Iniziammo a correre. Era la prima volta che entravo nel labirinto, le mura da dentro sembravano ancora più alte e imponenti. Per terra era sporco, mi sembra di aver visto anche delle macchie di sangue ma continuai a correre senza pensarci.
Arrivammo davanti alla zona tre, lo spazio era più ampio e le mura iniziano a non essere più in pietra ma in metallo.
<<forza ci siamo quasi>> urlò Thomas velocizzando la corsa.
Sentimmo un rumore e capii dalla faccia di Thomas che non era niente di buono. Ci nascondemmo dietro a un muro
<<è un dolente>> annunciò Minho passando a Chuck la "chiave" per scappare da qui, che altro non era che il pezzo metallico trovato dentro il dolente, era come se ci stesse indicando la strada e senza quello non riusciremmo a scappare da qui, era fondamentale per la nostra sopravvivenza.
<<sta tranquillo ti copro io le spalle>> dissi a Chuck
<<una volta passati, la chiave si attiverà e aprirà la porta. Quindi stiamo sempre uniti e c'è la faremo. O usciamo adesso o moriremo provandoci>> disse Thomas
<<pronti? Andiamo>> disse urlando e iniziando a correre. Appena uscimmo dal nascondiglio notai che anche il dolente stava correndo nella nostra direzione. Tutti noi avevamo le lancie puntate verso il dolente, lo infilzammo ma sembrava non funzionare, cercavamo di spingerlo giù dal ponte. Riuscì a prendere uno di noi con la coda, buttandolo nel vuoto. Mi girai verso destra e vidi che Chuck aveva il busto a penzoloni nel vuoto e cercava di alzarsi, fallendo. Stava per cadere, mi fiondai verso di lui e lo aiutai a rialzarsi. Guardando in basso notai che dei dolenti stavano salendo. Intanto ragazzi erano riusciti ad ucciderne uno spingendolo via. Iniziai a correre verso il muro, appena arrivati le mura si staccarono da terra lasciandoci la via di fuga, davanti a noi si presentò una specie di corridoio.
Infondo al tunnel c'era una parete con sopra un cerchio, toccandolo diventò rosso e apparirono dei numeri, serviva un codice. Dietro di me sentivo solo urla, capii che altri ragazzi non c'è l'avevano fatta, mi dovevo sbrigare
<<Thomas ci serve un codice, otto cifre>> urlai avvicinandomi alla fine del tunnel
<<Sette! Uno! Cinque! Due! Sei! Quattro>> disse Minho, si fermò ad un tratto e quando mi voltai per chiedergli gli altri numeri vidi che Jeff si era lanciato contro un dolente, andando incontro a morte certa, per salvare Minho. Si era sacrificato
<<Otto! Tre!>> finì di dirmi il ragazzo, corsi a scrivere i numeri e improvvisamente la porta si aprì, i ragazzi dietro di noi iniziarono a correre il più velocemente possibile e i dolenti venirono schiacciati dalle mura.
Eravamo salvi.Entrammo nella porta, davanti a noi c'era un corridoio lunghissimo. Camminammo fino ad una porta, sopra c'era scritto "uscita". Thomas l'aprì e la scena che ci aspettava era terribile, era una specie di laboratorio e per terra erano stati abbandonati corpi senza vita di uomini con addosso ancora il camice da laboratorio. C'era del fumo che entrava in quella stanza e un allarme stava suonando.
<<cos'è questo posto>> dissi io spaventata nel mentre stavo studiando il laboratorio. Mi avvicinai a dei computer, si vedeva un cervello umano, ci stavano studiando.Thomas schiacciò un pulsante e apparve l'ologramma di una signora
<<salve sono Ava Paige, se state guardando questo video, allora avete completato la prova del labirinto. Sono sicura che a questo punto sarete tutti molto confusi, arrabbiati, spaventati. Ma, ve lo assicuro, ciò che vi è successo, tutto ciò che vi abbiamo fatto passare è stato fatto per una ragione. Voi non ve lo ricordate ma il sole ha carbonizzato il nostro mondo, era una scenario apocalittico>> disse la dottoressa mostrandoci delle immagini e video di incendi e persone morte carbonizzate. Stavo male vedendo tutto ciò, eravamo appena usciti dall'inferno e ora questa donna ci aveva comunicato che ci stavamo tornando e che forse sarebbe stato anche peggio
<<ma quello che è venuto dopo era ancora più terrificante. L'abbiamo chiamato l'Eruzione, un virus letale che attacca il cervello. È incurabile o almeno così pensavamo, la nuova generazione ha incominciato a sopravvivere al virus. I giovani dovevano essere testai e sacrificati in ambienti ostili per poter studiare la loro attività celebrale. Voi siete molto importanti e sfortunatamente le vostre prove sono appena iniziate. Non tutti concordano con i nostri metodi>> nel mentre parlava notammo che la porta dietro di lei fu buttata giù e decine di soldati entrarono, iniziando a sparare e uccide persone. La signora continuava a parlare ma nel mentre prese dal cassetto della scrivania una pistola, se la puntò alla testa e premette il grilletto dando fine alla sua vita. Mi coprii gli occhi non volendo vedere quella scena. Ero molto confusa, non capivo cosa sarebbe successo lì in avanti.
A fermare i miei pensieri fu un rumore, una porta si era aperta e l'allarme iniziò a suonare
<<andiamocene>> disse Thomas
<<no>> appena sentii quella voce mi fu impossibile non capire di chi si trattava, mi girai e vidi Gally.
<<Gally, sei vivo. Hai deciso di venire con noi>> chiesi io contenta. Dopo averlo scrutato però notai che c'era qualcosa che non andava. Aveva la pistola nella mano destra e guardandolo in faccia vidi che era stato punto, le sue vene erano violacee e i suoi occhi iniziarono a scurirsi.
<<non possiamo andare lì, non possiamo scappare da questo posto>> disse piangendo e tremando. Alzò la pistola puntandola verso Thomas
<<che vuoi fare? Gally abbassa la pistola>> dissi io cercando di fermare tutto, vidi che sotto i piedi avevo una lancia, non volevo farlo ma iniziai ad aver paura di lui
<<io appartengo al labirinto e anche voi>> disse prima di premere il grilletto. Mi abbassai il più in fretta possibile per prendere la lancia, la scagliai puntando a lui, non avevo mai tirato una lancia ma sorprendente riuscii a colpirlo, anche se il senso di colpa mi stava sotterraneo, ero stata costretta a farlo. Non era più Gally, era stato punto.
Sperai di aver fatto in tempo ed esser riuscita a salvare Thomas e quando mi voltai vidi che non aveva neanche una ferita. Sentii un tonfo e vidi che Chuck era caduto per terra, corsi da lui.
<<Chuck! >> urlai. Mi inginocchiai vicino a lui e notai che gli stava uscendo sangue dal petto, Gally l'aveva colpito
<<cazzo, cazzo. Chuck>> dissi io con le lacrime che iniziarono a scendere. Gli premetti la mano sulla ferita cercando di non fargli perdere troppo sangue. Si inginocchiarono vicino a me anche Thomas e Newt.
<<Chuck, guardami. Chuck, Chuck. Ti prego>> iniziai a piangere initerrottamente
<<va bene, è tutto ok. Hai la statua>> disse riferendosi all'omino intaglio nella pietra, io annuii
<<non mi lasciare ti prego, ho bisogno di te>> dissi singhiozzando
<<grazie, grazie, grazie>> disse sussurrando prima di puntare gli occhi al soffitto e lasciandosi morire.
<<Chuck, no, no, no. Ti prego, Chuck svegliati, svegliati. Chuck rispondimi. Chuck non mi lasciare. Forza svegliati. Chuck>> poggiai la testa sul suo petto, piangendo. Sentii la porta dietro di me aprirsi ma in quel momento non mi importava, continuai a stare abbracciata a Chuck. Dei soldati mi presero dalle braccia ma feci di tutto per ribellarmi e stare vicino a Chuck. Ma essendo più forti di me riuscirono a trascinarmi fino ad un aeroplano.
<<state tranquilli, siete la sicuro. Sta per cambiare tutto>> disse un uomo di cui non mi ero neanche accorta fino a quel momento.
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GALLY- maze runner
FanfictionUna ragazza si sveglia dentro una scatola, non si ricorda niente, ha paura. Si trova in una radura da cui è quasi impossibile scappare, circondata da mura imponenti che nascondono il labirinto. Dento quella radura troverà degli amici e una famiglia...