cap.7- Thomas

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Andai nella capanna, non c'era ancora nessuno. Aspettai Thomas, che dopo circa mezz'ora arrivò.
Dopo esserci salutati ho notato che si era tranquillizzato
<<hai delle domande da farmi o Alby ti ha già spiegato tutto>> gli chiesi
<<non mi ha detto dove ci troviamo e ha cosa servono le mura e perché non possiamo uscire da qui>> mi disse
<<non sappiamo perché siamo qui e neanche cosa c'è fuori. Facciamo un giro ti spiego quello che so e ti faccio conoscere qualcuno>> gli dissi, lui annuì.

Uscimmo dalla capanna
<<non riusciamo ad trovare una via di fuga, dietro le porte c'è un labirinto che ogni notte cambia quindi trovare una via di fuga è quasi impossibile>> gli dissi continuando il discorso di prima
<<ma potremmo provare ad arrampicarci fino in cima o magari dalla scatola>> disse lui, mentre parlavamo notai che si stava avvicinando sempre di più alle porte del labirinto
<<hanno provato di tutto più volte, tutto quello che ti verrà in mente è già stato provato>> dissi io, si stava avvicinando un po' troppo alle porte, iniziai ad aver paura che volesse entrare nel labirinto
<<ti stai avvicinando troppo, ti puoi allontanare>> dissi io e prima di poterlo allontanare definitivamente vidi Gally avvicinarsi velocemente a noi e prima di riuscire a dire anche solo una parola, lui prese dalla maglietta il pivello e lo spinse a terra bruscamente.
<<Gally gli fai male, non serviva si stava allontanando>> gli dissi per farlo andare via
<<tu restane fuori>> mi disse guardandomi
<<e tu smettila di disubbidire>> disse al ragazzo, lui si rialzò immediatamente. Era evidentemente arrabbiato e confuso
<<ti devi calmare>> disse Gally. Arrivarono tutti gli altri radunai e cercarono di calmarlo, ci fu un rumore improvviso e tutti si girarono verso il labirinto, le porte si stavano chiudendo.
<<che succede>> chiese il pivello. Lo presi per la manica e lo tirai via dai radunai
<<andiamo>> dissi io, ma prima di poter andare Gally si avvicinò a noi
<<la prossima volta ti lascio andare via>> disse, io lo guardai male, lui se ne accorse e se ne andò.

Ci sedemmo nella mensa e parlammo un po'
<<lo so che Gally è un stronzo però oggi ti ha salvato la vita>> gli dissi cercando di non far odiare Gally
<<dentro al labirinto ci sono delle creature, noi le chiamiamo i dolenti>> continuai a spiegarli.
Io e Thomas restammo insieme tutto il pomeriggio e poi si unirono a noi anche Chuck e Newt.
<<stasera ci sarà la festa per te>> dissi io emozionata, ero sempre felice quando c'era una festa
<<una festa, per me?>> disse lui confuso
<<si, ogni volta che arriva un nuovo pivello facciamo una specie di festa di benvenuto>> dissi io.

Andai a prepararmi per la sera, ma prima di poter arrivare incontrai Gally.
Lui si avvicinò a me
<<possiamo parlare>> mi chiese, ero un po' preoccupata, non sapevo cosa mi volesse dire
<<va bene>> andammo nella casa sull'albero
<<perché continui a difendere il pivello>> mi chiese
<<è di questo che mi devi parlare>> chiesi io, lui annuì aspettando una risposta

<<Gally ha solo paura e voi lo trattate veramente male>>dissi io, loro non avevano un briciolo di compassione nei confronti del nuovo arrivato
<<oggi stava per entrare nel labirinto cosa avrei dovuto fare, un applauso. Ha rischiato la vita e io l'ho salvato>> disse lui
<<io dico solo di aver più pazienza, è spaventato e confuso come lo siamo stati tutti noi>> annunciai io difendendolo
<<si ma lui è diverso, non mi fido>> continuò lui
<<è tutto nella tua testa Gally, smettila>> dissi io alzando un po' il tono della voce, ero stanca di discutere del ragazzo
<<ma non vedi come si comporta. La devi smettere di difenderlo, è troppo difficile, cos'è Tori ti sei innamorata del pivello>> disse lui, come era pesante
<<stai facendo il bambino, smettila. Sei geloso?>> gli chiesi, ero stanca di litigare con lui.
<<io geloso, di te? per favore è solo che non mi fido>> continuò lui
<<ok fai come ti pare non ti fidare, ma ti prego lasciami andare>> dopo aver detto queste parole andai via dalla casa lasciandolo da solo. Non capivo proprio perché avesse dovuto dirmi di non fidarmi.

Arrivò la sera e proprio come la mia festa accesero il falò, iniziarono a festeggiare e anche a lottare. 
Vidi il pivello da lontano, insieme al ragazzo c'era anche Newt.  Andai dai due ragazzi e insieme ci sedemmo sul pezzo di tronco vicino al fuoco e iniziammo a parlare
<<in questi giorni dovrai decidere il tuo lavoro>> disse Newt al pivello
<<ma non so neanche che lavori ci sono>> disse lui confuso
<<medicali, costruttori, spalatori, insaccatori, scavatori, squartatori>> disse Newt
<<e il velocista>> dissi io, appena mi voltai vidi che Newt mi stava guardando male, probabilmente dopo mi avrebbe sgridato me era giusto che il ragazzo sapesse tutto
<<velocista?>> disse quest'ultimo confuso
<<ogni giorno entrano nel labirinto per mapparlo. Non è un bel lavoro, nessuno lo vuole fare, infatti devi essere scelto. Ogni giorno rischi la vita>> disse Newt, ma prima che potesse finire la frase il pivello lo interruppe

<<io voglio fare il velocista, sono anche veloce>> disse sicuro di se
<<è per questo che non glielo volevo dire>> disse Newt rivolgendosi a me.
Passo un po' di tempo, io e Newt decidemmo di far fare un giro al nuovo ragazzo. Gli spiegammo dei vari lavori e gli presentammo dei ragazzi. 

Andammo a vedere Gally e Zart lottare, come quasi sempre Gally ebbe la meglio sul suo avversario.
<<che dici pivello, vediamo cosa sai fare>> disse Gally dopo essersi accorto della presenza del pivello.  Avevo leggermente paura di quello che volesse fare Gally.
<<le regole sono semplici, io ti spingo fuori dal cerchio, vediamo se resisti più di cinque secondi>> continuò a dire
Iniziarono a spingersi e dopo poco il pivello fu a terra, ma si rialzo velocemente e continuò a combattere. Dopo varie spinte, pugni e calci il pivello riuscì a recuperare facendo quasi cadere Gally. Ma passò poco prima che quest'ultimo prese dalle spalle il nuovo ragazzo e lo spinse per terra, questa volta la caduta fu molto più brusca delle ultime. Preoccupata entrai nel cerchio dove stavano lottando in precedenza e dalla fretta non riuscii a schivare Gally e sbattei la mia spalla contro la sua ma non mi  fermai per chiedere scusa e andai dal ragazzo ferito.
<<stai bene? ti sei fatto male?>> dissi io prendendogli le braccia e guardandolo negli occhi, iniziai a spaventarmi seriamente
<<me lo ricordo, mi ricordo il mio nome>> mi disse sorridendo. Lo abbracciai e quando lo aiutai a rialzarsi inizio ad urlare il suo nome
<<Thomas, mi chiamo Thomas>>  disse alzando la voce. Esattamente come quando io mi ricordai il mio nome tutti iniziarono in coro ad urlare il nome Thomas. Festeggiamo tutta la sera  e verso l'una di notte andammo a dormire.

GALLY- maze runnerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora