Iniziammo tutti a correre, la ragazza si era svegliata e volevamo scoprire se si ricordava qualcosa. Entrammo nella capanna dei medicali e vidimo che la ragazza era scomparsa, la cercammo in tutta la radura. Si era nascosta nella casa sull'albero e con sé si portata delle provviste e il coltello.
Tutti i ragazzi andarono sotto la casa e lei iniziò a lanciare oggetti per allontanarsi. Era spaventata e la capivo.
<<Sono Thomas>> Urlò il ragazzo sperando che la ragazza lo riconoscesse, sembrò funzionare perché gli oggetti smisero di cadere.
<<Ok ora salgo, non c'è motivo di aver paura>> Continuò a dire Thomas. Riuscì a salire e poi iniziarono a parlare, provai ad ascoltare ciò che si stavano dicendo ma la distanza era troppa e quindi era impossibile capire qualcosa.Andai da Newt e vidi che stesse parlando con Gally, mi avvicinai a loro e notai che stavano litigando sempre per il motivo di prima. Gally sosteneva che Thomas andasse punito perché aveva violato le regole e ci stava spingendo a fare lo stesso, mentre Newt diceva che ci serviva lui per trovare una via di fuga. Ovviamente ero dalla parte di Newt, capivo che Gally era spaventato all'idea di lasciare tutto e uscire dalla radura senza neanche sapere cosa ci aspettava, ma comunque volevo andarmene da lí perché ero consapevole che quella non fosse la vita vera.
<<Thomas ha infranto le regole, una notte in gattabuia senza cibo>> Disse Newt, subito Gally iniziò a lamentarsi.
<<Una notte in gattabuia pensi lo fermerà da infrangere le regole di nuovo, non basta>> Disse Gally.
<<Hai ragione nel labirinto ci posso entrare solo i velocisti quindi rendiamolo ufficiale, da domani, dopo la punizione, Thomas sarà un velocista>> Disse Newt. Gally, dopo aver imprecato, se ne andò.
<<Gally dai, torna qui>> Dissi io cercandolo di fermare, gli presi il polso per non farlo andare via ma lui si scansò violentemente. Anche se non ero d'accordo con Gally non volevo che lui ci rimanesse male.Riuscii a raggiungerlo, si era chiuso dentro una capanna. Lui si fermò e mi guardò male
<<Cosa vuoi?>> Chiese con freddezza.
<<Perché devi fare così? Lo sai anche tu che Thomas è portato per fare il velocista>> Dissi difendendo il ragazzo.
<<Perché continui a difenderlo, l'unica cosa che ha fatto da quando è qui è stato infrangere le regole e ora voi volete premiarlo>> Disse Gally, intanto aveva rincominciato a camminare.
<<Non lo vogliamo premiare, vogliamo solo andarcene da qui>> Risposi.
<<Noi abbiamo convissuto con i dolenti tre anni e da quando è arrivato Thomas tutto è andato male. Stavamo bene qui>> Mi rispose, potevo capire dalla sua voce che era spaventato dall'idea di lasciare tutto. Non seppi più cosa dire, era evidente che avevamo due opinioni completamente diverse. Lui voleva restare a vivere qui, forse per sempre e non voleva andarsene.
<<Non capisci? Non si tratta solo di Thomas, o delle regole, si tratta della vita vera, del nostro futuro>> La mia voce si alzò leggermente.
<<Lasciare tutto questo... anche se non è reale, è la mia casa>><<Questa non è una casa, Gally>> Non lo attaccai, volevo solo che capisse.
<<E allora? Fuori potrebbe essere peggio. Fuori potrebbe non esserci niente. Cosa ci guadagniamo?>>
Mi avvicinai lentamente, accorciando lo spazio tra di noi. <<Non lo sappiamo. Ma almeno là fuori abbiamo una possibilità. Qui dentro... stiamo solo sopravvivendo>>
<<Ho bisogno di te>> mormorai, lasciando che quelle parole uscissero senza pensarci troppo.
Lui sollevò lo sguardo, sorpreso. <<Cosa>>
<<Ho bisogno di te, Gally. Non importa dei litigi e di quanto sia difficile trovare. Non posso farcela senza di te>>.
Lui mi prese le mani e mi tirò verso di sé. <<Tori...>>
Non lo lasciai finire. Mi sollevai leggermente sulle punte e azzerai completamente la distanza tra noi, posando le mie labbra sulle sue.
Le sue mani si spostarono sui miei fianchi, tirandomi più vicino, e io mi aggrappai a lui, sentendo il calore del suo corpo contro il mio. Era come se, per la prima volta, ci dicevamo ciò che provavamo davvero.
Sentii la porta aprirsi e subito mi staccai da Gally.
<<La pivella sa il suo nome>> Disse Newt, per poi rendersi conto di quello che stava accadendo.
<<Ho interrotto qualcosa?>> Chiese sorridendo.
<<Stai zitto Newt>> Esclamai.
<<Stavamo solo parlando>> Aggiunse Gally.
<<Già. Ora andiamo andiamo>> Disse Newt.Andai nella capanna dei medicali e nel mentre pensavo a me e a Gally, non volevo separarmi da lui ma non eravamo destinati a stare insieme.
Quando tornai nella capanna vidi che Thomas era tornato e con lui anche la pivella, ero felice che c'era una ragazza. Andai vicino a lei e le allungai la mano
<<Mi chiamo Tori>> Dissi, lei mi strinse la mano.
<<Teresa>> Mi disse, la guardai sorpresa. Si ricordava già il suo nome.
<<È sorprendente, sai il tuo nome. Ti ricordi anche altro?>> Chiesi sorpresa.
<<No, però quando mi sono svegliata avevo in tasca questi, non so cosa siano>> Disse. Mi diede due siringhe, all'interno avevano una sostanza blu, non capii di che cosa si trattava. L'unica cosa che mi venne in mente è che potesse servire per gli infettati. La osservai meglio e notai che sopra c'era scritto wicked, l'avevo già sentito ma non mi ricordavo dove. Dopo averci pensato su capii che si trattava del sogno di Thomas. Andai da lui.
<<Dobbiamo parlare, in privato>> Dissi al ragazzo. Uscimmo dalla capanna per trovare un posto in cui nessuno ci potesse sentire.
<<Potremmo andare alla casa sull'albero>> Offrì lui.
<<Ohhh no, scusa soffro molto di vertigini>> Dissi mentendo.Decidemmo di andare nel bosco.
<<Thomas hai visto le siringhe. Guarda, c'è scritto wicked, come nel tuo sogno>> Dissi dandogli una siringa. Lui la ossevò con attenzione
<<Wicked. Oggi siamo andati nel labirinto e dentro al dolente c'era tipo un cilindro meccanico, sopra c'era scritto wicked>> Mi disse. Iniziai a pensare cosa potrebbe essere.
<<E se wicked fosse chi ci ha chiuso qui dentro?>> Pensai io ad alta voce.
<<Ti devo dire una cosa però mi devi promettere che non lo dirai a nessuno>> Mi disse, io annuì curiosa.
<<Oggi Minho mi ha detto che ha finito di mappare tutto il labirinto ma non ha trovato ancora un via di fuga. Forse non c'è o forse non abbiamo ancora trovato il modo>> Mi disse. Ero scioccata, c'era il rischio che non esistesse la via di fuga. La scatola probabilmente non sarebbe più salita con le provviste. Eravamo destinati a morire chiusi in quelle mura. Newt fermò il discorso, doveva chiedere qualcosa a Thomas, non mi dissero di che cosa si trattava.Andai nella capanna dei medicali per chiedere a Jeff un parere. Appena entrai, vidi che Alby era peggiorato.
<<Teresa aveva delle siringhe in tasca quando è arrivata qui. Stavo pensando di provare a inittarle ad Alby>> Dissi io. Con me erano venuti nella capanna anche Thomas, Chuck e Newt
<<Potremmo ucciderlo>> Disse quest'ultimo.
<<Sta già morendo. Io dico di provare>> Disse Thomas. Newt dopo averci pensato annuì.
Andai da Alby e gli alzai la manica della maglietta. Trovai la vena e inserii l'ago dentro il braccio, iniziò a muoversi freneticamente. Mi allontanai da lui e vidi che dopo pochi secondi iniziò a calmarsi.Era passata mezz'ora e Alby stava riposando, sembrava che la ferita fosse migliorata, era sicuramente un buon segno.
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GALLY- maze runner
FanficUna ragazza si sveglia dentro una scatola, non si ricorda niente, ha paura. Si trova in una radura da cui è quasi impossibile scappare, circondata da mura imponenti che nascondono il labirinto. Dento alla radura incontrerà la sua famiglia e il suo f...