cap.5- Casa sull'albero

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La sera ci fu un falò, ogni tanto i radunai festeggiavano. Non saprei dire cosa c'era da festeggiare ma quelle sere mi divertivo quindi non mi interessava neanche tanto sapere il motivo.

Dopo aver parlato con Chuck andai con lui a vedere il combattimento tra Gally e il ragazzo che avevo conosciuto quella mattina, Winston. Non sapevo come si vinceva, ma cercai di seguire comunque.
Ero abbastanza contraria a questi giochi, non capivo il divertimento ma non obiettai.
Winston tirò un pugno a Gally e lui perse l'equilibrio cadendo. Tutti sembravano scioccati
<<è la prima volta che qualcuno lo batte>> mi disse Chuck
Mi avvicinai a Gally
<<stai bene, hai bisogno di una mano>> chiesi io. Lui si alzò in due secondi e imbarazzato mi disse
<<non ho bisogno del tuo aiuto, non mi sono fatto niente>> sembrava arrabbiato, ma capii che era solo una tecnica per non far vedere l'imbarazzo.
<<sei sicuro di non esserti fatto male>> chiesi io
<<Ti ho detto che sto bene>> mi disse alzando la voce, non era passato neanche un pomeriggio e già stava per infrangere la tregua
<<non sei durato neanche un giorno con la tregua>> dissi io, offesa. lo vidi sbuffare, allora decisi di allontanarmi da lui e tornare da Chuck , non avrei dovuto neanche preoccuparmi per lui.
Appena mi girai per andarmene sentii una mano prendermi per il polso, Gally mi stava tirando verso di lui per non lasciarmi andare.
<<mi dispiace, non volevo alzare la voce>> mi disse lui, sembrava dispiaciuto.
<<okay>> dissi io, mi sembrava sincero.

Restai con lui, inizialmente ero ancora arrabbiata per come mi aveva trattato, ma dopo poco decisi di lasciare perdere. Iniziammo a parlare del più e del meno e andammo a sederci su un tronco poco distante dal falò.
Mentre parlavo con Gally molti dei radurai andarono a dormire, forse sarei dovuta andare anche io, ma non avevo sonno e stavo bene a parlare con Gally, era forse l'unica volta che stavamo parlando seriamente senza discutere.
<<quanto tempo fa sei arrivato?>> chiesi io curiosa, parlando con lui mi accorsi che non sapevo niente di nessuno di loro
<<tre lunghissimi anni fa>> disse con un po' di difficoltà
<<tre anni fa, e non ti sei stancato di stare qui>> dissi io
<<dopo un po' ci fai l'abitudine>> rispose. Continuammo a parlare, mi raccontò molto di questi tre anni. Continuavamo a stare seduti sul tronco, che si faceva sempre più scomodo ma non dissi nulla.
<<ti va di andare in un posto>> mi chiese
<<magari, questo tronco è scomodissimo>> risposi
Andammo alla casa sull'albero, c'ero venuta solo una volta e di giorno
<<spero tu non soffra di vertigini>> mi disse per poi iniziare a salire.
Si sedette sul pavimento e io feci lo stesso
<<è stupendo di notte, si vedono tutte le stelle>> dissi io affascinata
<<già, molte volte passo le notti qui>> disse
Continuammo a parlare, era notte fonda e io sarei dovuto essere a dormire già da molto, ma non mi importava, stavo bene lì.

Finimmo di parlare, non sapevo più cosa dire
<<sai è bello non litigare con te, parlare>> disse lui, io diventai rossa.
Spostai il mio sguardo, che prima era puntato sulle stelle, su di lui e vidi che si stava sdraiando. Copiai il suo movimento avvicinandomi sempre di più a lui, le nostre mani si stavano sfiorando
<<Ovviamente mi diverto anche quando litighiamo, la gente sottovaluta il divertimento di litigare>> continuò a dire, iniziai a ridere.
<<vero, è così liberatorio. Però anche a me piace parlare o non litigare con te>> sorrisi alla sua affermazione.
Era la prima volta che io e Gally non litigavamo, stavo così bene, era così bello stare con lui.
Ad un certo punto sentii gli occhi che si facevano pesanti e la voce di Gally che diventava sempre più bassa, finché non sentii più niente.

Dormii tutta la notte nella casa sull'albero.
L'alba mi svegliò abbastanza presto, quando mi girai attorno notai che non c'era nessuno, Gally non era dove l'avevo visto l'ultima volta, non sapevo cos'era successo la sera prima, non sapevo se ora potevo trattarlo da "amico" o se non era cambiato niente da ieri ed è stato solo momentanea la tregua di ieri.
Tutti erano ancora a dormire allora scesi dall'albero e vidi in lontananza un ragazzo che stava tagliando della legna, mi avvicinai lentamente e notai che si trattava di Gally. Non lo disturbai e andai vero la mia amaca, mi sentivo a disagio con lui. Non sapevo neanche se lo odiavo o meno, quindi decisi di evitarlo per tutto il giorno e lui fece lo stesso.

Andai a svegliare Chuck, andammo a fare colazione. Presi il cibo e mi sedetti vicino al ragazzino
<<comunque lo so che sta notte non hai dormito nel tuo letto>> mi disse lui, andai un po' in panico, non sapevo se raccontargli la verità o no. Probabilmente si sarebbe fatto strane idee.
<<se ti dico dov'ero non ci credi>> dissi, lui mi guardo come per dire "continua"
<<non lo deve sapere nessuno, nessuno. Me lo devi promettere>> gli dissi io, non mi importava che lo sapessero, più che altro volevo evitare che la gente si facesse i film. Io e Gally non succederebbe mai.
<<ti prometto che non lo dirò a nessuno>> mi disse lui, era evidentemente confuso.
<<io e Gally siamo stati insieme tutta la sera e poi mi sono addormentata e quando mi sono svegliata non c'era più>> dissi io sottovoce anche se non c'era nessuno
<<ma avete litigato o è successo qualcosa>> chiese lui sorpreso
<<no non è successo nulla. Abbiamo solo parlato senza neanche litigare, neanche una piccola volta, neanche per un millesimo di secondo>> dissi io, mi faceva strano anche solo dirle queste parole
<<ma avete fatto pace, ora siete amici>> chiese lui
<<io non ne ho idea, non so neanche come comportarmi con lui. Ieri abbiamo fatto una specie di tregua ma non so se vale anche adesso. Sono solo confusa non so cosa fare>> dissi io.

Restai con Chuck tutta la mattina e poi nel pomeriggio per distrarmi decisi di andare ad aiutare Frypan in cucina. Mi divertii molto, anche se non ero proprio bravissima Frypan mi aveva insegnato delle ricette, erano molto semplici però mi riuscivano.
Quando dissi al ragazzo che l'avrei potuto aiutare spesso in cucina devo ammettere di aver sottovalutato il lavoro, ero sfinita. Avevo cucinato tutto il pomeriggio per una cinquantina di ragazzi. Però ero soddisfatta del mio lavoro. Infatti la stessa sera molti dei miei amici si complimentato con me della cena.
Quella notte andai a dormire molto presto, il giorno dopo mi sarebbe aspettato un altro giorno faticoso.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora