornare indietro, dobbiamo essere sicuri che stiano bene>> dissi, non tutti sembravano d'accordo ma non mi importava, eravamo riusciti a salvare Minho e non avevo intenzione di perdere qualcun altro. Iniziai a camminare verso la direzione da cui i ragazzi erano appena tornati e sentii i loro passi che mi seguivano
<<noi controlliamo dall'aereo>> mi disse Brenda tornando da Jorge, io annuì.

Mi trovavo dietro in muro, la città era piena di guardie dalla wicked, probabilmente erano più del solito perché ci stavano cercando, stavo cercando in tutti i modi di non farmi vedere. Un edificio era appena crollato, le persone erano i panico, molte di loro correvano e urlavano. Io continuavo a cercare Gally ma senza successo, stavo cercando ovunque ma di lui non c'era traccia. Stavo iniziando ad aver veramente paura, non volevo perdere Gally, eravamo riusciti a sistemare il nostro rapporto e non ero ancora pronta per dirgli addio. Thomas è come un fratello, c'è sempre stato e avrei fatto di tutto per salvarlo. Iniziai a correre per nascondermi dietro a un muro, nel mentre stavo correndo notai che una guardia mi aveva vista, sfortunatamente però lui aveva già la pistola tra le mani. L'unica cosa che potevo fare era arrendermi, avvicinai le mani alla testa in segno di resa, iniziai a pensare a cosa mi sarebbe accaduto da qui in avanti, probabilmente avrei passato tutto quello che Minho aveva passato in questo mese, volevo piangere ma in quel momento non potevo. Sentii uno sparo provenire da dietro di me e, solo un'attimo dopo la guardia era stesa per terra, stava premendo la mano sulla ferita, il proiettile era arrivato al braccio destro. Quando mi voltai vidi l'unica persona che volevo vedere in questo momento
<<Gally>> corsi verso la sua direzione, arrivai vicino a lui e senza pensarci troppo gli presi il viso tra le mani e gli stampai le mie labbra sulle sue dando inizio ad un bacio, durò pochi secondi in cui però c'erano racchiusi tante emozioni, mi staccai penstando di dovergli dare spiegazioni
<<scusa, pensavo che ti fosse successo qualcosa e...>> dissi emozionata
<<non parlare>> mi interruppe riunendo le nostre labbra, avevamo aspettato fin troppo. Le sue braccia si spostarono sui miei fianchi stringendoli e avvicinandomi sempre di più a lui. Io mi strinsi a lui continuando il bacio
<<scusate>> sentii dire, era Newt
<<mi sono perso qualcosa?>> chiese Minho confuso mentre sorrideva
<<no, comunque dov'è Thomas?>> chiesi a Gally ancora in imbarazzo, la sua espressione cambiò drasticamente
<<Teresa l'ha convinto ad andare alla wicked per farsi studiare. Diceva che il suo sangue è speciale e che lui potrebbe salvare tutti noi>> disse d'un fiato. Perché si sta fidando di Teresa nuovamente, dopo tutto quello che ci ha fatto, è colpa sua se ora siamo qua'. Anche se non condivido la scelta che ha fatto comunque dovevamo aiutarlo, la città stava cadendo a pazzi e trovarsi qui non era per niente sicuro.
<<dobbiamo trovarlo>> dissi
<<Abbiamo trovato Gally, Thomas è nella wicked dobbiamo salvarlo>> disse Newt al woki toki. Passarono dei minuti e l'aereo atterrò vicino a noi per permetterci di salire. Stavamo controllando tutti i palazzi sperando di vedere Thomas e Teresa, anche se lei non mi stava simpatica la volevo salvare, non avrei mai permesso la morte di qualcuno e in più sapevo quanto ci teneva Thomas e se era felice lui ero felice anche io. Riuscimmo a vederli, Thomas era sdraiato vicino a Teresa, sembrava ferito ed iniziai a preoccuparmi. Appena Teresa ci vide riuscì a svegliare Thomas e a prenderlo sulle spalle trascinandolo vicino al bordo del palazzo, l'aereo non era abbastanza vicino e prenderlo sarebbe stato quasi impossibile
<<bisogna avvicinarsi, siamo troppo lontani>> esclamai io. Ci avvicinammo questa volta sarebbe stato un lancio difficile ma non impossibile. Teresa lo bacio prima di usare tutte le forze di cui disponeva per spingere Thomas verso l'aereo. Minho e Newt riuscirono a prenderlo e a tirarlo su.
<<Teresa salta, ti prendiamo noi>> urlai sperando che venisse con noi, lei si girò verso di me e sorrise ma non fece un passo, rimase immobile, aspetto con ansia il suo destino. I pavimento sotto di lei si sgretolò e caddè inizieme a tutto l'edificio. Mi rinchiusi nelle braccia di Gally che mi strinsero cercando di confortarmi, stavo piangendo. Non volevo finisse così, alla fine le volevo bene e potevo capire che tutto quello che aveva fatto, l'ha fatto per cercare una soluzione. Guardai Thomas, stava gridando in preda al dolore, dopo pochi secondi di sdraiò a terra e svenì senza forze.