cap.19- Stelle

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Ero appena entrata in camera mia, c'era solo un letto e, vicino ad esso, un piccolo tavolino in legno rovinato. Mi sdraia sul letto, il materasso era sottile e scomodo e non c'era neanche il cuscino. Le pareti erano grigie, avevano delle crepe e, negli angoli, erano ricoperte di ragnatele . Il posto non era dei migliori ma dovevo accontentarmi, alla fine ci trovavamo in un magazzino abbandonato.

Mi trovavo in quel letto da ormai ore e non ero ancora riuscita a prendere sonno. Decisi di alzarmi e di andare alla finestra. Appena guardai fuori notai che la mia stanza affacciava sul tetto del magazzino, era immenso. Decisi di uscire, non sembrava pericoloso. Presi il tavolino in legno e mi spinsi fuori dalla stanza, cercai di fare il meno rumore possibile, non sapevo se potevo stare lì ed era meglio che non mi sentissero. Mi sdraiai per guardare le stelle, c'è n'erano a milioni, era stupendo. Ripensai alla radura, quando andavo nella casa sull'albero per vedere le stelle, erano bellissime anche più belle delle stelle che stavo guardando in questo momento. Non pensavo di poterlo dire ma mi mancava la radura, lì stavamo bene alla fine dei conti. 
Dopo un po' mi venì sonno e tornai nella camera per dormire. La mattina seguente avremmo dovuto pensare al piano e dovevo essere riposata.

La mattina seguente mi alzai al sorgere del sole, volevo continuare a dormire ma non riuscii a riprendere sonno. Decisi di svegliare anche gli altri. Attraversai il corridoio, ero indecisa su quale fosse la loro stanza, volevo evitare di bussare a qualcun'altro. Aprii una porta sperando che all'interno ci fossero i miei amici
<<Tori? Perché non stai dormendo?>> mi chiese Newt quando mi vide. Era l'unico sveglio
<<non riesco a prender sonno. Ti va di fare un giro?>> gli chiesi, lui annuì. Nel mentre camminavamo ho pensato di andare nel salotto dove ci aveva portato ieri Gally. Ci sedemmo sul divano e iniziammo a parlare del più e del meno
<<con Gally come va?>> mi chiese
<<no lo so>> risposi cercando di cambiare il discorso il prima possibile
<<l'hai perdonato?>> chiese, io scossi la testa negativamente. Perché dovevamo parlare di Gally
<<a me Gally non è mai stato simpatico ma tu e lui vi volevate bene. Mi dispiace vederti così>> disse.
<<voglio dire che da quando siamo qui non sembri più tu. Lo so che è difficile ma dovresti capire che non è colpa sua>> continuò. Io restai in silenzio, non avevo niente da dire, avevamo già litigato per Gally e non lo volevo rifare
<<sai che sappiamo tutti che un giorno sei non sei tornata a dormire alle amache e io so che eri con Gally>> mi disse, io sorrisi ricordandomi di quel giorno
<<te l'ha detto Chuck?>> chiesi.  Disse di no con la testa, lo guardai confusa.
<<Chuck aveva svegliato me e Alby, era spaventato perché non eri nell'amaca. Io sono salito nella casa sull'albero e vi ho visti, stavate dormendo entrambi. Ovviamente non l'ho mai detto a nessuno, sta tranquilla>> mi spiegò
<<se mi stai dicendo questo perché vuoi che lo perdono, hai sbagliato tecnica. Sai già cosa né penso>> gli dissi, lui annuì
<<volevo solo ricordarti che vi volevate bene e potete ancora farlo>>mi disse. Stavo per controbattere ma dalla porta entò Gally
<<parli del diavolo...>> disse Newt. Lui ci guardò confuso
<<perché siete qui?e stavate parlando di me?>>
ci chiese
<<non sapevamo dove andare e non stavamo parlando di te>> dissi, lui annuì poco convinto ma non obbiettò
<<oggi cosa facciamo?>> chiese Newt cambiando argomento
<<appena gli altri si svegliano finiamo di pensare al piano, poi mangiamo e oggi pomeriggio se volete potete venire con noi alle mura>> rispose Gally.

Passarono delle ore e si erano svegliati tutti, iniziammo a rivedere il piano nei minimi dettagli
<<noi entriamo nelle mura e vediamo dove tengono Minho, una volta trovato il posto torniamo qui, e studiamo un piano su come poter entrare nell'edificio>> disse Gally sicuro di se, fino ad ora il piano risultava facile.

Arrivò l'ora di pranzo, andammo ad una specie di mensa. Lì prendemmo il pranzo, c'era solo un po' di minestra e della frutta.
<<è buono ma io avrei messo un po' più di sale>> disse Frypan
<<secondo me invece è perfetta. È buonissima>> disse Thomas, io gli feci il segno di stare zitto. Frypan era geloso
<<stai insultando la mia cucina, io ti ho dato da mangiare fino ad ora e tu mi sostituisci così>> disse offeso, iniziai a ridere cercando di non farlo vedere, insieme a me si aggiunse anche Newt e infine tutti gli altri.

Dopo pranzo ci preparammo per andare alle mura. Salii in macchina, con me c'era Thomas e Gally. Noi non dovevamo fare molto, saremmo dovuti rimanere lì e urlare di farci entrare nella città, con speranza che qualcuno ci ascoltasse. C'erano tantissime persone, proprio come la prima volta che andai lì. Io ero vicino a Thomas ed a Newt, ci stavamo avvicinando sempre di più, sentimmo il rumore di un aereo e la gente, spaventata che potesse accadere quello che era successo il giorno prima iniziò a correre. Quando mi girai Thomas e Newt non c'erano, iniziai a urlare il loro nome ma nessuno sembrava sentirmi, intanto le persone iniziarono a correre. Non sapevo cosa fare e dove andare. Sentii due braccia prrndermi per i fianchi e sollevarmi da terra, il secondo dopo mi trovavo dento il furgone e davanti a me c'era Gally
<<dove sono gli altri?>> chiesi spaventata
<<probabilmente staranno tornando al magazzino, sta tranquilla>> mi rispose, io annuì. Ci furono degli attimi di silenzio
<<stai bene?>> mi chiese
<<cos'è ora ti preoccupi per me>> risposi fredda
<<cosa devo fare per farmi perdonare?>> mi chiese sottovoce, ci pensai qualche secondo
<<io non lo so>> risposi, fortunatamente  eravamo arrivati al magazzino. Quando uscii vidi i ragazzi, corsi ad abbracciarli ed a controllare che stessero bene.

Passammo tutta la serata insieme a parlare, il giorno dopo Thomas, Newt e Gally sarebbero dovuti andare nella città e quindi andammo a dormire presto.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora